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Quali sono le malattie per cui è riconosciuta invalidità? Lista INPS 2025 aggiornata

Quali sono le nuove malattie invalidanti individuate dall'Inps nella lista aggiornata e come richiedere invalidità: procedura per domanda

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quali sono le malattie per cui è riconos

La lista Inps 2025 delle malattie invalidanti comprende numerose patologie che danno diritto a specifici benefici e agevolazioni economiche. Le persone affette da determinate condizioni patologiche possono ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile, con conseguenti sussidi economici e supporti assistenziali previsti dalla normativa vigente. Vediamo nel dettaglio quali sono le patologie riconosciute e come procedere per ottenere il riconoscimento ufficiale.

Patologie che danno diritto al riconoscimento dell'invalidità civile

L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha aggiornato l'elenco delle condizioni mediche che consentono di richiedere l'invalidità. La tabella delle minorazioni fisiche e psichiche per il 2025 include diverse categorie di patologie, ciascuna con specifici requisiti di valutazione medico-legale. Ecco un approfondimento sulle principali categorie di patologie riconosciute:

Malattie dell'apparato cardiocircolatorio

Le affezioni cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di riconoscimento dell'invalidità. Tra queste rientrano:

  • Cardiopatie ischemiche (infarto del miocardio, angina pectoris)
  • Scompenso cardiaco di vario grado
  • Arteriopatie periferiche con compromissione della deambulazione
  • Ipertensione arteriosa con danno d'organo
  • Valvulopatie di grado moderato o severo
  • Aritmie cardiache con compromissione emodinamica

La percentuale di invalidità viene determinata in base alla gravità dei sintomi, alla capacità funzionale residua e all'impatto sulla qualità della vita del paziente. Per esempio, uno scompenso cardiaco in classe NYHA III-IV può comportare invalidità per malattia cardiache dal 70% al 100%.

Patologie dell'apparato respiratorio

Le affezioni respiratorie che possono dare diritto all'invalidità includono:

  • Broncopneumopatie croniche ostruttive (BPCO)
  • Asma bronchiale di difficile controllo
  • Fibrosi polmonare e altre interstiziopatie
  • Insufficienza respiratoria cronica
  • Pazienti sottoposti a trapianto di polmone

La valutazione dell'invalidità per queste patologie si basa principalmente sui test di funzionalità respiratoria, come la spirometria, e sul grado di dispnea (difficoltà respiratoria) che limita le attività quotidiane.

Malattie neurologiche

Le condizioni neurologiche riconosciute dall'INPS comprendono:

  • Morbo di Parkinson e parkinsonismi
  • Sclerosi multipla
  • Epilessia con crisi frequenti nonostante la terapia
  • Ictus cerebrale con esiti invalidanti (emiplegia, paraparesi, tetraparesi)
  • Afasia e altri disturbi del linguaggio
  • Sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
  • Mielomeningocele con deficit radicolari lombosacrali e sfinteriali

Le malattie neurologiche vengono valutate in base alla compromissione motoria, cognitiva e delle autonomie personali. Patologie come la SLA, ad esempio, comportano generalmente un'invalidità al 100% con diritto all'indennità di accompagnamento.

Disturbi psichici e del comportamento

Le patologie psichiatriche riconosciute dall'INPS includono:

  • Disturbi dello spettro schizofrenico
  • Disturbi dell'umore (depressione maggiore, disturbo bipolare)
  • Disturbi d'ansia gravi
  • Disturbi dello spettro autistico
  • Ritardo mentale di vario grado
  • Demenze (Alzheimer e altre forme)

La valutazione dei disturbi psichici considera il grado di compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e delle capacità di cura personale. È fondamentale una documentazione clinica dettagliata che attesti la cronicità e la resistenza ai trattamenti.

Patologie metaboliche ed endocrine

In questa categoria rientrano:

  • Diabete mellito con complicanze (retinopatia, nefropatia, neuropatia)
  • Obesità di grado severo (BMI superiore a 40)
  • Sindrome di Cushing
  • Acromegalia
  • Malattie della tiroide con complicanze

Per il diabete, ad esempio, la percentuale di invalidità varia in base alla presenza e gravità delle complicanze micro e macrovascolari. Un diabete complicato da retinopatia proliferante, nefropatia con insufficienza renale e neuropatia sintomatica può comportare un'invalidità superiore al 70%.

Patologie dell'apparato digerente

Le affezioni dell'apparato digerente che possono dare diritto all'invalidità comprendono:

  • Cirrosi epatica classe C di Child-Pugh
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa)
  • Pazienti sottoposti a trapianto di fegato o intestino
  • Insufficienza intestinale cronica

La valutazione tiene conto del grado di compromissione della funzionalità d'organo e dell'impatto sullo stato nutrizionale e sulla qualità di vita del paziente.

Patologie dell'apparato urinario

In questa categoria sono incluse:

  • Insufficienza renale cronica
  • Pazienti in dialisi (emodialisi o dialisi peritoneale)
  • Trapianto renale con complicanze
  • Sindrome nefrosica

I pazienti in dialisi, ad esempio, hanno generalmente diritto a un'invalidità elevata, spesso pari al 100%, considerando l'impatto significativo che il trattamento ha sulla vita quotidiana e sulla capacità lavorativa.

Cefalee e sindromi dolorose croniche

Nel 2025, l'INPS riconosce come potenzialmente invalidanti:

  • Emicrania cronica ad alta frequenza
  • Cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione
  • Emicrania parossistica cronica
  • Cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici

Per queste condizioni è necessaria domanda di invalidità con diagnosi specialistica rilasciata da un centro cefalee accreditato, con documentazione dell'impatto sulla capacità lavorativa e sulla qualità della vita.

Patologie immunitarie e autoimmuni

Questa categoria include:

  • Artrite reumatoide con cronicizzazione delle manifestazioni
  • Lupus eritematoso sistemico
  • Sclerodermia
  • Anemia emolitica autoimmune
  • Immunodeficienze primarie e secondarie
  • Linfomi e altre patologie oncoematologiche

La valutazione considera il grado di attività della malattia, la risposta ai trattamenti, il coinvolgimento d'organo e l'impatto funzionale.

Patologie dell'apparato osteoarticolare e locomotore

In questa categoria rientrano:

  • Artrosi severa in sedi multiple
  • Artropatie infiammatorie croniche
  • Mal di schiena cronico con documentata compromissione strutturale
  • Osteoporosi severa con fratture multiple
  • Esiti di traumi maggiori dell'apparato locomotore

Per il mal di schiena, è importante sottolineare che viene riconosciuto come invalidante solo quando certificato dal medico dopo un'accurata valutazione diagnostica che evidenzi alterazioni strutturali significative (ernie discali, stenosi del canale vertebrale, fratture vertebrali).

Patologie congenite e malformative

Queste includono:

  • Sindrome di Down (trisomia 21)
  • Sindrome di Edwards (trisomia 18)
  • Sindrome di Turner
  • Sindrome di Klinefelter
  • Altre sindromi genetiche con compromissione intellettiva e/o fisica

Per queste patologie, il riconoscimento dell'invalidità avviene spesso già in età pediatrica e viene rivalutato nelle diverse fasi della vita.

Patologie neoplastiche

I tumori maligni possono dare diritto all'invalidità in base a diversi fattori:

  • Sede della neoplasia
  • Stadio e diffusione
  • Risposta ai trattamenti
  • Presenza di recidive
  • Effetti collaterali delle terapie

Durante i trattamenti attivi (chemioterapia, radioterapia), viene generalmente riconosciuta un'invalidità temporanea elevata, che viene poi rivalutata al termine delle cure in base agli esiti e alle sequele.

Fibrosi cistica e malattie rare

La fibrosi cistica con manifestazioni conclamate di malattia prevede un'invalidità dal 51% al 100%, a seconda della gravità del quadro clinico e delle complicanze respiratorie e digestive.

Altre malattie rare riconosciute includono:

  • Morbo di Cooley (talassemia major)
  • Acondroplasia
  • Dermatomiosite o polimiosite
  • Poliartrite nodosa

Nuove patologie in fase di riconoscimento

Tra le patologie che stanno per essere incluse nell'elenco delle malattie invalidanti INPS per il 2025 figura la fibromialgia (o sindrome fibromialgica). Questa condizione, caratterizzata da dolore cronico diffuso, può compromettere significativamente la qualità della vita dei pazienti con:

  • Dolori muscolo-scheletrici persistenti
  • Cefalea cronica
  • Disturbi cognitivi (difficoltà di concentrazione e memoria)
  • Astenia (debolezza generalizzata)
  • Disturbi gastrointestinali (colon irritabile)
  • Disturbi del sonno

Il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante rappresenta un importante traguardo per i pazienti che soffrono di questa condizione spesso invalidante ma finora non adeguatamente riconosciuta dal punto di vista medico-legale.

Come richiedere il riconoscimento dell'invalidità

Per ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile, è necessario seguire una procedura specifica che inizia con la certificazione medica e prosegue con la presentazione della domanda all'INPS. Ecco i passaggi da seguire:

Certificazione medica preliminare

Il primo passo fondamentale consiste nell'ottenere un certificato medico introduttivo che attesti la patologia. Questo documento deve essere rilasciato da:

  • Il proprio medico di medicina generale (medico di famiglia)
  • Uno specialista nella patologia per cui si richiede l'invalidità

Il certificato deve contenere:

  • La diagnosi dettagliata della patologia
  • L'anamnesi clinica
  • Le terapie in corso
  • La documentazione sanitaria a supporto (esami diagnostici, referti specialistici)

Il medico invierà telematicamente il certificato all'INPS, rilasciando al paziente una ricevuta con il numero di protocollo del certificato, indispensabile per la presentazione della domanda.

Presentazione della domanda all'INPS

Una volta ottenuto il certificato medico, è possibile presentare la domanda di riconoscimento dell'invalidità civile. La procedura può essere effettuata:

  • Personalmente, tramite il portale web dell'INPS (con credenziali SPID, CIE o CNS)
  • Tramite patronati o associazioni di categoria autorizzate
  • Con l'assistenza di CAF (Centri di Assistenza Fiscale)

La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla data di rilascio del certificato medico, altrimenti sarà necessario richiedere un nuovo certificato.

Procedura dettagliata per la domanda online

Per presentare autonomamente la domanda tramite il sito INPS, è necessario seguire questi passaggi:

  1. Accedere al sito web dell'INPS
  2. Cliccare su 'Accesso ai servizi' e scegliere 'Servizi per il cittadino'
  3. Autenticarsi con le proprie credenziali (SPID, CIE o CNS)
  4. Entrare nella sezione 'Servizi per il cittadino' e selezionare 'Invalidità civile: invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari'
  5. Entrare nell'area 'Invalidità civile' e selezionare la sezione 'Acquisizione richieste'
  6. Compilare la domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari, indicando:
    • Il numero di protocollo del certificato medico
    • L'ASL territorialmente competente
  7. Completare tutti i campi richiesti e inviare la domanda

Dopo l'invio, il sistema fornirà:

  • Il numero di protocollo assegnato alla domanda
  • La data e l'ora della visita medica presso la Commissione INPS
  • L'identificativo della visita
  • L'indirizzo dove si effettuerà la visita medica

È fondamentale conservare questa documentazione per presentarsi correttamente alla visita medica.

Visita medica di accertamento

La Commissione Medica dell'INPS valuterà il richiedente attraverso una visita medico-legale. Durante questa visita:

  • Verranno esaminati i documenti clinici presentati
  • Verrà effettuata una valutazione obiettiva dello stato di salute
  • Potranno essere richiesti eventuali accertamenti integrativi

È consigliabile presentarsi alla visita con tutta la documentazione medica aggiornata relativa alla patologia (esami, cartelle cliniche, relazioni specialistiche) per facilitare la valutazione da parte della Commissione.

Esito della domanda e riconoscimento dei benefici

Al termine della valutazione, la Commissione emetterà un verbale con:

  • La percentuale di invalidità riconosciuta
  • L'eventuale diritto all'indennità di accompagnamento
  • La durata del riconoscimento (permanente o soggetto a revisione)

In base alla percentuale di invalidità riconosciuta, il richiedente potrà accedere a diversi benefici:

  • Invalidità dal 34% al 73%: iscrizione alle liste speciali di collocamento, agevolazioni per protesi e ausili
  • Invalidità dal 74% al 99%: assegno mensile di assistenza, esenzioni ticket, agevolazioni fiscali
  • Invalidità 100%: pensione di inabilità, possibile indennità di accompagnamento

In caso di mancato riconoscimento o di percentuale ritenuta inadeguata, è possibile presentare ricorso entro 180 giorni dalla notifica del verbale.

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