Il fondo pensione complementare per il lavoratori del commercio si chiama Fon.Te.
Anche i lavoratori del comparto commercio ovvero quelli del terziario, che comprende anche i settori servizi e turismo, hanno la possibilità di accedere a un fondo pensione dedicati.
Si tratta di uno strumento con cui creare una forma di previdenza complementare che si rivelerà utile al momento del ritiro a vita privata. Considerando l'elevato numero di dipendenti in questo settore, si intuisce il patrimonio gestito. Vediamo quindi
Il fondo pensione complementare per il lavoratori del commercio si chiama Fon.Te. Di natura negoziale, sia il lavoratore dipendente e sia il datore di lavoro possono effettuare versamenti aggiuntivi, siano essi periodici o una tantum.
L'adesione del dipendente comporta un trattamento fiscale di favore sulle prestazioni percepite, la deducibilità dal reddito fino al valore di 5.164,57 euro dei contributi versati, l'obbligo per il datore di lavoro di versare il contributo previsto dal contratto, la tassazione con aliquota del 20% dei rendimenti ottenuti dalla gestione del capitale accumulato.
La data spartiacque è il 29 aprile 1993. I lavoratori di prima occupazione anteriore a questa data possono infatti versare tutto il Trattamento di fine rapporto maturando.
Al contrario, i dipendenti di prima occupazione successiva a questa data e dunque privi di posizione previdenziale pubblica, devono versare il 100% del Tfr. Le norme sul questo fondo pensione prevedono l'impossibilità per i lavoratori in somministrazione di scegliere in percentuale di destinazione del Tfr in caso di prima occupazione precedente al 29 aprile 1993.
I lavoratori del settore possono quindi scegliere per l'adesione solo con il versamento di tutto il Trattamento di fine rapporto maturando. Solo in caso di accordo tra dipendente e datore è possibile conferire il Tfr pregresso.
Le modalità di adesione al fondo pensione complementare Fon.Te sono 3. La prima è quella esplicita. Se il lavoratore decide di aderire con il versamento del Trattamento di fine rapporto maturando e la contribuzione è chiamato a compilare il modulo di adesione e decidere l'ammontare dell'aliquota contributiva a proprio carico che non può essere inferiore alla misura minima prevista dagli accordi collettivi.
Quindi scegliere il comparto di investimento e consegnare al datore di lavoro per gli adempimenti di competenza. Regolamento alla mano, il lavoratore ha diritto al contributo del datore di lavoro stabilito dal contratto collettivo nazionale di categoria. La seconda forma di adesione è sempre esplicita, ma con una importante differenza.
Se il lavoratore decide di aderire a Fon.Te. mediante il versamento del solo Tfr deve compilare il modulo di adesione, compilare la sezione B, consegnare al datore di lavoro per gli adempimenti di competenza e far pervenire al Fondo il modulo debitamente compilato. In questa situazione il lavoratore non ha diritto al contributo del datore di lavoro stabilito dagli accordi collettivi.
In ogni caso può in ogni momento attivare la contribuzione a proprio carico e vedersi così riconosciuta quella del datore. Infine c'è l'adesione tacita. Il lavoratore non effettua alcuna scelta e per effetto del silenzio assenso il Trattamento di fine rapporto viene dirottato in questo fondo pensione. Di conseguenza non deve compilare alcun modulo di adesione e non ha dritto al contributo del datore di lavoro stabilito dagli accordi collettivo.
Il lavoratore riceve via posta conferma dell'adesione, insieme al modulo per attivare la contribuzione e per cambiare il comparto di investimento. Da segnalare che prima dell'adesione, al lavoratore deve essere consegnata una sezione della Nota informativa denominata Informazioni chiave per l'aderente, il documento "La mia pensione complementare" e la scheda costi della eventuale forma pensionistica complementare di provenienza.