Accanto alle normative in vigore cristallizzate nel Codice Civile, c'è la Corte Cassazione che ha fissato un principio ben preciso: la polizza vita può essere sequestrata ma non pignorata.
La polizza vita è uno strumento finanziario che proteggere le finanze dei cari in caso di decesso durante il suo periodo di validità.
Garantisce che un momento già difficile non debba essere reso più difficile con l'onere finanziario aggiuntivo che potrebbe derivare da una perdita di reddito. E non sempre occorre investire una somma elevata per questo tipo di copertura.
Tuttavia è bene conoscere tutte le norme che regolano questo prodotto, compresa la sua possibile pignorabilità. Approfondiamo cosa prevede la normativa in vigore in relazione ad alcuni aspetti:
La polizza vita prevede il pagamento di un premio all'assicuratore per l'intera durata del contratto, e alla morte del contraente i beneficiari ricevono un pagamento. L'importo della copertura e i premi da pagare dipendono dalle circostanze individuali e dal tipo di polizza scelta.
Il preventivo di assicurazione sulla vita tiene conto della storia medica, dell'età e dello stile di vita. In genere, più il contraente giovane e sano e più economico è il preventivo. Le polizze vita single coprono una sola persona con pagamenti corrisposti alla successione.
Vantaggi fiscali a parte, le polizze congiunte coprono entrambe le parti e pagano in caso di morte del primo partner o del secondo. Sebbene non sia un requisito legale avere una polizza di assicurazione sulla vita, è spesso consigliabile investire in questo strumento per la tranquillità che le finanze dei propri cari saranno protette dopo la propria morte.
La decisione è sempre personale, ma come regola generale è consigliabile avere una polizza che copra 10 volte il reddito, almeno fino a quando i figli vanno a scuola. Guardando esclusivamente al costo, l'età migliore per stipulare una polizza vita è l'età adulta ma non anziana poiché i premi sono in genere più economici.
L'imprevisto da mettere in conto è la commissione di un reato: le autorità possono disporre la pignorabilità della polizza vita? Accanto alle normative in vigore cristallizzate nel Codice Civile, c'è la Corte di Cassazione che ha fissato un principio ben preciso: la polizza vita può essere sequestrata ma non pignorata.
Facendo allora un passo indietro, secondo il Codice Civile, le somme dovute dall'assicuratore al contraente o al beneficiario non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare.
E ancora: sono salve, rispetto ai premi pagati, le disposizioni relative alla revocazione degli atti compiuti in pregiudizio dei creditori e quelle relative alla collazione, all'imputazione e alla riduzione delle donazioni.
Per la Corte di Cassazione, che ha legittimato il sequestro preventivo quando è finalizzato alla confisca, le somme derivanti dal riscatto di una polizza assicurativa sulla vita sono assoggettabili a sequestro conservativo se, avuto riguardo alle concrete pattuizioni contrattuali, alla stessa debbano riconoscersi natura e finalità non previdenziali, ma di strumento finanziario.
A oggi esiste una vasta gamma di fornitori che offrono assicurazioni sulla vita, dalle banche principali a noti assicuratori fino ad arrivare a società di nicchia.
Tutti loro propongono diversi livelli di copertura e prezzi e di conseguenza, come per qualsiasi cosa, è utile confrontare le tariffe per trovare la migliore polizza di assicurazione sulla vita per le proprie esigenze.
Il motivo più comune per cui un'assicurazione sulla vita non paga è la non divulgazione ovvero se il contraente non è stato completamente onesto quando ha sottoscritto la polizza.
Questo è in genere correlato a condizioni mediche preesistenti non rivelate o scelte di stile di vita, come l'abuso di sostanze o il fumo. In teoria nulla impedisca di avere diverse polizze assicurative sulla vita, ma potrebbe essere prudente modificare i termini della polizza in corso piuttosto che stipulare una nuova copertura. L'eccezione potrebbe essere il bisogno di una copertura più specialistica.