Stando alle ultime novità approvate, le pensioni di statali e militari si preparano a cambiare aumentando per effetto dei ricalcoli dovuti, rispettivamente, a rinnovo contrattuale, i cui aumenti sono validi anche per dipendenti già in pensione ma in attesa di rinnovo quando ancora in servizio, e applicazione di una aliquota maggiore di calcolo dell’anzianità contributiva.
Militari con meno di 15 anni di contributi al 31 dicembre 1995 pronti a ricevere trattamenti pensionistici più alti e ricalcoli in vista anche lavoratori statali già in pensione: con rinnovi dei contratti e revisione delle aliquote di calcolo, le pensioni di statali e militari si preparano a cambiare, aumentando. Vediamo quali sono i motivi degli aumenti previsti per ricalcolo delle pensioni di statali e militari.
Al via nel 2022 il ricalcolo per le pensioni dei militari per effetto dell’applicazione del coefficiente di rendita pensionistica al 2,44% per ogni anno utile e non del 2,33% precedentemente in vigore per le pensioni di militari e figure equiparate con meno di 15 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.
In particolare, la Corte dei Conti a Sezioni Riunite ha deciso che la quota retributiva della pensione da liquidarsi con il sistema misto al personale militare cessato dal servizio con un'anzianità superiore a 20 anni e che al 31 dicembre 1995 aveva un'anzianità inferiore a 15 anni deve essere calcolata considerando l'effettivo numero di anni di anzianità maturati a tale data, con applicazione dell'aliquota del 2,44% per ogni anno utile.
Secondo quanto stabilito, beneficerà dell'adeguamento della retribuzione contributiva il personale militare di Esercito, Marina, Aeronautica, ed equiparato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Il ricalcolo delle pensioni dei militari avviene d'ufficio con nuova aliquota al 2,44% e non è, dunque, necessario che i soggetti interessati presentino alcuna specifica domanda.
Per i militari che rispondono ai requisiti per il ricalcolo delle pensioni è previsto il riconoscimento delle differenze risultanti dall'applicazione della nuova aliquota sui ratei arretrati, nei limiti, chiaramente, della prevista prescrizione quinquennale.
Insieme alle pensioni dei militari, si preparano ad essere ricalcolate e ad aumentare anche le pensioni dei dipendenti statali. Secondo quanto, infatti, stabilito dalla Corte di Cassazione con il rinnovo del contratto degli statali, hanno diritto ad ottenere gli adeguamenti retributivi stabiliti anche i dipendenti che hanno concluso il loro rapporto di lavoro in data anteriore alla stipula del rinnovo contrattuale e che sono già in pensione.
La stessa Cassazione ha spiegato che il lavoratore statale iscritto ad una associazione sindacale che ha dato mandato alla stessa per la stipulazione di un nuovo contratto collettivo, ha diritto all’applicazione delle disposizioni contenute nel rinnovo contrattuale, anche se tale rinnovo è avvenuto in data successiva alla cessazione del rapporto di lavoro per pensionamento.
Aumentano, dunque, le pensioni dei lavoratori statali già collocati a riposo per effetto di aumenti contrattuali retroattivi.
Anche per tutte le altre categorie ci potranno essere aumenti per le pensioni esattamente come per gli statali e i militari, nel caso in cui ( e sono la maggior parte) il contratto nazionale della propria categoria non sia stato rinnovato l'anno scorso, o, comunque il rinnovo è ancora pendente. E per più anni è stato "sospeso"il rinnovo, più le pensionisia come valore di importo finale che una tantum avranno un aumento