Le norme di base prevedono che il tutor svolga un'attività lavorativa coerente con quella svolta dall'apprendista. In seconda battuta che possegga un livello di inquadramento pari o superiore a quello che otterrà l'apprendista al momento della certificazione finale. Infine, sono richiesti almeno 3 anni di anzianità.
La figura chiave nel contratto di apprendistato è quella del tutor. Si tratta infatti di quella figura lavorativa che affianca il lavoratore e gli trasmette le competenze per l'esercizio delle attività lavorative. Non tutti possono ricoprire questo ruolo, ma solo quelli che, norme alla mano, siano dotato di formazione e competenze adeguate.
Vediamo meglio cosa si intende con questa definizione, ricordando che sono 3 i percorsi formativi con il contratto di apprendistato. C'è quello con formazione solo aziendale, quello con formazione solo esterna e quello misto con formazione sia interna e sia esterna all'azienda. Al termine di questo periodo, il datore di lavoro certifica le competenze professionali dell'apprendista. Approfondiamo quindi:
Contratto di apprendistato, quale formazione è richiesta al tutor
La finalità principale del contratto di apprendistato è la formazione ed è proprio questo l'aspetto che non va mai perso di vista. Questo è il motivo dell'esistenza di incentivi che incoraggiano il datore a sottoscrivere questa tipologia di contratto e allo stesso tempo del sistema di sanzioni previsto dal Testo Unico dell'apprendistato nei confronti delle aziende che non rispettano tali disposizioni.
La mancata attuazione degli obblighi di formazione formativi fa scattare la perdita degli incentivi economici, contributivi, fiscali e in conto occupazione. Più nel dettaglio:
Al netto delle particolarità contenute nelle normative regionali, le norme di base prevedono che il tutor svolga un'attività lavorativa coerente con quella svolta dall'apprendista. In seconda battuta che possegga un livello di inquadramento pari o superiore a quello che otterrà l'apprendista al momento della certificazione finale.
Infine, sono richiesti almeno 3 anni di anzianità, a meno che l'azienda sia stata costituita da meno di 3 anni o alcun dipendente ha almeno 3 anni di anzianità. Il contratto di apprendistato professionalizzante può comunque essere utilizzato in tutti settori di attività, da datori di lavoro pubblici e privati.
Possono essere assunti con contratto di apprendistato nel 2022 giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Più esattamente, la possibilità di assunzione riguarda i lavoratori di 29 anni fino al giorno che precede il compimento del trentesimo anno di età.
Normativa aggiornata 2022 alla mano, prima della scadenza del periodo di formazione l'interruzione del contratto di apprendistato tra le parti può avvenire nei soli casi di licenziamento per giusta causa, licenziamento per giustificato motivo, licenziamento collettivo. Al termine del periodo di formazione dell'apprendista, il datore di lavoro può recedere dal contratto con preavviso.
La disdetta deve essere comunicata in forma scritta e la comunicazione recapitata prima della scadenza del termine di preavviso stabilito dal Contratto collettivo nazionale di lavoro applicato al rapporto di lavoro. D'altra parte, la conferma può avvenire per mancata disdetta o per volontà del datore di lavoro. Con la conferma, l'apprendista acquisisce il diritto all'inquadramento nel livello corrispondente alla qualifica e a ricevere la retribuzione piena. Entrano quindi in vigore le norme ordinarie sul licenziamento e viene a cadere l'obbligo di formazione del datore di lavoro. Quest'ultimo può fruire ancora per un anno dei benefici contributivi in materia di previdenza e di assistenza sociale.