Prestito non pagato, pignoramento casa cointestata. Regole e leggi in vigore

Quali sono le regole in vigore per pignoramento della casa cointestata per un prestito non pagato e cosa cambia in presenza di mutuo

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
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Per un prestito non pagato è possibile pignorare la casa cointestata?

La casa cointestata, secondo le leggi in vigore, può essere pignorata anche se cointestata non coinvolgendo però la parte di proprietà del coniuge non debitore. La situazione è diversa se si tratta di casa cointestata con mutuo.

Quando non si paga un prestito, scatta il pignoramento che può interessare beni mobili e immobili ma si tratta di un procedimento di esecuzione forzata che viene deciso dopo diversi tentativi e passaggi da parte di banche e finanziarie per recuperare la somma dovuta. Se, infatti, il debitore non paga riceve prima una telefonata di sollecito, se continua a non pagare si può chiedere un decreto ingiuntivo da parte del giudice e se non paga ancora la finanziaria notifica al debitore il cosiddetto atto di precetto.

Si tratta di un ultimo avviso di pagamento che prevede ulteriori dieci giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione. Se anche in questo caso il debitore continua a non pagare, si avvia l’azione esecutiva e parte il pignoramento che può interessare ogni possedimento del debitore: dal quinto dello stipendio, al conto corrente, alla pensione, a case e altri immobili su cui la finanziaria stessa può decidere di accendere una ipoteca. Cosa succede se la casa da pignorare è la casa coniugale è cointestata ai due coniugi?  

Pignoramento casa cointestata per prestito non pagato: cosa succede

Nel caso di proprietà immobiliare cointestata, il pignoramento, nel caso di prestito non pagato, scatta comunque se uno dei proprietari ha un debito, procedendo con ipoteca e pignoramento ed arrivando sino alla vendita all'asta. Avere una casa cointestata è quindi un rischio a prescindere dalla percentuale di proprietà di cui si dispone.
 
Stesso discorso per la casa da pignorare in comproprietà dei coniugi: in tal caso la Cassazione ha stabilito che la comunione legale è senza quote per cui tutti i beni che sono in comunione devono essere pignorati interamente ma se il provvedimento di pignoramento vale solo per una quota della casa, si può fare ricorso al Tribunale dove pende l’esecuzione in opposizione agli atti esecutivi.

Il pignoramento nel caso di un prestito non pagato sulla casa di proprietà di entrambi i coniugi deve essere notificato anche al coniuge non debitore, che, secondo la Cassazione, non può chiedere la divisione del bene in caso di pignoramento secondo il principio della comunione legale senza quote, che non permette di riconoscere al coniuge non debitore la proprietà esclusiva di una parte del bene pignorato.

Pignoramento casa cointestata: cosa fare se in separazione di beni

Nel caso di pignoramento per casa cointestata ma in regime di separazione dei due coniugi, il creditore può chiedere il pignoramento solo dei beni del debitore mentre rimane al sicuro la parte di proprietà del coniuge che non ha contratto debiti.

Il pignoramento dell'immobile cointestato è possibile anche se si sono pagate regolarmente le rate del mutuo ma uno dei proprietari risulta debitore di una cifra relativa ad un altro prestito le cui rate non sono state rimborsate regolarmente. Nel caso di casa cointestata con mutuo, il creditore può chiedere il pignoramento della casa cointestata e anche la successiva messa all'asta.

Solo in un secondo tempo può procedere con la restituzione del 50% del ricavo al coniuge intestatario che non risulta in alcun modo debitore di alcun prestito non pagato.

Pignoramento prima casa: quando è vietato

Quando si tratta di pignoramento della prima casa è bene, però, sapere che in alcuni casi vige il principio di impignorabilità della prima casa. Questo principio, però, vale solo ed esclusivamente per la casa che:

  1. è residenza del contribuente;
  2. è adibita a destinazione catastale abitativa;
  3. non rientra nelle categorie immobiliari A9 o A9 (ville e castelli) e non è una casa di lusso.

Se il Fisco non può pignorare la prima casa, altri enti creditori in caso di mancato pagamento di un debito possono farlo, per cui se non il Fisco la prima casa può essere pignorata da banca e società finanziaria o creditizia che hanno concesso un prestito, eventuali creditori privati del contribuente, o dall’ex coniuge che non ha ricevuto regolarmente gli assegni di mantenimento.