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Quale la differenza tra domicilio e residenza? Spiegazione ed esempi

La distinzione tra domicilio e residenza un aspetto fondamentale del diritto civile e amministrativo che riguarda il luogo di dimora e gli interessi personali di un individuo.

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quale  la differenza tra domicilio e re

Qual la differenza tra domicilio e residenza?

Stando a quanto riportato dal Codice Civile, il domicilio è il luogo in cui una persona stabilisce la sede principale dei suoi affari e interessi, mentre la residenza è il luogo in cui una persona stabilisce la propria dimora abituale.

Comprendere la differenza tra domicilio e residenza, disciplinati nel diritto italiano dall’articolo 43 del Codice Civile, è fondamentale in diversi ambiti, da quello legale a quello fiscale. Anche se comunemente utilizzati come sinonimi, questi termini hanno significati distinti e implicazioni specifiche per individui e professionisti.

Definizione e spiegazione di residenza

La residenza indica il luogo fisico in cui una persona vive abitualmente, dove svolge le sue attività quotidiane e dove coltiva i suoi interessi personali e sociali. La residenza è registrata presso l'anagrafe del Comune di appartenenza e comporta determinati obblighi e diritti civici, come la possibilità di votare nelle elezioni locali. 

La residenza è unica e imprescindibile per garantire l'accesso a una serie di diritti fondamentali, tra cui:

  • Il diritto di voto;
  • L'assistenza sociale e sanitaria;
  • Il rilascio di certificati anagrafici;
  • L'istruzione e l'assistenza sanitaria pubblica;
  • Il matrimonio.

Domicilio, spiegazione e definizione

Il domicilio, d'altra parte non è necessariamente legato a un luogo fisico, ma piuttosto alla volontà e all'intenzione di stabilirsi in un certo posto. È legato alla sede dei propri affari e degli interessi. Può essere la dimora principale o quella secondaria, a seconda delle circostanze. Ad esempio, se una persona possiede una casa in una città ma vive altrove per motivi di lavoro, il suo domicilio potrebbe essere considerato il luogo dove trascorre la maggior parte del tempo. Il domicilio assume rilevanza in numerosi contesti legali e burocratici, ha carattere temporaneo e può essere modificato in qualsiasi momento.

Esistono diversi tipi di domicilio, ognuno dei quali si applica a situazioni specifiche:

  • Domicilio legale: indirizzo designato per scopi legali e amministrativi, come per esempio nelle comunicazioni con le istituzioni o per le pratiche fiscali.
  • Domicilio fiscale: indirizzo utilizzato per le comunicazioni e le dichiarazioni fiscali, determinante per l'applicazione delle imposte e altre questioni tributarie.
  • Domicilio volontario: indirizzo scelto liberamente da un individuo come luogo principale della propria dimora, anche se non è necessariamente il luogo in cui effettivamente vive.
  • Domicilio familiare: indirizzo in cui vive la famiglia o dove risiedono i familiari più stretti di un individuo, solitamente indicato per fini amministrativi e legali.
  • Domicilio temporaneo: indirizzo utilizzato quando un individuo vive temporaneamente in un luogo diverso dal proprio domicilio principale, come ad esempio durante un viaggio o un soggiorno temporaneo per motivi di lavoro o studio.

Qual é la differenza tra domicilio e residenza? Tre esempi per capirlo al meglio

Per comprendere meglio il concetto di residenza e domicilio, andiamo a vedere insieme tre casi pratici:

Esempio 1: lavoratore pendolare

Ipotizziamo il caso di un individuo che vive con la sua famiglia in un paesino in campagna, dove è registrato all'anagrafe del Comune. Qui svolge la sua vita familiare, sociale e parte delle sue attività quotidiane. In questo caso si tratta di residenza. Tuttavia, questa persona lavora in un'azienda situata in una città a 100 km di distanza, dove trascorre la maggior parte della settimana, includendo talvolta anche pernottamenti durante i giorni lavorativi. Pertanto può scegliere di stabilire il suo domicilio nella città dove lavora, in quanto risulta il centro dei suoi affari e interessi lavorativi.

Esempio 2: studente universitario

Pensiamo al caso di un giovane studente, registrato all'anagrafe nella città dove è nato e cresciuto, dove vivono i suoi genitori. Questo è il luogo dove trascorre le vacanze e parte dell'anno. Durante l'anno accademico però, vive in un appartamento vicino all'università in un'altra città. Sebbene qui svolga la sua vita quotidiana, compreso lo studio, può decidere di mantenere la sua residenza ufficiale nella città natale, mentre il suo domicilio viene temporaneamente assegnato presso l'appartamento vicino all'università.

Esempio 3: imprenditore

Immaginiamo il caso di individuo che ha una casa in un quartiere residenziale di Milano, dove vive con la sua famiglia. Questo è il luogo registrato come sua residenza ufficiale, dove svolge la sua vita sociale e familiare. La stessa persona possiede e gestisce un'azienda con sede a Roma. Poiché si occupa degli affari aziendali principalmente da Roma, anche se viaggia frequentemente tra le due città, potrebbe decidere di stabilire il suo domicilio legale a Roma, dato che è il centro principale dei suoi interessi economici e lavorativi.

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