Pensioni 2020, le novità attese per quota 100, quota 41 e opzione donna

Cosa aspettarsi per novità pensioni 2020 e quali modifiche potrebbero arrivare per quota 100, quota 41 e opzione donna

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Pensioni 2020, le novità attese per quot

Ci saranno ulteriori novità pensioni nel 2020?

Le prossime novità pensioni 2020 sono ancora molto incerte: nonostante si parli di quota 41 per tutti da sempre non è scontato ci sarà, a causa di una sempre poca disponibilità di risorse economiche, ma potrebbe essere ormai ufficiale una ulteriore proroga dell’opzione donna 2020.

Il 2020 sembrava l’anno della grande novità per le pensioni di quota 41 per tutti senza alcun paletto e senza alcuna condizione come attualmente previsto: il vicepremier Matteo Salvini continua a ribadire la volontà e la necessità di approvazione della quota 41 per tutti ma, stando alle ultime notizie, probabilmente sarà ancora rimandata. Vediamo quali sono le novità pensioni attese per il 2020 per quota 100, quota 41, opzione donna.

Novità pensioni 2020 e risparmi: cosa fare

Se, come era stato annunciato tempo fa dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, per il 2020, per quanto riguarda le pensioni, si pensava a miglioramenti per la quota 100e ulteriore proroga per l’opzione donna, senza dimenticare la quota 41 per tutti, è bene considerare le grandi difficoltà da un punto di vista economico che il governo deve affrontare: i miliardi che, come era stato spiegato, sono stati risparmiati da quota 100 e reddito di cittadinanza rispetto a quelli stanziati potrebbero, infatti, essere usati per ulteriori novità pensioni ma saranno quasi certamente usati per misure atte alla riduzione del deficit, come richiesto dall’Ue, e per scongiurare le clausole di salvaguardia, a partire dall’aumento dell’Iva.

Stando, infatti, alle ultime notizie, alla luce delle le domande ammesse per la pensione con la novità di quota 100 rispetto a quelle presentate e a quelle che ci si attendeva, entro la fine dell’anno, seil tredn dovesse rimanere lo stesso, dei quasi 4 miliardi di euro stanziati per la quota 100 ne dovrebbero avanzare 1-1,3 miliardi di euro che sommato al miliardo e mezzo avanzato dal reddito di cittadinanza porterebbe ad un totale di tre miliardi di euro risparmiati e considerando anche il blocco dell’adeguamento dei requisiti per le pensioni anticipate ferme a 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne, indipendentemente dal requisito anagrafico, e l’opzione donna prorogata, nel triennio si dovrebbero impiegare solo 7,2 miliardi di euro dei 21 miliardi stanziati con la legge di Bilancio.

Proposte novità 2020 per quota 100 e quota 41

Partendo da quota 100 e quota 41, era stata avanzata la proposta di facilitazioni per il raggiungimento dei requisiti di quota 100 per determinate categorie di persone come disabili, disoccupati e lavoratori precoci e usuranti e per permettere alle lavoratrici che decidono di andare in pensione con la quota 100 il riconoscimento di un anno di contributi in meno per ogni figlio.

Lo stesso sottosegretario al Lavoro Durigon si era detto d’accordo con la proposta di riconoscere 4 mesi di anticipo per ogni figlio non solo per la quota 100 ma per tutte le forme di pensione anticipata 2019 per le donne ma per quanto riguarda le altre proposte di novità pensioni e ulteriori modifiche non le avrebbe escluse ma solo rimandate, perché, come confermano le ultime notizie, mancano ancora le risorse economiche necessarie per l’attuazione delle novità pensioni tanto volute, a partire dalla quota 41, nonostante il ministro Salvini continui a dire che questa misura sarà una priorità da inserire nella prossima Legge di Stabilità.

Opzione donna 2020 unica novità ufficiale

Secondo quanto riportano le ultime notizie, l’unica novità pensioni ad essere ormai quasi ufficiale nella prossima Legge di Stabilità 2020 è l’ulteriore proroga dell’opzione donna per permettere alle lavoratrici dipendenti e autonome di andare in pensione prima, rispettivamente, a 58 e 59 anni di età con 35 anni di contributi che dovranno essere maturati entro il 31 dicembre 2019 e con ulteriori novità che dovrebbero portare all’ampliamento delle beneficiarie della misura.

Si parla infatti di poter considerare tra i contributi validi ai fini del raggiungimento contributivo dei 35 anni richiesti dall'opzione donna anche i contributi figurativi Naspi che al momento non valgono e di comprendere anche le nate nel 1962. Bisognerà capire se mai l’opzione donna, come anticipato dallo stesso sottosegretario Durigon, potrà mai diventare una misura strutturale e non più sperimentale.