Se c'è qualcosa che non manca ai clienti di Poste italiane è la possibilità di investire i propri risparmi. Rispetto alla missione originaria, Poste si è infatti evoluta e aperta a nuove aree di business, tra cui quella della raccolta del risparmio. Si tratta di una possibilità che proprio in questo periodo è di maggiore interesse.
Il conto alla rovescia per l'emissione dei nuovi Btp di marzo 2023 è infatti cominciato. Diventa perciò utile capire se vale la pena investire in questa novità oppure scegliere una delle soluzioni proposte da Poste italiane. Il tutto senza dimenticare che resta sempre in piedi l'opzione dei più tradizionali Btp. In tutti i casi stiamo parlando di prodotti relativamente sicuri ovvero con un rischio limitato e un rendimento ridotto rispetto ad altri strumenti più spericolati:
La triplice possibilità dei libretti postali di risparmio
Buoni fruttiferi postali: tante soluzioni di investimento
Obbligazioni postali, due tipologie tra cui scegliere
Il libretto di risparmio ordinario rappresenta una formula di risparmio diffusa, sebbene non sia più tanto vantaggiosa come un tempo. I rendimenti si sono ridotti allo 0,001%. L'imposta di bollo sul risparmiatore per le somme in giacenza superiori a 5.000 euro ammonta a 34,20 euro. I rendimenti sono quindi soggetti a una trattenuta fiscale pari al 26%.
Questa tipologia di libretto non consente di usufruire dei servizi automatici degli sportelli né di gestirlo online. Le operazioni sono possibili solo allo sportello. Pensiamo ad esempio all'impiego della carta libretto postale per effettuare depositi e prelievi agli uffici postali o prelevare contanti tramite gli sportelli automatici postamat.
Il libretto di risparmio postale smart, rispetto alla versione ordinaria, permette la gestione online del libretto tramite specifiche applicazioni. Anche in questa versione è prevista la versione dematerializzata. Non sono previsti costi di gestione e tutte le operazioni sono gratuite. Viene fornita gratuitamente la carta per effettuare le operazioni di versamento e prelievo attraverso il circuito ufficiale postamat. Questa tipologia di libretto non gode della tassazione agevolata come invece accade per i buoni fruttiferi postali.
Il libretto al portatore è intestabile solo a chi ne fa richiesta e prevede un limite di giacenza pari a 1.000 euro. Permette di effettuare versamenti e prelievi presentando un valido documento di identità. L'interesse è molto basso, pari al 0,001%.
I Buoni fruttiferi postali sono un'opzione di investimento apprezzata dai risparmiatori per la sicurezza offerta. Sottoscrivendoli, il cliente ha la possibilità di richiedere l'intero importo del capitale e gli interessi maturati, al netto di eventuali oneri fiscali. Sono disponibili in diverse varianti che si differenziano sia per il tasso di rendimento che per la durata. Qualunque sia la scelta, godono di una tassazione agevolata pari al 12,50%, sono esenti dall'imposta di successione e non prevedono alcuna spesa o commissione di sottoscrizione, rimborso o gestione, al netto degli oneri fiscali:
Bfp 4x4 ha un rendimento lordo annuo del 3% alla scadenza e una durata di 16 anni. Previsti interessi fissi crescenti ogni 4 anni, con un tasso di interesse effettivo iniziale dello 0,20%, che aumenta al 0,30% alla fine del secondo quadriennio, al 0,40% nel terzo quadriennio e infine al 0,75% alla scadenza;
Bfp 3x4 offre un rendimento lordo annuo del 2,50% alla scadenza, con una durata di 12 anni. Questo prodotto permette di ottenere interessi fissi crescenti e la possibilità di richiedere il rimborso in qualsiasi momento, ricevendo il pagamento del rendimento maturato ogni 3 anni;
Bfp Ordinario è il prodotto più diffuso e prevede una durata ventennale con un rendimento fisso crescente che aumenta ogni anno, a partire da un tasso di interesse del 0,05% nel primo anno e raggiungendo il 0,30% alla scadenza.
Le obbligazioni postali sono titoli di credito che rappresentano un prestito fornito dal risparmiatore a un emittente per un periodo prefissato, al termine del quale l'emittente deve rimborsare la somma prestata, oltre a un rendimento prefissato, che può essere fisso o variabile a seconda di quanto stabilito. Esistono due tipi di obbligazioni postali. Ci sono infatti le obbligazioni plain vanilla che sono titoli emessi da gruppi bancari nazionali e internazionali.
L'interesse può essere fisso o variabile, e può essere pagato in un'unica soluzione alla scadenza dell'obbligazione o in modo periodico. E ci sono le obbligazioni strutturate, caratterizzate da un tasso di interesse fisso ma possono prevedere, in modo periodico o in un'unica soluzione, un interesse aggiuntivo indicizzato a un indice di mercato.