La pensione anticipata per diabete non spetta a tutti coloro che ne soffrono. Il presupposto per andare in pensione prima per diabete non è, infatti, meramente soffrire di tale patologia ma che la stessa patologia sia talmente grave da risultare invalidante ai fini lavorativi compromettendo lo svolgimento del proprio lavoro e portando ad una riduzione della capacità lavorativa.
I lavoratori affetti da diabete possono andare in pensione prima se la patologia comporta l'insorgere di problemi fisici che compromettono l'abilità al lavoro. Vediamo quali sono i requisiti richiesti per la pensione anticipata di lavoratori diabetici.
La possibilità di andare in pensione anticipata per diabete non spetta a tutti coloro che ne soffrono. Il presupposto per andare in pensione prima per diabete non è, infatti, meramente soffrire di tale patologia ma che la stessa patologia sia talmente grave da risultare invalidante ai fini lavorativi intervenendo a compromettere lo svolgimento del proprio lavoro e portando ad una inevitabile riduzione della capacità lavorativa.
I requisiti richiesti per permettere a coloro che soffrono di diabete di andare in pensione prima sono, in particolare:
Per i lavoratori affetti da diabete che abbiano una invalidità superiore al 74% è prevista poi la possibilità di richiedere una maggiorazione annua di 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno di lavoro effettivamente svolto.
Se, invece, il lavoratore affetto da diabete non è in condizione fisica di svolgere alcun lavoro (con invalidità al 100%), può richiedere la pensione di inabilità a condizione di aver maturato almeno 5 anni di anzianità assicurativa con versamento di 3 anni di contributi nell'arco dell’ultimo quinquennio.
Per avere la pensione anticipata per diabete la richiesta deve essere presentata, come per ogni altra domanda di pensione, direttamente all’Inps ma solo dopo apposita visita e certificazione medica ottenuta che attesta l’invalidità derivante dal diabete di cui si soffre.
La procedura per la pensione anticipata per diabete, infatti, prevede che il lavoratore affetto dalla patologia si sottoponga ad apposita visita medica specialistica. Il lavoratore si sottopone prima alla vista del proprio medico curante che rilascia al paziente il certificato medico da trasmettere anche telematicamente all'Inps.
Dopodicchè, l’Inps ha il compito di designare apposita commissione medica per valutare effettivamente quanto la patologia possa influire sullo svolgimento dell’attività lavorativa del paziente e relativa percentuale di invalidità. L’Inps ha, infatti, predisposto specifiche tabelle con le percentuali per cui il diabete si può definire invalidate ai fini lavorativi.
Se la percentuale di invalidità per diabete risulta dal 74% in su, all’80% e al 100% allora si può presentare domanda di pensione anticipata secondo i requisiti sopra riportati e la pensione di inabilità.