Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, le clausole vessatorie tra imprese e contratti professionali sono quelle che sono specificamente approvate per iscritto, specificano a quale ipotesi di vessatorietà è riconducibile ogni clausola inserita nel contratto, riportano la firma digitale, nel caso di contratti online.
La questione clausole vessatorie è decisamente ampia da trattare e la cui disciplina è prevista dal Codice Civile. Le clausole vessatorie, nei tra privati succede, sono le condizioni generali di un contratto poste a priori da uno solo dei contraenti, riportate in moduli già precompilati, che non possono essere cambiate o modificate dall’altra parte che deve, pertanto, solo limitarsi a sottoscrivere il contratto. Ma quali sono le clausole vessatorie non tra privati e quali sono le clausole vessatorie tra imprese e contratti professionali?
Le clausole vessatorie sono clausole inserite all’interno di un contratto che prevedono uno squilibrio di diritti e obblighi a danno di una parte e a favore di un’altra. Si tratta, dunque, di una clausola che vessa un contraente a beneficio dell’altra parte.
Generalmente le clausole vessatorie sono riportate soprattutto nei cosiddetti contratti standard, o anche noti come contratti per adesione, e nei contratti tipo, cioè contratti conclusi con sottoscrizione di moduli o formulari predisposti unilateralmente, vale a dire contratto che regolano una serie indefinita di rapporti e che riportano condizioni generali su cui solitamente una delle due parti non può intervenire.
Sono un esempio di queste tipologie di contratti quelli per la telefonia o la fornitura di energia elettrica, che sono già predisposti con tutte le diverse condizioni e clausole e su cui l’eventuale cliente finale non può in alcun modo intervenire per ulteriori modifiche e o definizioni.
Le clausole vessatorie, come stabilito dalle leggi in vigore, devono essere redatte in modo chiaro e comprensibile e la vessatorietà di una si valuta in base a:
Le clausole vessatorie non riguardano solo i contratti tra professionisti e consumatori, ma anche i rapporti tra imprese e contratti professionali, in un’ottica decisamente più business.
In riferimento a significato e uso di clausole vessatorie, imprese e professionisti che devono accettare condizioni generali di contratto possono prima rivolgersi all’Autorità garante della Concorrenza e del mercato (AGCOM) perché controlli i moduli o formulati impiegati per evitare eventuali contestazioni sulla vessatorietà delle clausole.
Stando alle leggi 2022, le clausole vessatorie che esistono tra imprese e contratti professionali sono quelle approvate specificatamente per iscritto e che, se pur predisposte da una parte solo, siano bilaterali, cioè applicabili ad entrambe le parti.
Secondo quanto affermato dalla Corte di Cassazione, sono clausole vessatorie tra imprese e contratti professionali quelle che:
Per esempio, le clausole che prevedono la facoltà di recesso, perché siano vessatorie, devono essere previste solo a favore del predisponente, mentre la facoltà di recesso per entrambe le parti non ha bisogno di approvazione specifica.
Inserito in apposito contratto professionale e specificamente approvato per iscritto: cosa c'è di iniquo tra azienda e contratto professionale?