Quali aiuti economici ci sono dopo che la Naspi finisce per leggi aggiornate 2022-2023

Cosa si può chiedere quando la Naspi finisci tra sostegni e aiuti economici da reddito di cittadinanza ad assegno sociale

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quali aiuti economici ci sono dopo che l

Quali aiuti economici ci sono dopo che la Naspi finisce?

Quando la Naspi finisce si può ricorrere a diversi aiuti economici, duraturi nel tempo, seppur limitati, e si tratta del reddito di cittadinanza e dell’assegno sociale, che si possono avere, in entrambe i casi, solo se si soddisfano requisiti specifici. 

Quali aiuti economici ci sono dopo che la Naspi finisce secondo leggi aggiornate 2022-2023? L’indennità di disoccupazione Naspi ha una durata massima di due anni e si percepisce solo a condizione di soddisfare specifici requisiti con l’obiettivo di ricollocare la persona che resta senza occupazione. Spesso, però, ci si chiede cosa si può fare o avere quando finisce la Naspi, perché non sempre nel corso dei due anni di Naspi si riesce a trovare un nuovo lavoro. 

  • Reddito di cittadinanza dopo la Naspi chi e quando può averlo
  • Chi può accedere assegno sociale quando finisce Naspi nel 2022-2023


Reddito di cittadinanza dopo la Naspi chi e quando può averlo

Quando la Naspi finisce, il beneficiario ancora senza occupazione ha la possibilità di chiedere il reddito di cittadinanza e per farlo il richiedente deve avere l’Isee aggiornato. Le leggi in vigore stabiliscono che per avere il reddito di cittadinanza bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere un Isee entro i 9.360 euro;
  • avere un valore del patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro, oltra ad una eventuale casa di proprietà;
  • avere un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, aumentato di 2mila euro in base al numero dei componenti della famiglia fino a 10.000 euro, e di 7.500mila euro per i nuclei familiari con componenti con disabilità;    
  • non avere autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, o navi e imbarcazioni da diporto;
  • non essere sottoposti a misura cautelare personale, anche adottata a seguito di convalida dell’arresto o del fermo, o condannati in via definitiva, nei dieci anni precedenti la richiesta, per delitti.

Tra le altre condizioni per avere il reddito di cittadinanza anche l’obbligo di accettare un’offerta di lavoro se la retribuzione è superiore a 858 euro, cioè il 10% rispetto alla misura massima dei 780 previsti dal reddito di cittadinanza. Se chi prende il reddito di cittadinanza dovesse rifiutare tale offerta, scattano riduzioni dell’importo percepito, mentre si perde del tutto il beneficio nei seguenti casi:

  • termine dell’intero periodo in cui per legge si può usufruire del beneficio (18 mesi);
  • se si presenta una Dsu, Dichiarazione unica sostitutiva, ai fini del calcolo Isee, falsa;
  • quando viene meno uno dei requisiti economici in corso di godimento della prestazione;
  • nei casi di violazione degli obblighi di comunicazione in carico al richiedente;
  • nei casi di violazione degli obblighi legati alla sottoscrizione del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale.

Chi può accedere assegno sociale quando finisce Naspi nel 2022-2023

Altro beneficio che si può avere quando finisce la Naspi 2022 è l’assegno sociale, prestazione assistenziale erogata dall’Inps che spetta, però, a coloro che raggiungono i 67 anni e solo a condizione di soddisfare requisiti specifici che sono:

  • avere la cittadinanza italiana o la cittadinanza di un Paese europeo;
  • essere un cittadino di altro Paese ma con regolare permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
  • avere residenza stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio italiano;
  • avere un reddito non superiore a 5.989,59 euro annui (5.953,87 euro per il 2019), se il richiedente non è coniugato;
  • avere un reddito non superiore a 11.979,19 euro annui, se il richiedente è coniugato.

I redditi che concorrono alla formazione del reddito al fine dell’ottenimento dell’assegno sociale sono i seguenti:

  • redditi soggetti ad Irpef, al netto dell'imposizione fiscale e contributiva; 
  • redditi di terreni e fabbricati;
  • redditi esenti da imposta, come le rendite Inail e le pensioni erogate agli invalidi civili;
  • redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta;
  • redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari;
  • assegni per alimenti;
  • pensioni di guerra e pensioni dirette erogate da Stati esteri;
  • pensioni erogate agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi.

L’assegno sociale è cumulabile con il reddito di cittadinanza.