Pignoramento conto corrente per prestito non pagato. Quando si può fare e leggi in vigore

Se non si è regolari nel pagamento di più rate di un prestito, banche e finanziarie possono procedere con il pignoramento del conto corrente. Vediamo come

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Pignoramento conto corrente per prestito

Quando si può pignorare un conto corrente per prestito non pagato?

Quando non si è regolari nel rimborso di un prestito che è stato concesso da banche o finanziarie si rischia di incorrere nel pignoramento dei propri beni ed esattamente come nel caso di un prestito non pagato può essere pignorata la casa, può anche essere pignorato il conto corrente.

Quando si può fare un pignoramento del conto corrente per un prestito non pagato? Quando un richiedente un prestito risulta insolvente, cioè non paga regolarmente le rate di rimborso del prestito concesso da banche e società finanziarie, può incorrere nella procedura di pignoramento che può colpire anche il conto corrente. Vediamo quali sono le leggi in vigore per un pignoramento di conto corrente a causa di un prestito non pagato.

  • Pignoramento conto corrente per prestito non pagato quando
  • Pignoramento conto corrente per prestito non pagato leggi e normative in vigore

Pignoramento conto corrente per prestito non pagato quando

Quando non si è regolari nel rimborso di un prestito che è stato concesso da banche o finanziarie si rischia di incorrere nel pignoramento dei propri beni ed esattamente come nel caso di un prestito non pagato può essere pignorata la casa, può anche essere pignorato il conto corrente. Anzi, potremmo dire che forse il pignoramento del conto corrente è la forma ‘privilegiata’ di pignoramento che si sceglie per recuperare le somme dovute dai debitori perché la più diretta e sicura.

E’ bene, tuttavia, chiarire che non si procede subito al pignoramento di un conto corrente, cioè difficilmente un conto viene pignorato se per esempio si ritarda o si salta il pagamento di una rata del prestito, o anche due, anche se ciò non esclude che alcune finanziarie possano subito pignorare.

Perché venga pignorato un conto corrente, come stabilito dalle leggi in vigore, è necessario che il debitore salti più rate consecutivamente e prima che il pignoramento diventi effettivo, il debitore stesso ha la possibilità di regolarizzare la sua posizione in modo da cancellare proprio il pignoramento.

Pignoramento conto corrente per prestito non pagato leggi e normative in vigore

La procedura prima di arrivare al pignoramento del conto corrente non è delle più semplici e rapide. Prima, infatti, di avviare il vero e proprio pignoramento del conto corrente, la banca o la finanziaria contatta il richiedente prestito che non paga le rate del prestito per sollecitarlo al pagamento e se lui assolve al compito non si pone alcun problema.

Se, invece, persiste nel non pagamento delle rate dovute per il rimborso del prestito, la banca o la finanziaria deposita in tribunale una richiesta di decreto ingiuntivo che deve essere notificato entro 60 giorni dalla sua emissione. Una volta ricevuta la notifica del decreto ingiuntivo, si hanno 40 giorni o per saldare il proprio debito o per fare opposizione nel caso in cui vi sia qualche errore o irregolarità nella procedura.

Se entro questi 40 giorni di tempo il debitore né paga quanto dovuto né fa opposizione, riceve un atto di precetto, che sarebbe l’ultimo avviso a pagare entro 10 giorni dal momento in cui si riceve e dall’undicesimo in poi il creditore può avviare il pignoramento esecutivo.

Ogni creditore, banca o finanziaria che sia, una volta notificato l’atto di precetto, può chiedere al Presidente del tribunale di competenza l’autorizzazione a consultare l’Anagrafe tributaria dove sono riportate tutte le informazioni ed elencati tutti i redditi del debitore e, conoscendo anche busta paga e sede di lavoro (documenti che si devono presentare quando si chiede un prestito), riesce facilmente ad avviare un pignoramento dello stipendio su conto corrente.