Arriva la zampata del governo italiano che, andando in scia con quanto previsto dal regolamento europeo, rende più facile per i creditori mettere le mani nei conti correnti dei debitori. Si tratta del cosiddetto sequestro conservativo che sarà applicato non solo sul territorio italiano, ma in tutta Europa.
Questo è un passaggio di primaria importanza proprio perché permette di accedere ai conti correnti di debitori che hanno spostato fuori dai confini nazionali il proprio denaro. Ci sono però alcune limitazioni poiché il pignoramento dei conti correnti e la validità del sequestro in tutta Europa non sono sempre ammessi.
Stando a quanto previsto dal decreto legislativo che istituisce una procedura per l'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero oltre frontiera dei crediti, l'opportunità è concessa in materia commerciale e civile.
Non è però consentita per i crediti nei confronti di un debitore in relazione al quale siano state avviate procedure di fallimento, concordati e procedure affini e per i diritti patrimoniali derivanti da rapporti fra coniugi o relazioni comparabili al matrimonio, testamenti e successioni.
Ma neanche per la sicurezza sociale e per tutto ciò che riguarda la materia fiscale, doganale e amministrativa. Entriamo allora meglio nei dettagli sulla normativa applicata ai crediti pecuniari in materia civile e commerciale ed esattamente a
Le nuove norme approvate in Italia sui sequestri dei conti correnti sono l'attuazione del regolamento europeo di 6 anni fa. Il principio centrale attorno a cui ruotano prevedono che il creditore di un qualunque Stato dell'Unione europea può bloccare i rapporti bancari del debitore in un altro Stato europeo.
La facilità con cui può attivare questa procedura va ricercata nella facilità con cui può ottenere maggiori informazioni, anche dall'Anagrafe dei conti correnti. Si tratta del grande archivio in cui sono conservate tutte le informazioni riguardanti il correntista, dal saldo alla lista movimenti.
Sono 4 i passaggi previsti con la nuova legge:
Per formulare la richiesta, la prima azione da fare è occorre compilare i moduli online con cui attivare le ricerche di informazioni e le esecuzioni dei sequestri.
A quel punto la ricerca è allargata alle banche dati delle pubbliche amministrazioni e degli enti previdenziali, tra cui l'anagrafe tributaria, compreso l'archivio dei rapporti finanziari e i database sui rapporti intrattenuti dal debitore con banche e datori di lavoro. In ogni caso, queste norme si aggiungono ai procedimenti nazionali già in vigore e non li sostituiscono.
Dal punto di vista tecnico, la procedura sul pignoramento dei conti si chiama Oesc ovvero Ordinanza europea di sequestro conservativo. Ed essendo appunto un provvedimento a carattere comunitario, la richiesta di bloccare in via cautelare un conto corrente è permessa in tutta Europa.
Nella nuova disposizione si fa esplicito riferimento alla possibilità per il debitore di rivalersi sui crediti pecuniari in materia civile e commerciale. Ma non su tutti poiché non sono ammessi procedure di fallimento, testamenti e successioni, i diritti patrimoniali derivanti da rapporti fra coniugi, le materie fiscale, doganale o amministrativa.
La nuova legge spiega le modalità del sequestro e di impugnazione, gli importi da versare e le azioni legate all'emissione e all'esecuzione dell'Ordinanza europea di sequestro conservativo.
Si scopre ad esempio che il procedimento può essere attivato prima dell'avvio del giudizio di merito, ma anche durante o dopo la decisione giudiziaria.