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Periodo di prova al lavoro stipendio, ferie, malattia, permessi, licenziamenti, dimissioni previsti da contratti e CCNL

Il periodo di prova consente a datore di lavoro e lavoratore di valutare reciprocamente la compatibilit in ambito lavorativo. Vediamo insieme i diritti e le tutele previste.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Periodo di prova al lavoro stipendio, fe

Il periodo di prova a lavoro regolato da un contratto?

Sì. Per il periodo di prova è, in realtà, previsto un patto che deve essere redatto in forma scritta, che fa comunque riferimento al CCNL del settore di assunzione del lavoratore, e in cui vengono riportate tutte le informazioni sul rapporto di lavoro che si instaura, compresa la durata dello stesso periodo di prova.

Il periodo di prova è una clausola contrattuale che viene inserita nei contratti di lavoro subordinato con lo scopo di consentire a entrambe le parti, datore di lavoro e lavoratore, di valutare l'effettiva idoneità della prestazione lavorativa e l'adeguatezza del lavoratore al contesto aziendale. Il periodo di prova è disciplinato dall’art.2096 del Codice Civile e non può superare una durata di sei mesi.

Stipendio e diritti durante il periodo di prova

Il lavoratore in periodo di prova deve essere pagato regolarmente con lo stipendio concordato nel contratto e non può essere compensato con buoni pasto o rimborsi spesa. Ha diritto allo stesso trattamento economico e normativo dei colleghi di riferimento. La remunerazione durante il periodo di prova è comprensiva di tutti gli elementi fissi e continuativi come paga base, eventuali indennità, maggiorazioni, premi di produzione e altri compensi accessori previsti dal contratto collettivo applicabile o dalle norme aziendali. La retribuzione deve essere corrisposta con la stessa periodicità prevista per i lavoratori assunti.

Come funzionano ferie, malattia e permessi durante il periodo di prova?

Durante il periodo di prova, il lavoratore ha diritto all'indennità di malattia come i colleghi con maggiore anzianità di servizio. Questa indennità viene erogata a tutti i dipendenti previa presentazione di un certificato medico. La copertura dell'indennità può essere fornita dall'INPS, dal datore di lavoro o da entrambi, a seconda delle disposizioni contrattuali. Il pagamento avviene di solito tramite busta paga e l'importo varia tra il 50% e il 100% dello stipendio, a seconda di vari fattori come i giorni di assenza e gli accordi contrattuali. 

Durante il periodo di prova, le ferie maturano da subito, sebbene l’effettiva fruizione possa essere regolamentata diversamente in base al contratto applicato. Solitamente si ha diritto a ferie come qualsiasi altro dipendente, tuttavia, i giorni accumulati durante il periodo di prova potrebbero non essere sufficienti, specialmente se il periodo di prova è breve.

I diritti a permessi retribuiti o non sono garantiti anche nel periodo di prova. Il dipendente può assentarsi in determinate situazioni, come per grave malattia del coniuge, parenti fino al secondo grado, convivente; per partecipare a concorsi, esami, o per motivazioni quali lutto, nascita dei figli, motivi personali, familiari, o matrimonio.

Possibilità di licenziamenti e dimissioni durante il periodo di prova

Le dimissioni durante il periodo di prova sono sempre legittime, non richiedono preavviso e non comportano sanzioni. Il lavoratore ma anche il datore di lavoro possono recedere dal contratto durante il periodo di prova senza obbligo di preavviso né indennità., tuttavia, è necessario rispettare le forme di comunicazione previste dalla legge e dal contratto applicato. 

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