Le sanzioni per chi male del proprio Comune e del Sindaco su Facebook, per cui viene accusato di diffamazione, sono amministrative, con il pagamento di una multa non inferiore a 516 euro, e penali, prevedendo la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
Quali sono i rischi a parlare male del proprio Comune e del sindaco su Facebook? Parlare male del proprio Comune o del proprio Sindaco su Facebook o qualsiasi altro social network rappresenta una diffamazione che comporta diversi rischi per chi se ne rende colpevole. Vediamo cosa accade a parlar male di Comune e sindaco su Facebook.
Chi posta su Facebook commenti negativi e attacchi nei confronti del proprio Comune, del sindaco e dell’operato dell’intera amministrazione, offendendo pubblicamente terze persone, rischia di essere accusato di diffamazione e calunnia, reati che comportano diverse sanzioni, civili e penali.
Il reato di diffamazione sussiste semplicemente se il post pubblicato su Facebook o qualsiasi altro social network offende Comune e Sindaco lede l’altrui reputazione pur se non è esplicitamente indicato il destinatario ma si intuisce dal contenuto della pubblicazione e pur se scritto senza la premeditata intenzione di offendere qualcuno.
Una volta pubblicato il post considerato diffamatorio è possibile intimare a chi ha pubblica il post online l’immediata rimozione dello stesso in modo da eliminare i contenuti diffamatori e di calunnia. Se chi ha pubblicato il post no provvede alla cancellazione rischia di essere denunciato per diffamazione.
La denuncia per diffamazione implica sanzioni che sono sia amministrative, prevedendo il pagamento di una multa non inferiore a 516 euro, sia penali, prevedendo la reclusione da sei mesi a tre anni. Se condannato, inoltre, chi parla male su Facebook del proprio Comune e del Sindaco deve sostenere le spese legali proprie e della parte civile nonché il pagamento del risarcimento dei danni provocati alla parte lesa.