Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, chi usufruisce di agevolazioni come reddito di cittadinanza, Naspi per la disoccupazione e anche del nuovo assegno unico per i figli, che spetta sempre, sia a lavoratori di ogni genere che a disoccupati, non perde tali sostegni economici se trova un lavoro stagionale ma a condizioni specifiche da rispettare.
Quali agevolazioni e sostegni economici non si perdono con lavoro stagionale nel 2022? Il contratto stagionale di lavoro è una tipologia contrattuale che viene usata per lo svolgimento di specifiche attività cosiddette stagionali, vale a dire per determinati settori di impiego per cui sono richiesti lavoratori per impieghi di una durata massima precisa e prevede relativi stipendi in base al settore di impiego e riconoscimento dei diritti spettanti a tutti i lavoratori, tra ferie, permessi, malattia, Tfr, ecc.
Il primo sostegno economico che non si perde se si fa un lavoro stagionale è il reddito di cittadinanza. Secondo le leggi in vigore, se si percepisce il reddito di cittadinanza non si perde se si viene assunti con un contratto stagionale, se lo stipendio percepito dal lavoratore è tale da non superare le soglie di reddito ed Isee previste per la famiglia.
In questi casi, pur con lavoro stagionale si continua a percepire il reddito di cittadinanza come integrazione dello stipendio percepito fino alla soglia di reddito calcolata per ogni nucleo.
In alternativa, il reddito di cittadinanza può essere sospeso per la durata del contratto stagionale se è fino ad un massimo di 6 mesi per poi riprendere ad essere erogato, senza tagli né riduzioni, al termine del contratto.
Fare un lavoro stagionale non prevede la perdita neppure della indennità di disoccupazione Naspi. Se un lavoratore è in stato di disoccupazione e percepisce la Naspi può trovare un lavoro stagionale senza perdere dell’indennità di disoccupazione ma solo a determinate condizioni.
Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, se percepisci già la Naspi, si può svolgere un lavoro stagionale ma solo se si percepisce in tal caso un reddito complessivo di 5mila euro annui.
Le leggi attuali prevedono, infatti, la cumulabilità di Naspi per la disoccupazione e lavoro solo se si rispettano le seguenti condizioni:
D’altro canto, i lavoratori stagionali in caso di licenziamento possono richiedere la Naspi e il calcolo degli importi dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali si basa sulla media delle retribuzioni del quadriennio precedente e sul numero delle settimane di contribuzione versata durante i 4 anni, con coefficiente da applicare pari a 4,3.
Nel caso di lavoro stagionale, si può richiedere e avere l’assegno unico per i figli 2022 che non decade mai. Può cambiare l’importo, dovuto a oscillazioni di valore Isee del nucleo familiare e a modifiche dello stesso nucleo familiare.
Il nuovo assegno unico per i figli 2022 è una agevolazione che può, infatti, essere richiesta all’Inps sia da lavoratori dipendenti (pubblici e privati), sia da lavoratori autonomi, sia che siano iscritti alla gestione separata Inps, sia che siano iscritti a Casse private professionali, sia da lavoratori occasionali, stagionali e da disoccupati.