Il primo tipo di controllo fatto dallo Sdi sulla fattura elettronica è la verifica della presenza delle informazioni minime obbligatorie previste per legge.
Prende sempre più piede la fattura elettronica con la riduzione del numero di contribuenti esonerati dall'utilizzo di questo strumento. Dal punto di vista procedurale, le fatture elettroniche sono attraverso lo Sdi ovvero il Sistema di interscambio. In caso contrario sono considerate non emesse. Ancora più precisamente, la fattura elettronica si considera emessa all'atto della sua consegna, spedizione, trasmissione o messa a disposizione.
La data della fattura coincide esattamente con quella di emissione. Dopo la trasmissione allo Sdi partono i controlli che, solo se superati, prevedono l'invio del file all'indirizzo telematico presente nella fattura.
I tempi di controllo da parte del Sistema di interscambio e della successiva consegna della fattura vanno da pochi minuti fino a un massimo di 5 giorni nel caso in cui il numero di fatture sia così elevato da provocare rallentamenti. Approfondiamo quindi:
Fattura elettronica, quali sono i controlli dello Sdi
Obbligo ed esonero di emissione della fattura elettronica
Il primo tipo di controllo fatto dallo Sdi sulla fattura elettronica è la verifica della presenza delle informazioni minime obbligatorie previste per legge. Una dopo l'altra sono gli estremi identificativi del fornitore e del cliente, il numero e la data della fattura, la descrizione della natura, quantità e qualità del bene ceduto o del servizio prestato, l'imponibile, l'aliquota e l'Iva.
In seconda battuta verifica che i valori della partita Iva del fornitore oppure del codice fiscale del cliente siano esistenti, ovvero presenti in Anagrafe Tributaria. Il terzo controllo è la verifica che sia inserito in fattura l'indirizzo telematico dove recapitare il file ovvero che sia almeno compilato il campo Codice Destinatario. Quindi controlla che ci sia coerenza tra i valori dell'imponibile, dell'aliquota e dell'Iva.
L'esito dell'emissione della fattura, comunicato dallo Sdi con messaggio di notifica all'emittente la fattura può essere di tre tipi. C'è lo scarto in cui la fattura va riemessa con stessa data e numero. C'è la consegna che attesa che la fattura è corretta e recapitata. E c'è la fattura corretta ma non recapitata. In questo caso l'emittente ha l'obbligo di informare il cliente che la fattura gli è stata recapitata nell'archivio presente nel sito fatture e corrispettivi.
Esiste l'obbligo di emissione della fattura elettronica se la controparte è un soggetto residente in Italia oppure è un soggetto non residente ma stabilito in Italia. Nel caso in cui la controparte sia residente all'estero ma identificata in Italia non c'è obbligo di emettere la fattura in formato elettronico. Può comunque essere emessa fattura elettronica.
Sono esonerati dall'emissione della fattura elettronica i contribuenti forfettari e quelli che rientrano nel regime di vantaggio. Stessa cosa per i produttori agricoli in regime speciale che nell'anno precedente hanno prodotto un volume d'affari inferiore a 7.000 euro.
Poi le associazioni sportive dilettantistiche che nel periodo di imposta precedente hanno conseguito proventi da attività commerciali non superiori a 65.000 euro. Se questo limite viene superato, la fattura elettronica viene emessa dai clienti se sono soggetti passivi d'imposta. Viene inoltre previsto che gli obblighi di fatturazione e registrazione relativi ai contratti di sponsorizzazione e pubblicità sono adempiuti per loro conto ed indipendentemente dal volume d'affari conseguito dai clienti.
Dal punto di vista tecnico, quando lo Sdi consegna la fattura, si considera ricevuta e la data a partire dalla quale può essere detratta l'Iva coincide con quella della consegna del documento. Se la fattura supera i controlli ma il Sistema di interscambio non riesce a consegnarla per problemi del canale telematico, la data dalla quale può essere detratta l'Iva coincide con quella di presa visione da parte del cliente della fattura nell'area riservata "Consultazione - Dati rilevanti ai fini Iva" del portale Fatture e Corrispettivi.