I singoli contribuenti che scelgono la precompilata per fare la dichiarazione dei redditi sono esentati dai controlli documentali sulle spese, costi o oneri deducibili o detraibili. Per partite Iva e aziende è in vigore il meccanismo degli Isa.
La linea di indirizzo del fisco italiano prevede una maggiore collaborazione con il contribuente. L'obiettivo è innalzare il tasso di fiducia per evitare situazione di crisi ovvero forme di evasione fiscale che impegnerebbero entrambe le parti in lunghi contenziosi.
Insomma, non solo il pugno duro per colpire eventuali irregolarità, ma anche la creazione delle migliori condizioni per premiare partite Iva, aziende e singoli contribuenti così come la predisposizione delle situazioni più adatte per prevenire criticità. Esaminiamo quindi in questo articolo:
Quali sono i premi del fisco i singoli contribuenti
Quali sono i premi del fisco per partite Iva e aziende
Per i contribuenti privati che sono lavoratori dipendenti non ci sono premi fiscali in senso stretto. C'è poco da stupirsi in quanto il reddito dal lavoro dipendente e quello da pensione sono tassati alla fonte e di conseguenza la predisposizione di un meccanismo premiale sarebbe fine a se stesso.
Tuttavia la questione è sempre sotto l'attenzione anche per altre ragioni. Pensiamo ad esempio ai contribuenti che adottano la dichiarazione dei redditi precompilata ma che poi non la modificano. In questo modo possono avere rimborsi più veloci perché l'iter è stato già attivato.
Ma soprattutto sono tutti esentati dai controlli documentali sulle spese, costi o oneri deducibili o detraibili fiscalmente che sono stati oggetto di trasmissione all'Agenzia delle entrate da parte di enti o istituti pubblici o privati.
Sicuramente più complesso e urgente è il capitolo relativo ai premi del fisco per partite Iva e aziende. Si tratta infatti di quelle categorie che, per definizione, sono maggiormente soggette a rischio. Non è quindi casuale che l'Agenzia delle entrate abbia messo in moto un meccanismo premiale molto particolare.
Qui entrano infatti in gioco le pagelle fiscali ovvero gli Isa (Indicatori sintetici di affidabilità) forniscono un giudizio di sintesi sull'affidabilità delle partite Iva e degli esercenti di attività di impresa, arti o professioni espresso su una scala da 1 a 10 e calcolato come media aritmetica sulla base di alcuni indicatori di affidabilità e di anomalia.
La metodologia della valutazione della storia del contribuente attraverso gli Isa si basa su analisi di dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta.
Rappresentano la sintesi di indicatori elementari che verificano la normalità e la coerenza della gestione aziendale o professionale, anche con riferimento a diverse basi imponibili. Il compenso per attività misura l'affidabilità dell'ammontare dei ricavi che un libero professionista o un'azienda consegue attraverso il processo produttivo con riferimento al contributo di ciascun addetto.
Per quanto riguarda i contribuenti con un punteggio elevato, se è almeno pari a 9 sono esclusi dall'applicazione della disciplina delle società non operative e dalla determinazione sintetica del reddito complessivo a condizione che il reddito complessivo accertabile non ecceda di due terzi il reddito dichiarato.
Se è almeno pari a 8,5 sono esclusi dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici. Se è almeno pari a 8, scattano anche l'esonero dal visto di conformità per la compensazione dei crediti fino a 50.000 euro all'anno, del credito Iva infrannuale fino a 50.000 euro all'anno, dei crediti fino a 20.000 euro all'anno, maturati sulle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all'Irap.
In questo contesto, gli Isa non sono applicati alle società cooperative, società consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate e società cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano solo a favore degli utenti stessi e esercizio di due o più attività d’impresa, non rientranti nel medesimo Isa se l’importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività non rientranti tra quelle prese in considerazione dall’Isa relativo all’attività prevalente superi il 30% dell’ammontare totale dei ricavi dichiarati.