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Quale giacenza media per Isee 2025 si considera: regole, anno di riferimento, calcolo ed esempi

Isee 2025 e giacenza media, quale si deve prendere come riferimento per la compilazione

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quale giacenza media per Isee 2025 si co

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) rappresenta lo strumento principale per valutare la condizione economica di famiglie e individui che intendono accedere a prestazioni agevolate, bonus, sostegni pubblici e servizi sociali. Nel 2025 il calcolo dell’ISEE richiede particolare attenzione alle regole sulla giacenza media dei rapporti bancari e finanziari, alla luce delle recenti novità normative e delle modalità di rilascio dei dati da parte degli istituti di credito. 

Novità normative ISEE 2025 e impatto sulla giacenza media

Il quadro normativo relativo all’ISEE ha subito aggiornamenti rilevanti per il 2025. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 gennaio 2025, n. 13, e le circolari INPS più recenti (in particolare n. 73 del 3 aprile 2025) hanno reso più chiaro il trattamento dei prodotti finanziari ai fini del patrimonio mobiliare e introdotto la DSU precompilata come modalità principale di dichiarazione, semplificando la trasmissione e la verifica dei dati.

  • Esclusione dai calcoli ISEE di titoli di Stato e di alcuni risparmi postali: per il 2025, sono esclusi dal patrimonio mobiliare, fino a un tetto di 50.000 euro per nucleo familiare, titoli di Stato, buoni fruttiferi postali, libretti di risparmio postale. Questo significa che, se la somma investita in tali strumenti non supera la soglia, non deve essere dichiarata in DSU ai fini del calcolo ISEE.
  • Valorizzazione precisa della giacenza media: come riportato dai provvedimenti e dalle comunicazioni ufficiali delle principali banche e di Poste Italiane, la certificazione patrimoniale aggiornata (inclusiva di saldo e giacenza media) fa riferimento al 31 dicembre 2023, che è l’anno di osservazione utile per la dichiarazione ISEE 2025.

Queste novità, unite all’introduzione della DSU precompilata e alle modalità digitali di acquisizione dei documenti, rappresentano un’evoluzione sostanziale per facilitare la correttezza e la trasparenza dei dati forniti dai cittadini.

Cos’è la giacenza media e quali dati considerare per l’ISEE 2025

La giacenza media è l’importo medio di liquidità presente su un conto corrente, conto deposito o libretto di risparmio nel corso di un anno civile. L’obiettivo è fornire una fotografia non del patrimonio istantaneo, ma di quello mediamente disponibile nel periodo di riferimento. Ai fini ISEE 2025, la normativa impone di prendere la giacenza media annua riferita al 2023 per tutti i rapporti finanziari posseduti dal nucleo familiare.

  • Conti correnti bancari e postali: saldo e giacenza media per ogni rapporto, includendo anche rapporti estinti nel periodo.
  • Libretti postali, carte prepagate con IBAN, conti esteri: vanno trattati ai fini ISEE come i conti ordinari, richiedendo saldo finale e giacenza media annua. Per i depositi e conti in valuta estera, entrambi i valori vanno convertiti in euro al tasso di cambio ufficiale di fine anno.
  • Rapporti cointestati: saldo e giacenza media vanno suddivisi ad ogni intestatario in quota uguale.

Oltre a questi elementi, è necessario includere anche saldi finali (al 31 dicembre 2023) di polizze assicurative finanziarie, fondi comuni, dossier titoli e altre forme di investimento: per tutti questi strumenti, in presenza dei requisiti e sopra le soglie di legge, si dovrà dichiarare il valore nominativo o il saldo attivo. Non sono invece da dichiarare - fino a 50.000 euro complessivi - i titoli di Stato e risparmi postali coperti dalle nuove regole del 2025.

Come calcolare la giacenza media annua: regole, formule ed esempio

La modalità di calcolo della giacenza media annua si basa sulla somma delle giacenze giornaliere divisa per il numero di giorni dell’anno (365). Si tratta quindi di una media ponderata del denaro effettivamente disponibile, indipendentemente dal numero di giorni in cui il conto sia stato attivo. Anche i rapporti chiusi o aperti nel corso dell’anno rientrano in questa prassi.

Per il calcolo manuale:

  1. Per ogni giorno dell’anno sommare il saldo presente, ricavando i cosiddetti “numeri creditori” dagli estratti conto bancari trimestrali o mensili.
  2. Moltiplicare ogni saldo giornaliero per il numero di giorni in cui è rimasto invariato (es. saldo 2.000 euro per 100 giorni = 200.000 euro).
  3. Somma tutti questi valori.
  4. Dividi il risultato per 365.

Esempio pratico:

Periodo Saldo giornaliero (€) Giorni Totale
1 gennaio - 10 aprile 1.500 100 150.000
11 aprile - 20 luglio 2.300 101 232.300
21 luglio - 31 dicembre 900 164 147.600
    Totale 529.900

La somma finale (529.900) va divisa per 365, ottenendo una giacenza media di circa 1.451 euro. Questo risultato va indicato nella DSU per ciascun rapporto finanziario, salvo diversa disposizione della banca che rilascia direttamente il documento certificato.

Come ottenere la giacenza media e il saldo per l’ISEE 2025: modalità operative e differenze tra banche

Da gennaio 2025, la gran parte degli istituti di credito e Poste Italiane mette a disposizione la certificazione con saldo e giacenza media direttamente sui portali online, attraverso sportello fisico o mediante richiesta alla filiale.

  • Online: accedendo all’area riservata del proprio profilo, si può scaricare direttamente il documento denominato “Certificazione ISEE” o “Giacenza media” riferita al 31 dicembre 2023.
  • In filiale: è possibile richiedere lo stesso documento presentandosi di persona, spesso disponibile in tempo reale.
  • Sportelli automatici o app bancarie: alcune banche permettono all’utente di generare autonomamente la certificazione necessaria, anche per figli minori o conti cointestati.

Nel caso di rapporti con minori, amministrati o tutelati, è necessario recarsi fisicamente in filiale o in ufficio postale con documentazione attestante la tutela.

Documentazione necessaria per la richiesta ISEE

  • Codici fiscali e documenti d’identità di tutti i componenti del nucleo familiare;
  • Documentazione sui redditi (CU, 730, Unico);
  • Documentazione patrimoniale: ultime certificazioni bancarie, estratti conto, certificazioni assicurative, comunicazioni di saldo e giacenza media dei rapporti rilevanti;
  • Dichiarazioni specifiche per patrimonio immobiliare o imprese, ove necessario;
  • Contratti di locazione e relative ricevute di pagamento, in caso di affitto.

Rapporti finanziari particolari: conti cointestati, esteri, carte prepagate

Titolari di conti cointestati devono suddividere il saldo e la giacenza media in parti uguali tra gli intestatari. I conti esteri, invece, devono essere sempre indicati nella DSU, ricavando saldo e giacenza media direttamente dall’istituto estero, convertendo i valori in euro secondo il cambio di fine anno.

Le carte prepagate con IBAN (come la PostePay Evolution) sono pienamente equiparate ai conti correnti: saldo e giacenza media sono forniti dalla banca o da Poste Italiane tramite apposita certificazione.

Regole per la dichiarazione in DSU e differenze tra saldo e giacenza media

La dichiarazione in DSU, come stabilito dalla normativa vigente, richiede l’indicazione sia del saldo finale che della giacenza media relativi al secondo anno precedente (2023 per dichiarazioni nel 2025). Occorre compilare il quadro patrimoniale inserendo per ogni rapporto attivo o estinto:

  • Tipo di rapporto finanziario (codice identificativo);
  • Codice fiscale dell’operatore finanziario;
  • Saldo al 31 dicembre 2023 e giacenza media relativa;
  • Data di apertura/chiusura, se il conto è stato attivato o chiuso nel corso del 2023;
  • La quota spettante in caso di conti cointestati.

In presenza di differenze tra il saldo e la giacenza media:

  • Se la somma dei saldi è superiore alla somma delle giacenze medie per tutti i rapporti, farà fede il saldo.
  • Se la differenza è negativa, fa fede la giacenza media, salvo compensazione con aumenti patrimoniali documentati.

Dichiarazione dell’assenza di rapporti finanziari

Se nel 2023 non è stato posseduto alcun rapporto finanziario, occorre barrare l’apposita casella nella DSU e non lasciare vuoti i campi richiesti (in presenza di rapporti, anche con saldo a zero, va compilato in ogni caso).

Riferimenti normativi e fonti ufficiali

Le regole per la determinazione della giacenza media ai fini ISEE sono stabilite da:

  • Legge n. 213/2023 (Legge di Bilancio 2024), art. 1 commi 183-185;
  • D.P.C.M. 13/14 gennaio 2025, art. 1, comma 1, lett. d), punto 5), e successive modifiche;
  • Circolare INPS 3 aprile 2025, n. 73;
  • Agenzia delle Entrate: provvedimento 28 maggio 2015 e 25 gennaio 2016 (tracciato unico di trasmissione dati giacenza media);
  • Schede informative e FAQ dei principali istituti bancari e postali italiani.

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