La lista Inps 2025 delle malattie invalidanti comprende numerose patologie che danno diritto a specifici benefici e agevolazioni economiche. Le persone affette da determinate condizioni patologiche possono ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile, con conseguenti sussidi economici e supporti assistenziali previsti dalla normativa vigente. Vediamo nel dettaglio quali sono le patologie riconosciute e come procedere per ottenere il riconoscimento ufficiale.
L'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha aggiornato l'elenco delle condizioni mediche che consentono di richiedere l'invalidità. La tabella delle minorazioni fisiche e psichiche per il 2025 include diverse categorie di patologie, ciascuna con specifici requisiti di valutazione medico-legale. Ecco un approfondimento sulle principali categorie di patologie riconosciute:
Le affezioni cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di riconoscimento dell'invalidità. Tra queste rientrano:
La percentuale di invalidità viene determinata in base alla gravità dei sintomi, alla capacità funzionale residua e all'impatto sulla qualità della vita del paziente. Per esempio, uno scompenso cardiaco in classe NYHA III-IV può comportare invalidità per malattia cardiache dal 70% al 100%.
Le affezioni respiratorie che possono dare diritto all'invalidità includono:
La valutazione dell'invalidità per queste patologie si basa principalmente sui test di funzionalità respiratoria, come la spirometria, e sul grado di dispnea (difficoltà respiratoria) che limita le attività quotidiane.
Le condizioni neurologiche riconosciute dall'INPS comprendono:
Le malattie neurologiche vengono valutate in base alla compromissione motoria, cognitiva e delle autonomie personali. Patologie come la SLA, ad esempio, comportano generalmente un'invalidità al 100% con diritto all'indennità di accompagnamento.
Le patologie psichiatriche riconosciute dall'INPS includono:
La valutazione dei disturbi psichici considera il grado di compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e delle capacità di cura personale. È fondamentale una documentazione clinica dettagliata che attesti la cronicità e la resistenza ai trattamenti.
In questa categoria rientrano:
Per il diabete, ad esempio, la percentuale di invalidità varia in base alla presenza e gravità delle complicanze micro e macrovascolari. Un diabete complicato da retinopatia proliferante, nefropatia con insufficienza renale e neuropatia sintomatica può comportare un'invalidità superiore al 70%.
Le affezioni dell'apparato digerente che possono dare diritto all'invalidità comprendono:
La valutazione tiene conto del grado di compromissione della funzionalità d'organo e dell'impatto sullo stato nutrizionale e sulla qualità di vita del paziente.
In questa categoria sono incluse:
I pazienti in dialisi, ad esempio, hanno generalmente diritto a un'invalidità elevata, spesso pari al 100%, considerando l'impatto significativo che il trattamento ha sulla vita quotidiana e sulla capacità lavorativa.
Nel 2025, l'INPS riconosce come potenzialmente invalidanti:
Per queste condizioni è necessaria domanda di invalidità con diagnosi specialistica rilasciata da un centro cefalee accreditato, con documentazione dell'impatto sulla capacità lavorativa e sulla qualità della vita.
Questa categoria include:
La valutazione considera il grado di attività della malattia, la risposta ai trattamenti, il coinvolgimento d'organo e l'impatto funzionale.
In questa categoria rientrano:
Per il mal di schiena, è importante sottolineare che viene riconosciuto come invalidante solo quando certificato dal medico dopo un'accurata valutazione diagnostica che evidenzi alterazioni strutturali significative (ernie discali, stenosi del canale vertebrale, fratture vertebrali).
Queste includono:
Per queste patologie, il riconoscimento dell'invalidità avviene spesso già in età pediatrica e viene rivalutato nelle diverse fasi della vita.
I tumori maligni possono dare diritto all'invalidità in base a diversi fattori:
Durante i trattamenti attivi (chemioterapia, radioterapia), viene generalmente riconosciuta un'invalidità temporanea elevata, che viene poi rivalutata al termine delle cure in base agli esiti e alle sequele.
La fibrosi cistica con manifestazioni conclamate di malattia prevede un'invalidità dal 51% al 100%, a seconda della gravità del quadro clinico e delle complicanze respiratorie e digestive.
Altre malattie rare riconosciute includono:
Tra le patologie che stanno per essere incluse nell'elenco delle malattie invalidanti INPS per il 2025 figura la fibromialgia (o sindrome fibromialgica). Questa condizione, caratterizzata da dolore cronico diffuso, può compromettere significativamente la qualità della vita dei pazienti con:
Il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante rappresenta un importante traguardo per i pazienti che soffrono di questa condizione spesso invalidante ma finora non adeguatamente riconosciuta dal punto di vista medico-legale.
Per ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile, è necessario seguire una procedura specifica che inizia con la certificazione medica e prosegue con la presentazione della domanda all'INPS. Ecco i passaggi da seguire:
Il primo passo fondamentale consiste nell'ottenere un certificato medico introduttivo che attesti la patologia. Questo documento deve essere rilasciato da:
Il certificato deve contenere:
Il medico invierà telematicamente il certificato all'INPS, rilasciando al paziente una ricevuta con il numero di protocollo del certificato, indispensabile per la presentazione della domanda.
Una volta ottenuto il certificato medico, è possibile presentare la domanda di riconoscimento dell'invalidità civile. La procedura può essere effettuata:
La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla data di rilascio del certificato medico, altrimenti sarà necessario richiedere un nuovo certificato.
Per presentare autonomamente la domanda tramite il sito INPS, è necessario seguire questi passaggi:
Dopo l'invio, il sistema fornirà:
È fondamentale conservare questa documentazione per presentarsi correttamente alla visita medica.
La Commissione Medica dell'INPS valuterà il richiedente attraverso una visita medico-legale. Durante questa visita:
È consigliabile presentarsi alla visita con tutta la documentazione medica aggiornata relativa alla patologia (esami, cartelle cliniche, relazioni specialistiche) per facilitare la valutazione da parte della Commissione.
Al termine della valutazione, la Commissione emetterà un verbale con:
In base alla percentuale di invalidità riconosciuta, il richiedente potrà accedere a diversi benefici:
In caso di mancato riconoscimento o di percentuale ritenuta inadeguata, è possibile presentare ricorso entro 180 giorni dalla notifica del verbale.