Quali sono i lavori che si possono fare in casa detraibili senza ristrutturazione

Quali lavori rientrano nella lista aggiornata degli interventi che si possono portare in detrazione pur senza ristrutturazione: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quali sono i lavori che si possono fare

Quali sono i lavori che si possono fare in casa detraibili senza ristrutturazione?

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, rientrano nella lista aggiornata dei lavori in casa che possono essere detraibili senza ristrutturazione interventi come lavori semplici che modificano solo parzialmente la struttura interna di un appartamento come spostamento di un tramezzo o della cucina anche in assenza di spostamenti di pareti, o di rifacimento di un bagno o sostituzione di sanitari, o lavori per l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.
 

Quali sono i lavori che si possono fare in casa detraibili senza ristrutturazione? Quando si decide di effettuare lavori di ristrutturazione di casa, a seconda della tipologia di lavoro da fare, se di manutenzione ordinaria o straordinaria, è possibile usufruire di detrazioni fiscali che riguardano, per esempio, interventi di ristrutturazione e risanamento conservativo, anche su singole parti, appartamenti o case in condominio, e che possono essere di diverse percentuali, a partire dalla percentuale del 36% del cosiddetto bonus verde per arrivare al 110% nel caso di super bonus per il rifacimento del cappotto esterno. 

Ci sono, però, per legge anche interventi che si possono portare in detrazione anche se non sono legati a lavori di ristrutturazione. Vediamo quali sono.

  • Lavori che si possono fare in casa detraibili senza ristrutturazione quali sono
  • Bonus ristrutturazioni edilizie cosa prevede

Lavori che si possono fare in casa detraibili senza ristrutturazione quali sono

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, rientrano nella lista aggiornata dei lavori in casa che possono essere detraibili senza ristrutturazione le seguenti tipologie:

  • lavori semplici che modificano solo parzialmente la struttura interna di un appartamento come spostamento di un tramezzo o della cucina anche in assenza di spostamenti di pareti;
  • rifacimento di un bagno o sostituzione di sanitari;
  • lavori per l’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
  • lavori tinteggiatura e rifacimento dell'intonaco; 
  • manutenzione obbligatoria di caldaie e impianti di riscaldamento;
  • lavori per la realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • interventi per prevenzione degli infortuni domestici e gli interventi di messa a norma degli edifici e degli impianti tecnologici. 

Anche il bonus mobili si può fruire senza effettuare lavori di ristrutturazione: secondo le leggi in vigore, infatti, se la ristrutturazione non è più in corso in quanto è iniziata e terminata nel 2021, si può usufruire del bonus mobili anche se si comprano nel 2022.

Altre spese detraibili senza dover necessariamente effettuare lavori di ristrutturazioni edilizie sono quelle rientranti nel bonus verde che prevede una detrazione fiscale del 36% per lavori di sistemazione del giardino di casa per spese fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro per ogni unità immobiliare, il che significa usufruire di una detrazione totale di 1.800, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

Le spese di lavori di sistemazione e cura di giardini e balconi di casa propria per cui può spettare la detrazione del bonus verde sono, per esempio:

  • allestimento a verde permanente di balconi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
  • lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico;
  • miglioramento di impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
  • sistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere (balconi e giardini) anche con impianti di irrigazione;
  • lavori di giardinaggio necessari e conseguenti;
  • fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere e riqualificazione di tappeti erbosi, ad esclusione di quelli ad uso sportivo con scopo di lucro;
  • spese di progettazione legate ai lavori da effettuare.

Infine, rientrano tra le spese detraibili senza ristrutturazione quelle che danno diritto al bonus idrico, beneficio di mille euro che vale solo per specifiche spese di sostituzione di sanitari, spese di sostituzione di rubinetti e spese di sostituzioni soffioni doccia. In particolare, il bonus idrico vale per i seguenti interventi:

  • sostituzione e posa in opera di sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri per i sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche emurarie collegate nonchè di smontaggio e dismissione dei sanitari sostituiti;
  • installazione di rubinetti e soffioni per doccia, rispettivamente di controllo del flusso dell'acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto e portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, comprese le opere idrauliche e murarie collegate alla sostituzione di rubinetti e soffioni. 

Bonus ristrutturazioni edilizie cosa prevede

Per i lavori di manutenzione e rifacimento casa più importanti vale la detrazione fiscale al 50% prevista dal bonus ristrutturazioni edilizie, definito nel Testo unico per l’edilizia, come l’insieme di interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente.

Rientrano negli interventi edilizi agevolabili con il bonus ristrutturazioni al 50%, per un limite di spesa di 96mila euro, i seguenti lavori:

  • lavori di manutenzione ordinaria;
  • lavori di manutenzione straordinaria;
  • interventi di restauro e risanamento conservativo;
  • interventi di nuova costruzione;
  • interventi di ristrutturazione urbanistica;
  • lavori di demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello precedente (a eccezione di quanto previsto per l’adeguamento alla normativa antisismica);
  • trasformazione di superfici accessorie in superfici utili e abitabili (come ad esempio scantinati, sottotetto, etc destinati all’uso abitativo);
  • costruzione di ascensori o di scale esterne (non correlate alla cura dell’abitazione);
  • cambiamento di destinazione d’uso dell’immobile, come passaggio da abitazione a ufficio e viceversa;
  • frazionamento di unità immobiliari.

Il bonus ristrutturazioni per case singole e villette può ancora essere richiesto da;

  • proprietari; 
  • nudi proprietari;
  • inquilini;
  • comodatari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie).