Pensioni 2020 aumenti. A chi spettano e importi

Come cambiano gli importi delle pensioni 2020 e per chi: sblocco al meccanismo di rivalutazione delle pensioni ma non per tutti e solo per aumenti irrisori

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Pensioni 2020 aumenti. A chi spettano e

Come aumentano le pensioni 2020?

Le ultime notizie confermano che dal prossimo anno aumenteranno le pensioni. Ma non di tutti. Lo sblocco del sistema di rivalutazione delle pensioni interesserà, infatti, solo che percepiscono pensioni tra 1.522 e 2.029 euro lordi al mese e saranno di appena 50 centesimi al mese per soli 6 euro all’anno.

Cambiano le pensioni a partire dal 2020 e dal primo gennaio del prossimo anno aumentano alcuni trattamenti grazie alla rivalutazioni degli assegni fino a 2.052,04 euro. Vediamo come aumentano le pensioni 2020.

  • A chi spettano gli aumenti delle pensioni 2020
  • Di che importi saranno gli aumenti per le pensioni
  • Richieste dei sindacati per aumenti pensioni 2020
  • Come funziona il sistema di rivalutazione pensioni


A chi spettano gli aumenti delle pensioni 2020

Stando a quanto riportano le ultime notizie, gli aumenti delle pensioni delle pensioni 2020 interesseranno solo le pensioni lorde tra 1500 e 2000 euro mensili. La rivalutazione che si prospetta dovrebbe interessare, in particolare, infatti solo le pensioni comprese tra 1.522 e 2.029 euro lordi al mese.

Di che importi saranno gli aumenti per le pensioni

Secondo alcuni calcoli effettuati, gli aumenti per le pensioni 2020 non dovrebbero far poi tirare un sospiro di sollievo considerando che si tratta di aumenti davvero irrisori. Per le pensioni fino a 2mila euro mensili si parla, infatti, di appena 6 euro all’anno, cioè 50 centesimi al mese.

Per le pensioni oltre la soglia sopra riportata non è prevista alcuna novità e si continuerà a seguire il solito meccanismo di adeguamento al:

  • 77% dell'inflazione per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo;
  • 52% per le pensioni tra 5 volte e 6 volte il minimo;
  • 47% per pensioni oltre 6 volte il minimo;
  • 45% per le pensioni oltre 8 volte il minimo;
  • al 40% per le pensioni più alte.

Le pensioni minime, per effetto degli aumenti, saliranno da 513,01 euro a 515,58 euro e la pensione sociale salirà da 457,99 a 460,28 euro.

D’altro canto, i pensionati che percepiscono trattamenti superiori ai 100mila euro, secondo alcuni calcoli, perderanno:

  • il 15% per la parte eccedente l’importo di 100.500 euro fino a 130.650 euro;
  • il 25% per la parte eccedente 130.650 euro fino a 201.000 euro;
  • il 30% per la parte eccedente 201.000 euro fino a 351.750 euro;
  • il 35% per la parte eccedente 351.750 euro fino a 502.500 euro;
  • il 40% per la parte eccedente 502.500 euro.

Richieste dei sindacati per aumenti pensioni 2020

La cifra di 6 euro all’anno di aumento delle pensioni ha già portato i sindacati a dichiararsi sul piede di guerra: secondo il segretario generale di Spi-Cgil, Ivan Pedretti, si tratta di cifre offensive. I sindacati, d’altro canto, ribadiscono ormai da tempo al governo la centralità del tema della rivalutazione delle pensioni e le proposte sono diverse.

La principale proposta presentata per un aumento concreto delle pensioni, di tutti, è quella che prevede la definizione di un piano di taglio del cuneo fiscale esattamente come quello che il governo sta definendo per i lavoratori dipendenti, riducendo le tasse e alzando al tempo stesso gli importi degli stipendi che per i pensionati sarebbero le pensioni mensili.

Come funziona il sistema di rivalutazione pensioni

L’aumento delle pensioni 2020, seppur irrisorio, sblocca lo stop deciso dal precedente governo alla rivalutazione delle pensioni, sistema che permette di adeguare l’importo dei trattamenti all’aumento del costo della vita Istat e che sarebbe dovuto scattare dal primo gennaio 2019.

Il meccanismo di rivalutazione prevede tre fasce di aumenti:

  • la prima per le pensioni di importo inferiore a tre volte il trattamento minimo, che è di 513,01 euro al mese (515,58 euro nel 2020) che prevede una rivalutazione del 100%;
  • la seconda per le pensioni di importo compreso fra le tre e le cinque volte il trattamento minimo che prevede la rivalutazione del 90%;
  • la terza per le pensioni superiori 5 volte il trattamento minimo che prevede una rivalutazione del 75%.

Il sistema della rivalutazione delle pensioni è stato, però, bloccato lo scorso anno e questo provvedimento ha sì permesso allo Stato di recuperare 253 milioni di euro, e potrebbe prevedere ulteriori risparmi nel 2020 e nel 2021, ma anche inciso in maniera negativa sui pensionati, scatenando proteste da parte di pensionati e sindacati che ora, infatti, chiedono al governo di affrontare tra le priorità della nuova Legge di Bilancio 2020 anche a rivalutazione delle pensioni per garantire aumenti adeguati a tutti.