Procedure molto più semplici e incentivi a fondo perduto per installazione pannelli solari ovunque

I moduli fotovoltaici in terreni casi e giardini possono essere collocati sul tetto, sulla facciata di un edificio o a terra. Ecco le novità da segnalare.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Procedure molto più semplici e incentivi

Sono tante le ragioni per cui investire nei pannelli solari in terreni casi e giardini nel 2023. Ci sono quelle ambientali, in quanto l'energia del sole è pulita e poco impattante. Quindi ci sono motivi economici poiché il risparmio che sono in grado di assicurare è di tutto rispetto.

Questi aspetti sono strettamente correlati alla vita utile dei sistemi di alimentazione energetica. La durata media di un impianto fotovoltaico è di 25 anni. I moduli hanno una vita utile compresa tra 25 e 30 anni, con una riduzione delle prestazioni energetiche generalmente inferiore al 20% alla fine di questo periodo. Gli inverter, dispositivi ad alta tecnologia, hanno una vita utile generalmente inferiore a quella dei moduli fotovoltaici.

  • Pannelli solari, semplificate le procedure: come fare

  • Quali incentivi a fondo perduto per installazione pannelli solari

Pannelli solari, semplificate le procedure: come fare

I moduli fotovoltaici possono essere collocati sul tetto, sulla facciata di un edificio o a terra. Occorre tenere conto della disponibilità dello spazio necessario per installare i moduli così come della corretta esposizione e l'inclinazione della superficie, oltre che dell'assenza di ostacoli che possano provocare ombreggiamenti.

In riferimento alle procedure da seguire per l'installazione di panelli solari, se la proprietà immobiliare non è soggetta a restrizioni o vincoli paesaggistici, l'installazione può essere effettuata senza necessità di un'autorizzazione specifica, previa comunicazione al gestore della rete elettrica mediante la presentazione del Modello unico per la realizzazione, la connessione e l'esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici.

Se la proprietà immobiliare è soggetta a vincoli paesaggistici, è necessario acquisire l'autorizzazione da parte delle autorità competenti sul territorio e seguire i procedimenti ordinari o semplificati per gli interventi edilizi.

La novità da segnalare è l'approvazione del nuovo modello unico semplificato per gli impianti fotovoltaici fino a 200 kW. Ha come scopo principale di migliorare l'efficienza del processo e di semplificare le procedure, riducendo il carico di adempimenti richiesti. Il modello unificato è utilizzato per la potenza, la modifica, la costruzione, la connessione e l'esercizio degli impianti di produzione elettrica.

Questi impianti sono destinati a clienti finali che hanno già punti di prelievo attivi e che necessitano di interventi di realizzazione, modifica o sostituzione dell'impianto per la connessione al gestore di rete, in conformità alle modalità stabilite da Arera. La potenza nominale complessiva dell'impianto, al termine dell'installazione, non deve superare i 200 kW e l'energia elettrica prodotta sarà raccolta dal Gse.

Quali incentivi a fondo perduto per installazione pannelli solari

Attualmente nel 2023 sono disponibili due facilitazioni economiche e fiscali per l'installazione di sistemi solari fotovoltaici a cui si aggiunge il contributo a fondo perduto. Il primo è rappresentato dalle detrazioni fiscali, che permettono di recuperare il 50% dell'investimento iniziale, in quanto rientrante nella normativa come lavori equiparati alle ristrutturazioni edilizie.

Il secondo incentivi è lo scambio sul posto, una forma di autoconsumo che consente di compensare l'energia prodotta con quella consumata in momenti differenti. Questo processo utilizza il sistema elettrico come strumento di immagazzinamento virtuale dell'energia prodotta ma non autoconsumata. Il servizio fornito dal gestore dei servizi energetici, previa sottoscrizione di un contratto apposito, consente al produttore di un impianto fotovoltaico di potenza non superiore a 500 kW di compensare l'energia prodotta e immessa in rete con quella consumata in un momento successivo.

Il contributo a fondo perduto per l'installazione di pannelli solari che coprano almeno il 50% dei consumi di energia elettrica dell'unità immobiliare è pari al 30% delle spese sostenute, fino a un massimo complessivo di 2.000 euro. Possono accedere a questa agevolazione le persone fisiche proprietarie o titolari di diritto di superficie sul bene immobile in questione, così come i soci di cooperative di abitazione e i conduttori di contratti di leasing immobiliare assegnatari o conduttori del bene sul quale si realizza l'impianto incentivato.