Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, se l’amministratore di condominio risulta inadempiente ai suoi obblighi di mandatario e si rende colpevole di comportamenti di cattiva condotta, il condominio può non pagarlo.
Quali sono i motivi validi per cui un amministratore di condominio può essere non pagato? L’amministratore di condominio è colui che si occupa della gestione e manutenzione del condominio in ogni suo aspetto, sia tecnico, riguardante condomini e parti comuni dello stabile condominiale, sia da un punto di vista fiscale, gestendone l’amministrazione, appunto.
Per legge, la nomina di un amministratore di condominio è obbligatoria quando lo stesso condominio è formato da almeno nove condomini e non è obbligatorio nominare un amministratore di condominio quando lo stesso condominio è composto da meno di otto condomini. Chi nomina l’amministratore di condominio, vale a dire l’assemblea di condominio, ne stabilisce anche il compenso. Ma ci sono anche casi in cui, in corso di mandato, l’amministratore di condominio si può non pagare. Vediamo quali sono.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, se l’amministratore di condominio risulta inadempiente ai suoi obblighi e doveri e si rende colpevole di comportamenti di cattiva condotta, può non essere pagato.
Se, infatti, è vero che cattiva condotta e gravi inadempienze dell’amministratore possono portare alla revoca immediata del suo mandato, d’altro canto è possibile negli stessi casi non pagargli il compenso e poi anche esonerarlo dall’incarico.
Secondo il Codice Civile, l’amministratore di condominio si rende inadempiente quando commette grave irregolarità come:
L'assemblea di condominio che nomina l'amministratore di condominio è lo stesso organo che ne decide il compenso. Generalmente, i costi medi per un amministratore di condominio variano in base a diversi fattori che sono:
Di solito, un amministratore di condominio viene pagato tra i 50 e gli 80 euro all'anno per unità abitativa a cui aggiungere l'iva e non scende quasi mai sotto i 1500 euro anche per i condomini più piccoli. Per eventuali lavori straordinari che comportano un aumento di lavoro per l'amministratore di condominio, si può prevedere un onorario aggiuntivo al compenso già fissato.