Sì. Banche e società finanziarie cui non viene rimborsato regolarmente un prestito erogato possono procedere al pignoramento della casa se il debitore non si mette in regola con i versamenti. L’unico soggetto che non può pignorare la casa è il Fisco.
Quando non si paga regolarmente un prestito si va incontro a provvedimenti da parte di banche o società finanziarie che in un modo o nell’atro devono recuperare i soldi del prestito erogato. Ma capita sempre più spesso che chi ha chiesto un prestito, come chi ha acceso un mutuo, a causa di mutate condizioni economiche dovute soprattutto a cambiamenti delle situazioni lavorative (riduzione o perdita del posto di lavoro), non riesca più a pagare la rata dovuta mensilmente. Cosa accade in queste situazioni?
Se non si paga un prestito si può arrivare al pignoramento della casa? Il decreto 69/2013 (il c.d. Decreto del Fare), ‘Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito’ ha introdotto il concetto di impignorabilità della prima casa, per cui se un soggetto ha debiti con il Fisco quest’ultimo non può in alcun caso procedere al pignoramento della casa purchè sia la prima. Ma non si tratta di una regola che vale sempre. Vediamo chi e quando può pignorare la casa per un prestito non pagato.
Alla luce di quanto appena riportato, è bene precisare che ci sono dei requisiti che l’abitazione deve rispettare per non essere pignorata. In particolare, stando a quanto stabilito dalla legge, è considerata impignorabile la casa che:
Se sussistono tutti e tre questi requisiti, allora la prima casa non si può pignorare ma se salata anche solo uno dei requisiti appena riportati, allora può scattare il pignoramento della casa stessa.
E’ bene precisare che è solo il Fisco che non può pignorare la prima casa mentre è possibile che ciò accada da parte di altri creditori. Ciò significa che in caso di mancato pagamento di un prestito, chiaramente dopo la lunga procedura che parte dal recupero credito e arriva all’atto di esecuzione del pignoramento, possono pignorare la casa:
Quando non si assolve al regolare pagamento di un prestito, ma non di una sola rata perché prima che banche o finanziarie ricorrano a provvedimenti è necessario saltare diverse rate consecutivamente (anche se poi molti dipende dalle politiche interne delle stesse banche e finanziarie) si corre il rischio del pignoramento dei beni, sia dei beni mobili, come stipendio, pensione o conto corrente o altri prodotti finanziari intestati, sia di beni immobili, da case a terreni.
Tuttavia, è bene sapere il pignoramento è l’atto estremo che si attua quando il debitore non paga e prima di arrivarci vi è una lunga procedura che permette al debitore di regolarizzare il pagamento dovuto in più occasioni.
Il Tribunale prima del pignoramento emette diversi atti, che sono decreto ingiuntivo, con cui viene intimato al debitore di pagare entro 40 giorni assolvere i nostri debiti antro 40 giorni dalla notifica dell’atto; atto di precetto, che dopo il decreto ingiuntivo ignorato dal debitore permette a quest’ultimo di saldare il proprio debito in ulteriori 10 giorni.
Solo dopo decreto ingiuntivo e atto di precetto si arriva all’esecuzione forzata, che dà avvio al pignoramento vero e proprio. E’ l’ufficiale giudiziario che recapita l’avviso di pignoramento direttamente a casa del debitore.