Se si vive da separati in casa, non essendo tale separazione riconosciuta da un punto di vista giuridico, non sussistono effetti e conseguenze sia legali che fiscali di una separazione legale e ciò significa che i coniugi continuano ad avere e dover rispettare diritti e doveri derivanti dal matrimonio, dall’obbligo di fedeltà da parte di entrambe, alla collaborazione e contribuzione ai bisogni della famiglia e dei figli.
Quali sono le conseguenze fiscali, legali e sociali se si vive separati in casa? Vivere da separati in casa è una scelta per cui optano non poche coppie il cui matrimonio giunge al capolinea. Sono, infatti, sempre più i matrimoni che non durano e gli ultimi dati sulle separazioni in Italia ne sono dimostrazione.
Tuttavia, ci sono coppie che pur decidendo di lasciarsi continuano a vivere sotto lo stesso tetto per una serie di motivi che possono essere diversi anche da coppia a coppia.
Spesso, infatti, si decide di continuare a vivere nella stessa casa e da separati in casa per problemi economici, o per il bene dei figli, o per questioni pratiche, dai costi di una separazione in Tribunale, a organizzazione e costi di due abitazioni distinte, agli effetti pratici, giuridici e legali che avrebbe una sentenza di divorzio vero e proprio rispetto ad una separazione. Vediamo allora quali sono le conseguenze fiscali, legali e sociali se si vive separati in casa.
Secondo quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, sono quasi nulle le conseguenze fiscali e legali se si vive separati in casa. Il Codice Civile non disciplina, infatti, la separazione in casa e il motivo di tale mancanza è che generalmente quando una coppia decide di separarsi legalmente, la cessazione della convivenza è il primo e più importante effetto della separazione.
Se, dunque, i coniugi decidono di separarsi ma continuare a vivere nella stessa casa, spetta a loro organizzare gli aspetti fiscali e legali della loro stessa separazione, dalla divisione dei costi per la manutenzione dell’immobile, alle modalità di mantenimento dei figli, alla gestione dei figli, al pagamento di imposte sulla stessa casa, dall’imposta sui rifiuti, all’eventuale pagamento dell’Imu, alle utenze.
Se si vive da separati in casa, non essendo tale separazione riconosciuta da un punto di vista giuridico, non sussistono effetti e conseguenze sia legali che fiscali di una separazione legale e ciò significa che i coniugi continuano ad avere e dover rispettare diritti e doveri derivanti dal matrimonio, dall’obbligo di fedeltà da parte di entrambe, alla collaborazione e contribuzione ai bisogni della famiglia e dei figli.
Nessuna conseguenza vige, poi, per due coniugi che decidono di vivere separati in casa per il diritto alla pensione di reversibilità che, secondo le leggi in vigore, nel caso di separazione e decesso di uno dei due coniugi, resta per il coniuge superstite pur se separato, diritto che decade con il divorzio vero e proprio. Stesso discorso vale per la successione dell’eredità di uno dei due coniugi che decede.
Gli effetti della decisione di due coniugi di vivere separati in casa sono soprattutto da un punto di vista sociale: se, infatti, la coppia vive da separata in casa, viene meno il senso della convivenza intesa come condivisione di natura affettiva.
Cessa, dunque, il legame sentimentale e d’amore che lega la coppia e cessano a che le loro abitudini sociali: se la coppia frequentava in maniera regolare amici in comune e insieme, con la separazione le abitudini sociali certamente cambiano e la convivenza dei due coniugi sotto lo stesso tetto potrebbe comunque creare problemi da questo punto di vista.