In uno scenario economico sempre più incerto e caratterizzato dalla volatilità dei mercati, la logistica emerge quale opportunità alternativa e strategica per investitori alla ricerca di rendimenti stabili e di una diversificazione solida del portafoglio. Il settore si distingue per una resilienza superiore rispetto ad altri comparti immobiliari, sostenuta dalla rivoluzione tecnologica, dall’espansione dell’e-commerce e da una crescente attenzione a fattori ESG (Environmental, Social, Governance).
Il mercato logistico europeo mostra una crescita solida, favorita dall’aumento dell’urbanizzazione, dalla digitalizzazione dei processi e dal continuo sviluppo del commercio elettronico. Le principali aree di interesse per gli investitori comprendono Regno Unito, Germania, Francia, Olanda e Italia. In questi contesti, l’Italia si posiziona come snodo rilevante grazie al dinamismo del Nord Italia e all’attrattività di aree come Milano, Bologna e Verona.
Le dinamiche attuali evidenziano una crescita nei canoni di locazione nei mercati strategici e una domanda crescente di spazi logistici moderni, soprattutto quelli in grado di soddisfare elevati standard energetici e tecnologici. La presenza di investitori istituzionali e l’internazionalizzazione degli operatori contribuiscono a consolidare l’importanza del settore all’interno del real estate. Il capitale immobiliare logistico si dirige sempre di più verso lo sviluppo di hub integrati, strutture built-to-suit e progetti di rigenerazione industriale, con una crescita dell’offerta di magazzini specializzati anche per la logistica a temperatura controllata e il supporto all’e-commerce e-commerce avanzato.
Le tensioni geopolitiche, i cambiamenti nelle rotte commerciali, l’incremento delle tariffe di trasporto e la pressione regolamentare su sostenibilità ed efficienza energetica rappresentano oggi alcune delle sfide che investitori e operatori devono affrontare, ma nel contempo spingono verso strategie di diversificazione delle supply chain e investimenti in tecnologia per l’ottimizzazione dei flussi e la mitigazione dei rischi.
Il processo di innovazione tecnologica ha trasformato profondamente il settore logistico. Il ricorso a intelligenza artificiale, machine learning, automazione, robotica e Internet of Things (IoT) consente oggi una gestione sempre più precisa e sicura di magazzini, movimentazione merci e trasporto. Tecnologie come realtà aumentata e blockchain rafforzano la visibilità della supply chain, garantiscono la tracciabilità dei flussi e riducono il rischio di errori e frodi, mentre nuovi modelli di stoccaggio automatico e l’applicazione di droni accelerano le operazioni di picking e consegna.
L’adozione delle soluzioni di logistica digitale consente la dematerializzazione dei documenti di trasporto, la collaborazione in tempo reale tramite piattaforme condivise e l’interazione avanzata con infrastrutture di magazzino grazie all’utilizzo di smart glass e sistemi digitali di monitoraggio. Questa evoluzione, identificata anche come logistica 4.0, aumenta l’efficienza, riduce i margini di errore umano e amplia le opportunità di monitoraggio e controllo delle scorte, determinando nuove esigenze di formazione del personale e la nascita di nuove figure tecniche specialistiche dedicate alla gestione e manutenzione dei sistemi intelligenti.
Un esempio concreto di questa trasformazione è rappresentato dall’adozione di sistemi di automazione quali mezzi a guida autonoma, robot per lo smistamento e la preparazione dei pallet, oltre a piattaforme di tracking in tempo reale che trasformano la logistica classica in una soluzione sempre più integrata e responsiva alle esigenze del mercato globale e delle aziende clienti.
La sostenibilità ambientale e la conformità agli standard ESG sono fattori ormai imprescindibili per gli investimenti logistici. Le direttive europee e le nuove regolamentazioni incentivano soluzioni logistiche a basso impatto, promuovendo l’utilizzo di veicoli elettrici, l’adozione di energie rinnovabili e la rigenerazione di aree industriali dismesse. Gli immobili logistici prime sono sempre più progettati per garantire elevata efficienza energetica, minori emissioni di CO2 e ottenimento di certificazioni ambientali (come LEED, BREEAM), valorizzando la posizione dei portafogli immobiliari agli occhi di investitori istituzionali e stakeholder internazionali.
L’attenzione alla responsabilità sociale coinvolge anche la regolamentazione dei contratti di appalto e subappalto, la tutela dei lavoratori, la prevenzione degli infortuni e la promozione di una concorrenza leale, in linea con i dettami normativi nazionali, tra cui il rafforzamento delle normative sulla genuinità delle esternalizzazioni e sulla responsabilità degli operatori lungo la filiera logistica.
Per approfondire l’impatto delle strategie ESG negli investimenti immobiliari logistici e sui vantaggi competitivi associati all’efficienza energetica e alla gestione conforme delle risorse umane, si rimanda alle analisi fornite da Assologistica e ai principali osservatori del settore immobiliare.
L’investimento in immobili logistici rappresenta la principale leva di crescita per coloro che puntano sulla logistica come asset alternativo. Tra le strategie più frequenti vi sono:
Il mercato immobiliare logistico si caratterizza per una crescente specializzazione nelle classi di asset, con la crescita dei segmenti light-industrial, logistica del freddo e magazzini di piccole e medie dimensioni integrati con il tessuto produttivo locale. L’attenzione alla personalizzazione e all’innovazione degli spazi, la capacità di ridurre l’impatto ambientale delle strutture e la robustezza dei rendimenti attraggono il capitale di fondi infrastrutturali e private equity.
Le dinamiche di rendimento sono condizionate anche dalla compressione degli yield nei mercati più maturi e dalla crescente domanda di immobili prime. Il riposizionamento delle supply chain e la volatilità globale valorizzano strategie che favoriscono la diversificazione geografica degli investimenti, il rafforzamento di partnership tra investitori locali e internazionali e lo sviluppo di progetti innovativi di rigenerazione urbana e industriale.
Tra le principali sfide della logistica figura la carenza di manodopera specializzata, elemento che incentiva le imprese a investire nella formazione continua dei propri operatori. L’espansione dell’e-commerce e la necessità di garantire consegne rapide – soprattutto nell’ultimo miglio logistico – impongono l’adozione di modelli organizzativi agili, investimenti in tecnologie per la sicurezza informatica e strategie per la resilienza della supply chain contro crisi e interruzioni, anche dovute a fattori esogeni come tensioni geopolitiche o eventi naturali.
L’innovazione continuerà a giocare un ruolo chiave: l’intelligenza artificiale, la robotica avanzata, le soluzioni di warehouse management e la capacità di integrare più canali e modalità di trasporto saranno essenziali per cogliere nuove opportunità e mitigare i rischi legati alle fluttuazioni della domanda e ai cambiamenti normativi o regolatori. Le fusioni e acquisizioni saranno ancora un driver di crescita e di consolidamento del mercato, favorendo la nascita di operatori di scala paneuropea e l’ingresso di nuovi capitali nell’immobiliare logistico.
Per investire con successo nel comparto logistico, è essenziale valutare non solo il posizionamento geografico e la tipologia dell’asset, ma anche la qualità delle infrastrutture e della dotazione tecnologica. Alcuni punti guida per una strategia efficace includono: