Per quali malattie si ha diritto all'accompagnamento. Lista aggiornata 2022

Tutti i casi aggiornati al 2022 quando si ha diritto all'accompagnamento, con condizioni, importi, iter e requisiti necessari. Spiegazioni e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Per quali malattie si ha diritto all'acc

Per quali malattie si ha diritto all'accompagnamento?

L’accompagnamento è un beneficio Inps che viene concesso a chi è affetto da gravi patologie e che abbia una invalidità riconosciuta al 100%, come diabete mellito, autismo, cancro, problemi cardiovascolari gravi, malattie mentali, fra cui schizofrenia e bipolarismo, parkinson.
 

Per quali malattie si ha diritto all'accompagnamento? L’accompagnamento è una prestazione di assistenza riconosciuta dall’Inps che può essere richiesta dagli invalidi al 100% che necessitano di assistenza continua per compiere le azioni quotidiane della vita. Si ha diritto all’accompagnamento solo se si è invalidi per specifiche malattie. Vediamo allora qual è la lista aggiornata 2022 delle malattie per cui si ha diritto all’accompagnamento.

  • Accompagnamento a chi spetta
  • Lista malattie che danno diritto ad accompagnamento

Accompagnamento a chi spetta

L’indennità di accompagnamento spetta solo a determinate categorie di persone, cittadini italiani o europei, o con cittadinanza di un Paese extraeuropeo in possesso di regolare permesso di soggiorno e che siano residenti in Italia, che;

  • hanno un’invalidità totale e permanente del 100% r, cioè una riduzione della capacità lavorativa e non siano ricoverati in una struttura sanitaria con retta a carico dello Stato, né in un reparto riabilitativo o di lungodegenza;
  • sono minorenni e over 65 che non hanno capacità lavorativa e hanno forti difficoltà a svolgere le funzioni e i compiti propri della loro età;
  • non possono camminare senza l’aiuto di un accompagnatore o non hanno possibilità di compiere gli atti quotidiani della vita.

Non possono richiedere l’accompagnamento coloro che percepiscono altre indennità di assistenza personale continuativa, come l’assegno riconosciuto dall’Inail per le conseguenze di infortuni o malattie professionali, o quello erogato dalle Regioni, o chi usufruisce di prestazioni per invalidità contratta per cause di servizio, lavoro o guerra.

L’accompagnamento è, invece, compatibile l’accompagnamento con i trattamenti di previdenza, come la pensione di vecchiaia e anticipata o di reversibilità, con lo svolgimento di un’attività lavorativa e con altri redditi, sia dell’invalido sia dei componenti del nucleo familiare.

Lista malattie che danno diritto ad accompagnamento 

Lunga la lista delle malattie che danno diritto ad avere l'accompagnamento. Alcune malattie più importanti che permettono di avere l'accompagnamento sono:

  • diabete mellito;
  • autismo;
  • cancro;
  • problemi cardiovascolari gravi;
  • malattie mentali, fra cui schizofrenia e bipolarismo,
  • parkinson;
  • malattie congenite fra cui la sindrome di down;
  • alzheimer;
  • artrosi e artrite reumatoide;
  • sclerosi multipla in stadio avanzato;
  • problemi nefrologici;
  • persone affette da malattie croniche che necessitano di cure perenni,
  • postumi di episodi ischemici fra cui la paresi;
  • persone affette da Hiv;
  • paraplegia o tetraplegia;
  • interventi chirurgici che hanno comportato menomazioni permanenti come amputazioni e/o asportazioni di organi fondamentali.

Oltre ad essere affetti da una delle malattie previste dalla legge, per avere l’accompagnamento bisogna soddisfare specifici requisiti che sono:

  • essere cittadini italiani o avere regolari documenti che attestino l’invalido come cittadino comunitario europeo e iscritto all’anagrafe del Comune italiano in cui risiede;
  • in caso non si risultasse cittadini comunitari, poiché extracomunitari bisognerà possedere il permesso di soggiorno in corso di validità e che abbia almeno un anno;
  • avere un’invalidità civile totale
  • dimostrare di avere grosse difficoltà a compiere i gesti della quotidianità.