Possono andare in pensione di vecchiaia 2022 tutti coloro che maturano i requisiti richiesti in base a quanto previsto dall’attuale riforma Fornero delle pensioni, vale a dire 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Per andare in pensione di vecchiaia 2022 non è prevista alcuna finestra mobile.
La pensione di vecchiaia resta il trattamento pensionistico che l’Inps eroga più di ogni altro nonostante le ‘nuove’ possibilità di andare in pensione anticipata, da quota 100 a opzione donna e ape social, tutte forme pensionistiche riconfermate e che saranno, dunque, ancora in vigore. La pensione di vecchiaia è quella che la maggior parte dei lavoratori scegliere, compresi gli iscritti alla gestione separata. Quali sono le regole per andare in pensione di vecchiaia 2022?
Per andare in pensione di vecchiaia 2022 bisogna ancora raggiungere 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Per la pensione di vecchiaia, a differenza delle altre forme pensionistiche in vigore, non è prevista alcuna finestra mobile per l’uscita e non è previsto per il prossimo anno nessuno scatto di adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita Istat. Ma esistono categorie di lavoratori per cui i requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia sono differenti.
Se, infatti, per la pensione di vecchiaia ordinaria bisogna avere 67 anni di età e 20 anni di contributi, le categorie di lavoratori per cui i requisiti richiesti per l’uscita cambiano sono:
Insieme alla pensione di vecchiaia ordinaria 2022, per andare in pensione a 67 anni di età e con 20 anni contributivi, c’è anche la pensione di vecchiaia contributiva 2022. Si tratta di una possibilità di uscita che spetta solo a coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il primo gennaio 1996 e che calcolano la propria pensione finale esclusivamente con sistema contributivo.
I requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia 2022 contributiva sono:
E’ possibile andare in pensione di vecchiaia 2022 anche con regime di totalizzazione, sistema che permette di ricevere un’unica pensione finale pur avendo versato contributi in diverse casse, gestioni o fondi previdenziali. La totalizzazione permette di riunire tutti i contributi versati in differenti gestioni nella propria vita lavorativa in maniera del tutto gratuita.
La pensione di vecchiaia 2022 in regime di totalizzazione spetta a tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e liberi professionisti, che hanno versato contributi previdenziali in diverse gestioni e che maturano i requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia.
Scegliendo il regime di totalizzazione cambia il periodo di decorrenza della pensione di vecchiaia: questa, infatti, viene riconosciuta con una decorrenza differita di 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti previsti.
E’ bene precisare che la domanda per la pensione di vecchiaia 2022 in regime di totalizzazione deve essere presentata dal lavoratore all’ultimo ente pensionistico dove è stato iscritto e deve riportare tutti gli enti presso cui ha versato i contributi.
Chi decide di andare in pensione di vecchiaia a 67 anni di età e 20 anni di contributi, anche se pensione di vecchiaia contributiva o in regime di totalizzazione, deve presentare la domanda di pensione all’Inps qualche mese prima del raggiungimento dei requisiti pensionistici richiesti. La domanda per la pensione di vecchiaia 2022 può essere effettuata scegliendo tra tre modalità: