Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, per approvare la revoca dell’incarico e cambiare amministratore di condominio prima della scadenza del mandato (generalmente di un anno), l’assemblea condominiale deve raggiungere la maggioranza dei condomini che rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio e gli appartamenti abbiano un valore complessivo di almeno 500 millesimi.
Quale maggioranza serve per cambiare amministratore di condominio? La riforma del condominio ha reso molto più agevole la possibilità di cambiare amministratore di condominio nel caso in cui ne ricorrano le condizioni.
Stando, infatti, a quanto previsto dalle norme in vigore, un amministratore di condominio può essere cambiato se risulti inadempiente ai suoi obblighi e doveri o commetta gravi irregolarità nei confronti del condominio o dei condomini che, appunto, amministra. Vediamo come cambiare amministratore di condominio.
L’amministratore di condominio viene nominato dall'assemblea condominiale che ha sia il compito di nominarlo e sia di rinnovarne l’incarico o deciderne la revoca. L’incarico di un amministratore di condominio ha durata generalmente di un anno ma è possibile revocarne l’incarico anche prima di tale termine se ne ricorrono condizioni e casi.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, per approvare la revoca dell’incarico e cambiare amministratore di condominio prima della scadenza del mandato, l’assemblea condominiale deve raggiungere la maggioranza dei condomini che rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio e gli appartamenti abbiano un valore complessivo di almeno 500 millesimi.
I casi 2022 in cui è possibile convocare l’assemblea di condominio per decidere di cambiare l’amministratore di condominio sono quelli in cui lo stesso risulti inadempiente ad obblighi e doveri cui deve, per legge, assolvere o quelli in cui si renda colpevole di gravi irregolarità o mancanze, si pensi, per esempio, al caso di lavori urgenti in condominio da fare per evitare danni e rischi per l’incolumità di condomini o anche terze persone e che non vengono decisi e attuati dall’amministratore.
In questi casi, l'assemblea straordinaria può essere convocata anche dai condòmini. Secondo quanto stabilito dal Codice Civile, infatti, i condomini in numero minimo di due e rappresentanti di almeno un sesto dei millesimi, possono chiedere di convocare un'assemblea straordinaria all'amministratore, che ha poi 10 giorni di tempo per convocare l’assemblea.
Se l'amministratore non rispettare tale termine, i condomini hanno la possibilità, per legge, di convocare l'assemblea in piena autonomia. Anche per decidere di cambiare l’amministratore di condominio, la convocazione dell’assemblea condominiale deve riportare ordine del giorno, luogo data e orario in cui si svolgerà la riunione, nominativo e firma dei convocanti.
La lettera di convocazione dell’assemblea deve anche riportare entrambe le date stabilite di prima e seconda convocazione, con i relativi orari, e la data della seconda convocazione deve essere successiva a quella della prima non più di dieci giorni.
Maggioranza dei condomini per cambiare amministratore di condominio prima della scadenza del mandato: regole in vigore e chiarimenti