La durata è sempre di tre giorni, indipendentemente se il lavoratori appartengano al comparto pubblico o a quello privato, se abbia un contratto a tempo indeterminato o determinato e anche se i familiari deceduti siano più di uno. Quando si parla di giorni di lutto si intendono esclusivamente quelli lavorativi e non sono quindi da conteggiare né quelli di riposo e né quelli festivi. Sono numerose le particolarità.
Arriva per tutti i lavoratori il momento in cui si rende necessaria la richiesta di un'assenza per lutto. La morte di un genitore o di un nonno mentre si è ancora in servizio è un appuntamento naturale a cui è impossibile sottrarsi. A meno che per una questione anagrafica o per altre ragioni, il percorso lavorativo sia stato interrotto.
L'ordinamento legislativo italiano concede ai dipendenti, siano essi del settore pubblico o di quello privato, di assentarsi. Il momento del lutto è infatti tra quelli più dolorosi nella vita umana e da una parte c'è l'esigenza di affrontare e superare questo momento.
E dall'altra c'è l'indispensabilità di organizzare e partecipare all'ultimo saluto. Come accade per tutte le questioni lavorativa, accanto alle norme generali ci sono quelle particolari da leggere con attenzione. Si tratta dei Contratti collettivi nazionali del lavoro che possono prevedere specificità sulla durata dei permessi per lutto.
Pensiamo ad esempio ai Ccnl dei settori Credito e Assicurazioni, Enti e Istituzioni Private, Poligrafici e Spettacolo, Dirigenti Settore Privato, Tessili, Commercio Terziario e Servizi, Edilizia e Legno, Meccanici, Enti Pubblici, Chimica, Marittimi, Giornalisti, Alimentari, Agricoltura e Allevamento, Scuola, Metalmeccanici, Trasporti, Turismo. Vogliamo allora sapere
Caratteristica dei fondi dei permessi per lutto 2022 è che sono retribuiti. In buona sostanza, l'assenza del lavoratore dipendente non intacca lo stipendio mensile e la paga oraria giornaliera. Naturalmente nel rispetto della durata massima e dei requisiti richiesti per accedere a questa agevolazione.
Sono infatti tre le cose da sapere. In prima battuta la durata è sempre di tre giorni, indipendentemente se il lavoratori appartengano al comparto pubblico o a quello privato, se abbia un contratto a tempo indeterminato o determinato e anche se i familiari deceduti siano più di uno.
In seconda battuta, quando si parla di giorni di lutto si intendono esclusivamente quelli lavorativi e non sono quindi da conteggiare né quelli di riposo e né quelli festivi.
Terzo punto da non perdere di vista per poter fruire dei permessi per lutto è la possibilità di fruirne solo entro 7 giorni dal decesso del familiare. Trascorsa una settimana, il lavoratore perde il diritto a questo tipo di permessi retribuiti.
C'è in realtà anche una quarta caratteristica ed è il divieto di cumulo dei permessi per lutto con quelli per l'assistenza di un familiare con disabilità grave nell'ambito della legge 104.
Precisati questi punti, spetta al datore pagare il dipendente colpito da un grave lutto che in quei giorni ha deciso di assentarsi perché scosso dall'evento e per la conseguente partecipazione al funerale per l'ultimo saluto.
Sono quindi tre i giorni di lutto che spettano al lavoratore. Ma solo se la morte ha raggiunto padre o madre, figlio o figlia, nonno o nonna, nipote (figlio del figlio o della figlia), fratello o sorella.
Di conseguenza non è prevista alcuna facilitazione per tutti gli altri rapporti di parentela, indipendentemente dal grado affettivo. In pratica non si ha diritto ai permessi retribuiti per lutto per decesso di suocero o suocera del titolare, figlio o figlia del coniuge, nonno o nonna del coniuge, nipote (figlio del figlio del coniuge), cognato o cognata, bisnonno o bisnonna, pronipote (figlia o figlio del nipote), nipote (figlia o figlio del fratello o della sorella), zio e zia (fratello o sorella del padre o della madre), bisnonno o bisnonna del coniuge, pronipote (figlio del nipote del coniuge), nipote (figlio del cognato o della cognata), zio o zia del coniuge.
Dal punto di vista pratico e ricordando che i permessi per lutto possono essere fruiti entro 7 giorni dalla scomparsa del familiare, spetta al lavoratore comunicare l'evento al datore di lavoro e avanzare la richiesta dei 3 giorni di permesso che non possono essere naturalmente rifiutati.