Pensioni 2022 più basse, importi in calo per diversi motivi

Pensionati pronti a percepire trattamenti pensionistici più bassi: cosa cambia dal prossimo anno per nuove pensioni e pensioni in essere

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Pensioni 2022 più basse, importi in calo

Perché le pensioni 2022 saranno più basse?

Gli importi delle pensioni 2022 si preparano ad essere più bassi per diversi motivi, da crisi economica a calo del Pil, elementi che incidono fortemente sui trattamenti pensionistici finali, sia in essere e sia di nuova liquidazione, per effetto del calcolo di perequazione automatica, coefficiente di trasformazione e rivalutazione del montante contributivo che non prospettano nulla di positivo.

Crisi economica e calo del Pil: si preparano a calare gli importi delle pensioni 2022 e sia relativamente alle liquidazioni delle nuove pensioni sia per i trattamenti già in essere. Sono diversi i motivi per cui le pensioni nel 2022 saranno più basse per tutti. Vediamo quali sono.

  • Pensioni 2022 più basse con calcolo sistema misto
  • Importi pensioni più bassi per perequazione automatica e coefficienti di trasformazione
  • Rivalutazione montante contributivo e pensioni più basse 2022


Pensioni 2022 più basse con calcolo sistema misto

C’era una volta il caro sistema retributivo di calcolo della pensione finale, sistema decisamente conveniente che permetteva di effettuare il calcolo della pensione sulla media delle retribuzione percepite negli ultimi anni di carriera, quando chiaramente gli stipendi sono più alti.

Il sistema retributivo di calcolo della pensione è stato sostituito dal sistema contributivo, decisamente meno conveniente e vantaggioso, che prevede il calcolo dell’importo pensionistico finale basato solo ed esclusivamente sui contributi effettivamente versati nel corso della vita lavorativa.

Per la maggior parte dei pensionati, oggi, la pensione viene calcolata con sistema misto, in parte retributivo, riferito all’anzianità maturata prima del 1996, e in parte contributivo, riferito all’anzianità maturata dopo il 1996 e con il passare del tempo i lavoratori con contributi versati prima del 1996 saranno sempre meno, per cui il calcolo sarà solo contributivo dando come pensioni finali importi più bassi.

Importi pensioni più bassi per perequazione automatica e coefficienti di trasformazione

Altro motivo per cui le pensioni nel 2022 saranno più basse è per la perequazione automatica. Si tratta del meccanismo che adegua l’importo di pensione al costo della vita Istat e considerando che oggi l’inflazione è a zero se non addirittura negativa, la perequazione automatica potrebbe portare ad una riduzione delle pensioni rispetto agli anni passati.

Stesso discorso vale per i coefficienti di trasformazione, elemento che si applica al montante contributivo rivalutato sempre in base all’andamento dell’inflazione e alle aspettative di vita e considerando anche in tal caso un peggioramento è logico pensare che non influirà positivamente sul calcolo delle pensioni 2022. Gli ultimi dati Istat hanno determinato un calo dei coefficienti fino allo 0,04%.

Rivalutazione montante contributivo e pensioni più basse 2022

Tra i motivi che porteranno le pensioni 2022 ad essere più basse c’è la rivalutazione del montante contributivo che quest’anno, considerando l’andamento dell’economia, non prospetta nulla di positivo.

Il montante contributivo rappresenta la somma delle quote di retribuzione accantonate ogni anno nel corso della propria vita lavorativa su cui viene calcolata la pensione finale. La rivalutazione del montante contributivo dipende dall’andamento del Pil, non dall’adeguamento al costo della vita accertato dall’Istat come perequazione automatica e coefficiente di trasformazione, e considerando che le previsioni parlando di crollo verticale del Pil, inciderà in maniera negativa sulle pensioni.