Secondo le leggi aggiornate 2023, tra i poteri che un amministratore di condominio ha non c’è anche quello di costringere proprietari di casa o appartamento in condominio a fare determinati lavori. Sono solitamente i singoli condomini che decidono quando vogliono o in caso di necessità di fare lavori in casa, ma nei casi in cui da un singolo appartamento può derivare un rischio, un pericolo o un problema per l’edificio condominiale o per terzi, allora l’amministratore può costringere il proprietario di casa a intervenire se non ne avesse mostrato intenzione autonoma.
Quali interventi in singola casa e appartamento in condominio l'amministratore può costringere a fare nel 2023? L’amministratore di condominio riveste un ruolo particolarmente importante nella gestione di un condominio. Si occupa di mediare tra i condomini, di garantire la loro sicurezza, valutare quali sono i lavori urgenti da fare e intervenire per evitare che determinate situazioni o condizioni si aggravino.
Anche il singolo condomino può intervenire, senza interpellare l’assemblea di condominio, quando si pone la necessità di fare lavori urgenti in condominio che possono mettere a rischio parti comuni dell’edificio condominiale nonché l’incolumità dei condomini, e deve, in tal caso, comunicare l’urgenza di lavori o la decisione presa per farli subito all’amministratore di condominio. Vediamo di seguito quali sono i casi in cui invece l’amministratore può costringere un condomino a fare interventi in una singola casa.
L’amministratore di condominio, che viene nominato dall’assemblea di condominio ed è obbligatorio solo nei condomini con più di 8 unità, si occupa di gestire e organizzare il condominio. Diversi sono gli obblighi e le responsabilità che, per legge, un amministratore di condominio deve rispettare, come:
A questi si aggiungono anche nuovi poteri dell’amministratore per quanto riguarda decisione di accensione e spegnimento dei termosifoni centralizzati: in tal caso, infatti, l’amministratore di condominio ha il potere decisionale di modificare orari e tempi di accensione dei riscaldamenti centralizzati in condominio, sempre alla luce di quanto stabilito dalle leggi nazionali in merito.
Secondo le leggi aggiornate 2023, tra i poteri che un amministratore di condominio ha non c’è generalmente anche quello di costringere proprietari di casa o appartamento in condominio a fare determinati lavori. Sono solitamente i singoli condomini che decidono quando vogliono o in caso di necessità di fare lavori in casa o anche procedere con ristrutturazioni totali, ma nei casi in cui da un singolo appartamento può derivare un rischio, un pericolo o un problema per l’edificio condominiale o per terzi, allora l’amministratore può costringere il proprietario di casa a intervenire se non ne avesse mostrato intenzione.
Entrando più nel dettaglio, l’amministratore di condominio può costringere il proprietario di una casa o un appartamento a fare lavori deliberati dall’assemblea di condominio, approvati quindi a maggioranza e che è obbligatorio attuare, se il condomino si rifiuta di farlo.
Ciò significa che se è vero che l'assemblea di condominio non può prendere decisioni che riguardino la proprietà privata dei singoli condomini, per esempio non può costringere il proprietario a cambiare la sua caldaia o a fare determinati lavori nel suo appartamento, è anche vero che se uno o più condòmini non vogliono eseguire i lavori decisi dall’assemblea di condominio, possono essere costretti dall’amministratore di condominio ad effettuarli.
L’amministratore di condominio può costringere un condominio a fare lavori in casa in condominio per esempio nel caso in cui dal terrazzo di sua proprietà esclusiva provengono infiltrazioni che danneggiano le scale. Anche se il lastrico è di proprietà privata di un singolo condomino, l’assemblea può decidere che lo stesso condomino effettui lavori di riparazione, ricostruzione e sostituzione degli elementi strutturali che determinano la funzione di copertura del bene, considerando che un terrazzo condominiale, seppur di proprietà esclusiva di un solo condominio, rappresenta comunque l’unica copertura dell’intero edificio condominiale.