Quali sono i diritti degli studenti per interrogazioni, compiti in classe e voti secondo leggi 2022

Anche lo studente conserva il diritto di contestare le valutazione dei professori. Ma non lo può fare sempre e in ogni caso. Ecco quando e come è ammesso.

Autore: Chiara Compagnucci
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Quali sono i diritti degli studenti per

Interrogazioni, compiti in classe e voti, quali sono i diritti degli studenti?

Lo studente conserva il diritto di contestare il voto assegnato se è il risultato di un numero esiguo di interrogazioni rispetto ai compagni di classe. Oppure se si riferisce a un periodo in cui la sua preparazione non è stato di fatto oggetto di alcuna valutazione. Ma non solo.

Spetta al docente la valutazione della preparazione dello studente, sia essa riferita a una interrogazione orale oppure a un compito scritto. E la valutazione si traduce in un voto numerico.

Anche se in alcune materie, soprattutto quelle scientifiche, la decisione segue uno schema piuttosto codificato ovvero parametri più oggettivi, su altre materie il tasso di discrezionalità è maggiore. Ecco quindi che diventa interessate capire:

  • Interrogazioni, compiti in classe e voti, quali sono i diritti degli studenti

  • Leggi 2022 sui diritti degli studenti nei rapporti con il personale docente

Interrogazioni, compiti in classe e voti, quali sono i diritti degli studenti

Ricordando come sia sempre possibile che il voto assegnato dal docente a una interrogazione o a un compito in classe può sempre essere il frutto di un errore materiale, lo studente conserva comunque alcuni diritti.

Come quello di contestare, nel limite della correttezza e dell'educazione, il voto assegnato se è il risultato di un numero esiguo di interrogazioni rispetto ai compagni di classe. Oppure se si riferisce a un periodo in cui la sua preparazione non è stato di fatto oggetto di alcuna valutazione.

Lo studente potrebbe contestare anche un voto se è il risultato di una penalizzazione per un'assenza giustificata a una interrogazione o a un compito in classe, magari se non erano stati previsti nel programma.

Nel caso in cui voglia presentare formale contestazione, il suggerimento è di farlo con un colloquio con il professore. Il passaggio successivo è rivolgersi al dirigente scolastico. Solo in terza battuta può uscire fuori dal contesto scolastico e adire al Tribunale amministrativo regionale di competenza per territorio.

Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione nonché del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.

Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva sul processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.

Leggi 2022 sui diritti degli studenti nei rapporti con il personale docente

Sono proprio le norme vigenti a fissare confini ben precisi in relazione ai diritti degli studenti nei rapporti con il personale docente.

La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva.

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione.

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa. Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Questi criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa.