Ogni contratto collettivo nazionale di lavoro prevede per ogni categoria di lavoratori periodi di ferie e permessi, assenze dal lavoro, queste ultime, di breve durata, riconosciute dal contratto collettivo applicato su base oraria o per determinati motivi.
I permessi di lavoro, assenze determinate e definite dai diversi contratti collettivi di lavoro, sono solitamente retribuiti e rappresentano periodi di tempo in cui il dipendente può astenersi dall’obbligo della prestazione lavorativa mantenendo il suo posto di lavoro senza correre alcun rischio, la normale retribuzione prevista dai contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) e il riconoscimento dell’anzianità di servizio. Ma quali sono i motivi per cui è possibile chiedere permessi retribuiti a lavoro?
Ma quali sono in tempi previsti dai permessi a lavoro? Per quanto tempo, cioè, si possono prendere i permessi retribuiti? Come previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro, i permessi a lavoro si possono prendere per:
I permessi per i lavoratori con handicap grave o per i familiari che li assistono sono disciplinati dalla legge 104 e consistono in 2 ore al giorno o 3 giorni continuativi o frazionati per ogni mese e retribuiti e l’erogazione del trattamento economico è a carico dell'Inps ma anticipato dal datore di lavoro. I parenti che prestano assistenza al familiare malato che godono dei permessi previsti dalla legge 104, cioè 2 ore al giorno e 3 giorni continuativi o frazionari, sono:
Stando, invece, alle regole in vigore, non sono, invece, retribuiti i permessi che si chiedono per motivi personali e familiari (per esempio in caso di morte o di assistenza di uno tra coniuge o convivente o parenti prossimi.
La richiesta di eventuali permessi deve essere effettuata al datore di lavoro che non sempre e in maniera scontata deve necessariamente accettare la richiesta. Il datore di lavoro ha anche facoltà di rifiutare la richiesta di permesso da parte del lavoratore, a sua discrezione e in base ad esigenze lavorative.
I contratti nazionali di lavoro sono differenti e validi per i diversi settori occupazionali, disciplinano le norme inerenti le diverse attività lavorative, da livelli e mansioni a retribuzioni, malattia, ferie e permessi, licenziamento e dimissioni, e sono, tra gli altri, i seguenti: