Sono tante, diverse e di diverso carattere le indennità a lavoro riconosciute ai lavoratori dipendenti inquadrati con i vari contratti nazionali 2022, da indennità di reperibilità a indennità di rischio, indennità di Ateneo e indennità di responsabilità, indennità per lavori disagiati, indennità di cassa e maneggio denaro, indennità di preavviso, indennità di turno, ma non solo.
Quali sono le indennità riconosciute che aumentano stipendi nei vari contratti nazionali 2022? Le indennità riconosciute ai lavoratori dipendenti con diversi contratti nazionali sono somme di denaro erogate a titolo risarcitorio al personale assunto che svolge specifiche mansioni e ruoli o che ha specifiche responsabilità in base a inquadramento professionale.
Non esistono importi fissi per le diverse indennità previste dai diversi contratti nazionali di lavoro ma spetta ad ognuno di questi definirne singoli importi e modalità e condizioni di riconoscimento.
Diverse sono le indennità che vengono riconosciute ai lavoratori dipendenti assunti con diversi contratti nazionali di lavoro Ccnl e ci sono sia indennità che sono valide quasi per tutti, per l’indennità di reperibilità che non vale solo per il Ccnl Scuola, e altre che sono prettamente specifiche per il tipo di Contratto di assunzione e i diversi settori.
La lista delle diverse indennità contrattuali che contribuiscono ad aumentare gli stipendi dei lavoratori dipendenti comprende:
Una delle indennità più diffuse e prevista da quasi tutti i contratti di lavoro è l’indennità di reperibilità: si tratta di un trattamento economico calcolato in proporzione per i lavoratori dipendenti che prestano reperibilità, intesa, per legge, come obbligo del lavoratore di rendersi disponibile a prestare la propria attività lavorativa anche fuori dall’orario di lavoro per esigenze urgenti e indifferibili e per evitare danni alla produzione o pericoli a cose o persone.
Precisiamo che l’obbligo del lavoratore dipendente di rendersi disponibile alla reperibilità non deve comportare per il dipendente stesso un eccessivo disagio aella propria vita familiare e sociale.
Sono i diversi contratti di lavoro Ccnl che disciplinano l’indennità di reperibilità stabilendo limiti, retribuzione in percentuale, modalità di chiamata per la reperibilità, ecc.
Tra le indennità riconosciute da diversi contratti nazionali di lavoro 2022 c’è l’indennità di rischio: si tratta di una misura a favore di chi è impiegato in mansioni che possono celare rischi e pericoli. Per esempio, il Ccnl bancario prevede l’indennità di rischio per il personale in servizio di cassa e addetto alla custodia pegni.
L’indennità di rischio ha un importo mensile differente, calcolato in maniera proporzionale per lavoratrici e lavoratori a tempo pieno o part time, che cambia base a ruolo e Livello di inquadramento dei dipendenti e in base all'ubicazione del luogo in cui si presta il lavoro che può prevede rischi e pericoli.
Per docenti e personale assunto con contratto Università e Ricerca sono specificatamente previste indennità di Ateneo e indennità di responsabilità. Gli importi della prima variano in base alla Categoria di appartenenza e sono di:
L’indennità di responsabilità spetta solo a personale universitario inquadrato nelle categorie B, C e D, è revocabile e anch’essa di importo variabile in base livello di responsabilità, della complessità delle competenze attribuite, della specializzazione richiesta dai compiti affidati e delle caratteristiche innovative della professionalità richiesta.
L’importo dell’indennità di responsabilità è compreso tra un minimo di 1.033 euro ed un massimo di 5.165 euro, di cui un terzo viene corrisposto a seguito della verifica positiva dei risultati conseguiti dal dipendente. La valutazione dei risultati viene effettuata ogni anno con le stesse modalità di
L’indennità per lavori disagiati è una particolare tipologia di indennità che spetta solo a specifiche categorie di lavoratori assunti in determinati settore, come i lavoratori con contratto edile, che svolgono lavori in condizioni di disagio, o pesanti, o che possono comportare rischi.
Parliamo, per esempio, di lavori in galleria, lavori in cassoni ad aria compressa, lavori su ponti mobili a sospensione o in stabilimenti che producono o impiegano sostanze nocive, lavori marittimi, ecc. I lavoratori impiegati in mansioni di disagio hanno diritto a percepire l’indennità per lavori speciali disagiati, in aggiunta alla normale retribuzione prevista che quindi aumenta lo stipendio dei dipendenti, che varia in base a tipo di lavoro svolgo.
Per esempio, la percentuale di indennità per lavori speciali disagiati nel contratto edile varia in base al lavoro svolto e ed è pari al 30% della normale retribuzione prevista, per esempio, per operai impiegati in lavori in galleria, mentre per chi svolge lavori in cassoni ad aria compressa la percentuale di indennità prevista è del:
L’indennità di cassa e maneggio denaro spetta generalmente ai lavoratori che hanno la responsabilità del denaro presente nei registratori di cassa e del loro calcolo e uso, pensiamo ai cassieri di supermercati inquadrati con contratto della Grande Distribuzione, o addetti agli sportelli bancari con Ccnl bancario, ecc.
L’indennità di cassa viene riconosciuta nel momento in cui sorgono problemi per i lavoratori che hanno a che fare con conti di soldi. Per esempio, può accadere che il lavoratore nello svolgere le sue mansioni compia errori contabili e si ritrovi con ammanchi e proprio per tutelare questi lavoratori è prevista per loro una somma aggiuntiva che aumenta l’importo dello stipendio normale.
Hanno diritto al riconoscimento dell’indennità di cassa e maneggio denaro le seguenti tipologie di lavoratori:
Precisiamo, però, che, stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, l’indennità di cassa spetta solo ai lavoratori che maneggia denaro in maniera continuativa e non occasionale e non viene corrisposta nei periodi di assenza o malattia.
Anche l’importo della indennità di cassa e maneggio denaro è variabile e, per esempio, viene corrisposta nella misura del 5% della paga base nazionale conglobata per lavoratori con contratto Commercio.
Ai lavoratori dipendenti assunti con i vari contratti nazionali 2022 di lavoro spetta anche l’indennità di trasferta, riconosciuta come contributo economico aggiuntivo c per lo svolgimento di un'attività lavorativa esercitata al di fuori della sede contrattuale.
Anche l’importo della indennità di trasferta varia e sono i singoli contratti nazionali di lavoro che fissano, in base ai settori di impiego, l’importo da corrispondere per indennità di trasferta. Per esempio, il contratto Trasporti prevede una indennità di trasferta per le trasferte nazionali è in base alla durata dello spostamento compresa tra un minimo di 20,60 euro nelle attività tra le 6 e le 12 ore e un massimo di 39,96 euro per attività tra le 18 e le 24 ore.
La legge in vigore stabilisce regole precise per eventuale licenziamento o dimissioni dei lavoratori dipendenti inquadrati con i diversi contratti nazionali 2022. Generalmente, la parte che risolve il rapporto di lavoro deve, infatti, rispettare termini specifici di preavviso.
Se, però, datore di lavoro o lavoratore non rispettano i termini di preavviso stabiliti da ogni singolo contratto nazionale di lavoro sono tenuti a corrispondere all'altra parte un'indennità di preavviso che è pari all'importo della retribuzione. Solitamente i termini di preavviso sono compresi tra qualche giorno e qualche mese a seconda degli anni di anzianità di servizio maturati presso lo stesso datore di lavoro, o azienda, o ente, e del Livello di inquadramento professionale in base a Ccnl di assunzione.
Altra indennità spettante ai lavoratori dipendenti assunti con alcune tipologie di Ccnl è l’indennità di turno: si tratta di una indennità che viene è corrisposta quando avviene una effettiva rotazione del personale nei tre turni lavorativi, tale che nell'arco del mese si evidenzi un numero sostanzialmente equilibrato dei turni svolti di mattina, pomeriggio e notte in base al modello di turnazione adottato da azienda o ente.
L’indennità di turno non viene corrisposta nei giorni di assenza dal servizio a qualsiasi titolo effettuata, ad eccezione dei riposi compensativi. L’importo della indennità di turno non è fissa e uguale per tutti ma regolata dai diversi contratti nazionali, e per esempio per il personale del comparto sanità è di 4,39 euro.
Ai lavoratori del comparto sanità spetta per contratto l’indennità di terapia intensiva, prevista per ogni giornata di effettivo servizio prestato (e per i riposi compensativi) nelle terapie intensive e nelle sale operatorie e che è di importo pari a 4,13 euro, e l’indennità di terapie subintensiva, di nefrologia e dialisi, anch’essa spettante per ogni giornata di effettivo servizio prestato (e per i riposi compensativi) nelle terapie sub-intensive individuate ai sensi delle disposizioni regionali e nei servizi di nefrologia e dialisi ed è di importo pari a 4,13 euro.
Al personale medico e infermieristico spetta, inoltre, una indennità di malattie infettive per ogni giornata di effettivo servizio prestato (e per i riposi compensativi) nei servizi di malattie infettive e di importo parti a 5,16 euro.
Il personale sanitario ha diritto a percepire per contratto anche l’indennità per assistenza domiciliare che spetta a coloro che svolgono in via diretta le prestazioni di assistenza domiciliare e per ogni giorno di servizio prestato l’importo da corrispondere è di 5,16 euro.
Il personale con contratto sanità addetto ai Sert (Servizi per le Tossicodipendenze, servizi pubblici del Sistema Sanitario Nazionale italiano per cura, prevenzione e riabilitazione delle persone che hanno problemi conseguenti all'abuso e alla dipendenza di sostanze stupefacenti, come le droghe, e psicoattive, in via permanente ha diritto ad avere l’indennità Sert giornaliera per ogni giorno di servizio prestato. Tale indennità non spetta nei giorni di assenza dal sevizio a qualsiasi titolo effettuata ed è cumulabile con le altre eventuali indennità percepite.
L’indennità Sert spettante al personale sanitario è di importo pari a: