Sono diverse le carte prepagate che conviene usare per le vacanze all’estero nel 2022, che possono cambiare in base alle diverse necessità, e sono soprattutto Carta prepagata Widiba, Carta pregata Hype, Carta prepagata Banca Ing, Carta prepagata Vivid Money e PostePay di Poste Italiane.
Quali carte prepagate conviene usare per le vacanze all'estero in base alle proprie necessità nel 2022? Si parte per le vacanze estive e una delle prime cose a cui si pensa è come organizzarsi con i soldi, se valgono nel Paese in cui ci rechiamo i nostri soldi contanti ed è meglio partire con un po' di soldi già prelevati, se si possono effettuare pagamenti con carte bancomat e di credito ma soprattutto se convengono per eventuali commissioni su prelievi esteri, se è comodo e sicuro usare la carta bancomat collegata al proprio conto corrente all’estero o se è meglio dotarsi di carta prepagata che limita i danni in caso di problemi, come furto o smarrimento della carta. Vediamo quali sono le migliori carte prepagate da usare all’estero.
La Carta prepagata Widiba è una tipologia di carta prepagata che si può ricaricare in qualsiasi momento, senza alcun costo e dal canone annuo gratis, prevede Servizio alert tramite sms, Push, Email e per prelievi all'estero prevede il 4% dell’importo con un minimo di 2,50 euro per prelievo contante in area Euro ed extra Euro.
Tra le migliori carte prepagate che si possono attivare per andare in vacanza c’è la carta Hype, senza costi di attivazione, con limiti di prelievo di 500 euro al giorno e con commissioni di prelievo pari a zero in Italia e all'estero. La carta prepagata Hype prevede, inoltre, Cashback personalizzati, promozioni e premi per i nuovi iscritti (buoni amazon, premi in contanti).
La carta prepagata Hype è dotata di codice Iban, lavora sul circuito Mastercard ed è l’ideale per chi viaggia perché offre la possibilità di prelevare effettuare prelievi gratis e inoltre il cliente può scegliere uno tra i diversi piani tariffari a disposizione: Hype Start, Hype Next e Hype Premium.
Precisiamo che sulla carta prepagata Hype si possono inviare bonifici SEPA e non solo, per cui se si è all’estero la ricarica può essere fatta in Italia tramite bonifico da una terza persona, per esempio un genitore, un amico o un parente, e tra carte Hype i trasferimenti di denaro poi sono istantanei.
Carta prepagata di Banca ING, che prevede zero costi di attivazione, funziona su circuito Mastercard, deve essere abbinata ad un conto corrente, prevede limiti di prelievo di 500 euro al giorno e 4.500 euro al mese, canone annuo gratis ma commissioni di prelievi di 2 euro
Altra carta prepagata decisamente conveniente all’estero è Vivid Money, che prevede bonifici SEPA gratuiti, gestione delle spese dall’app, possibilità di acquistare valuta estera in anticipo e risparmiare sui tassi di cambio ma permette di effettuare prelievi gratuiti solo a fino a 200 euro al mese per il conto standard ed è, inoltre, una carta prepagata virtuale, ideale per chi viaggia in Europa e in tutto il mondo.
Questa carta prepagata si appoggia al circuito Visa e permette di effettuare prelievi fino a mille euro negli Atm e bancomat esteri senza alcuna commissione ed in caso di eccedenza le spese rimangono minime rispetto alla maggior parte delle carte di credito.
Anche chi ha la carta ricaribaile PostePay di Poste Italiane si può usare all’estero, appartiene al circuito Visa Electron ed è ormai accettata in quasi tutte le parti del mondo, per cui può essere utilizzata anche all'estero presso i punti convenzionati con Visa Electron e per effettuare prelievi agli sportelli ATM del circuito Visa e Visa Electron.
Il pagamento all'estero con Postepay funziona e si esegue nella stessa maniera dei pagamenti degli acquisti fatti in Italia. Chiaramente l'esercente deve disporre dello stesso circuito di pagamento della Postepay che si vuole utilizzare, Visa o Mastercard.
Per quanto riguarda i costi per uso e prelievi da PostePay all'estero, è prevista una commissione di 1,75 euro a operazione all'interno della zona euro e una commissione di 5 euro più l'1,1% dell'importo prelevato all’estero fuori della zona euro.