Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Quali sono i 3 tipi di contratto di apprendistato previsti per normativa nel 2025?

Tre tipologie di apprendistato differenti in base a percorso professionale e obiettivo: quali sono i diversi tipi di contratto di apprendistato e a chi si rivolgono

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quali sono i 3 tipi di contratto di appr

Il contratto di apprendistato è una tipologia contrattuale strategica finalizzata alla formazione professionale e all'inserimento lavorativo, specificatamente concepita per offrire percorsi formativi strutturati che consentono di acquisire qualifiche professionali. 

La peculiarità del contratto di apprendistato risiede nella sua natura di contratto a tempo indeterminato con finalità formativa, progettato per consentire ai giovani di apprendere un mestiere o una professione mentre percepiscono uno stipendio. Questo tipo di accordo lavorativo prevede che l'azienda investa nella formazione del dipendente, preparandolo ad acquisire competenze tecniche specifiche e trasversali necessarie per inserirsi efficacemente nel mondo del lavoro.

Le tre tipologie di contratto di apprendistato nel 2025

La normativa italiana, in linea con quanto stabilito dal Decreto Legislativo 81/2015, prevede tre diverse tipologie di contratto di apprendistato, ciascuna con caratteristiche e finalità specifiche adattate alle diverse esigenze formative e professionali:

1. Apprendistato per qualifica e diploma professionale

Questa prima tipologia è rivolta ai giovani tra i 15 e i 25 anni che intendono conseguire una qualifica professionale o un diploma mentre acquisiscono esperienza lavorativa. È particolarmente indicata per coloro che devono ancora completare il proprio percorso di istruzione e formazione obbligatoria.

Le caratteristiche principali di questa tipologia sono:

  • Durata massima di tre anni, estendibile a quattro anni nel caso di diploma professionale quadriennale
  • Durante questo periodo, l'apprendista può combinare l'attività lavorativa con la formazione definita dal Ministero del Lavoro, dal Ministero dell'Istruzione e dalle Regioni
  • Retribuzione annua di 2.000 euro per i minorenni e 3.000 euro per i maggiorenni

Questo tipo di apprendistato è particolarmente vantaggioso per i giovani che desiderano acquisire competenze pratiche e una qualifica professionale riconosciuta, evitando l'abbandono scolastico e facilitando la transizione dal mondo dell'istruzione a quello del lavoro.

2. Apprendistato professionalizzante

L'apprendistato professionalizzante, anche noto come contratto di mestiere, è la forma più diffusa e rappresenta un'opportunità per i giovani dai 18 ai 29 anni di acquisire una qualifica professionale attraverso un percorso di formazione pratica e teorica.

Gli elementi distintivi di questa tipologia includono:

  • Possibilità di essere attivato in tutti i settori, sia pubblici che privati
  • Durata massima di tre anni, che può essere estesa fino a cinque anni per le professioni artigiane
  • Formazione sia interna all'azienda che esterna, con corsi specifici organizzati dalle Regioni (fino a 120 ore complessive)
  • Retribuzione progressiva che parte dal 60% della retribuzione standard per il livello d'inquadramento, aumentando gradualmente fino a raggiungere il 100% al termine del periodo formativo

Questa tipologia di apprendistato è particolarmente apprezzata dalle aziende perché consente di formare personale specializzato secondo le proprie esigenze produttive e organizzative, beneficiando al contempo di agevolazioni contributive significative.

3. Apprendistato di alta formazione e ricerca

La terza tipologia è rivolta ai giovani tra i 18 e i 29 anni in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore o di un diploma professionale. Questo tipo di contratto permette di conseguire titoli di studio di livello superiore come lauree, master o dottorati di ricerca, combinando l'attività accademica con l'esperienza lavorativa.

Le principali caratteristiche sono:

  • Durata variabile in base al titolo di studio da conseguire, regolamentata da accordi tra Regioni, associazioni datoriali, università e istituti professionali
  • Possibilità di svolgere il praticantato per l'accesso agli ordini professionali
  • Retribuzione determinata dal CCNL di riferimento e dal livello di inquadramento
  • Formazione esterna all'azienda svolta presso l'istituzione formativa, generalmente non superiore al 60% dell'orario ordinamentale

Questa tipologia rappresenta un'eccellente opportunità per i giovani laureati o diplomati che desiderano proseguire gli studi universitari o post-universitari senza rinunciare all'esperienza professionale, facilitando così il loro ingresso nel mondo del lavoro con competenze altamente specializzate.

Categorie speciali, l'apprendistato per lavoratori oltre i 29 anni

Oltre alle tre tipologie standard, il contratto di apprendistato può essere stipulato anche per persone over 29 che appartengono a specifiche categorie, come:

  • Lavoratori in mobilità
  • Percettori di Naspi (indennità di disoccupazione)
  • Lavoratori che hanno sottoscritto il patto di servizio personalizzato (PSP)
  • Beneficiari dell'indennità speciale di disoccupazione edile
  • Persone che hanno presentato domanda di Naspi all'avvio del contratto di apprendistato professionalizzante
  • Ex collaboratori coordinati e continuativi che percepiscono la Dis-Coll

Questa estensione, introdotta con il Jobs Act e confermata per il 2025, rappresenta un'importante opportunità per il reinserimento nel mercato del lavoro di persone disoccupate o in cerca di nuova occupazione, offrendo loro un percorso di riqualificazione professionale.