Quali sono i lavori in casa da iniziare ora per poter avere ancora bonus e detrazioni nel 2022

Ammonta al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quali sono i lavori in casa da iniziare

Lavori in casa, quali iniziare ora per avere bonus nel 2022?

Tra i lavori in casa da avviare nel 2022 per avere bonus nel 2022 ci sono quelli per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni e per aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.

Il settore dei bonus e delle agevolazioni per la casa è in costante cambiamento. Anno dopo anno si aggiungono nuove opportunità ma allo stesso tempo ne vengono meno altre.

Ecco quindi che diventa importante rimanere al passo con l'aggiornamento delle normative ovvero quali sono i lavori in casa da iniziare ora per poter avere ancora bonus e detrazioni nel 2022. Vediamo quindi in questo articolo:

  • Lavori in casa, quali iniziare ora per avere bonus nel 2022

  • Altri lavori su cui sono valide le detrazioni per il 2022

Lavori in casa, quali iniziare ora per avere bonus nel 2022

I contribuenti possono oggi detrarre dall’Irpef una parte dei costi sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato.

Più esattamente, per i lavori effettuati sulle singole unità abitative è possibile usufruire della detrazione al 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2021 con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi.

Altri lavori su cui sono valide le detrazioni per il 2022

Ecco quindi l'ecobonus: l’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’Irpef o dall’Ires ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In particolare, l’ecobonus viene riconosciuto se le spese sono state sostenute per la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri è invece al 50%. Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento.

In particolare, sono ammessi all’agevolazione le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali), le associazioni tra professionisti, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

I titolari di reddito d’impresa possono fruire dell’ecobonus 2021 solo con riferimento ai fabbricati strumentali che utilizzano nell’esercizio dell’attività. Per esempio, non possono usufruire dell’agevolazione le imprese di costruzione per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica su immobili merce

Altri lavori su cui sono valide le detrazioni per il 2022

Ammonta al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021 a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Le nuove disposizioni che consentono di fruire di un’agevolazione del 110% delle spese, si aggiungono e non sostituiscono quelle già vigenti.

Per questi lavori sono attualmente riconosciute detrazioni più elevate quando si interviene sulle parti comuni dell’involucro opaco per più del 25% della superficie disperdente o quando si consegue la classe media dell’involucro nel comportamento invernale ed estivo ovvero quando gli interventi sono realizzati sulle parti comuni di edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 o 3 e sono finalizzati alla riqualificazione energetica e alla riduzione del rischio sismico.

Un’altra importante novità è la possibilità di scegliere al posto della fruizione diretta della detrazione un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi o la cessione del credito corrispondente alla detrazione. Questa opportunità riguarda anche gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di restauro della facciata degli edifici esistenti, per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.