L'utilizzo in compensazione dei crediti di natura fiscale è un passaggio fondamentale per i contribuenti italiani. Sapere come quali sono le tasse che si possono compensare con crediti da prendere dallo Stato per leggi 2022-2023 ovvero le norme che regolano modalità, tempi e limiti quantitativi alle compensazioni possibili per ciascuna imposta è di decisiva importanza nell'ottica dell'ottimizzazione della propria posizione fiscale. Sulla base degli ultimi aggiornamenti dell'Agenzia delle entrate, approfondiamo meglio in questo articolo:
Tasse che si possono compensare con i crediti, quali sono
Limiti e norme compensazione crediti per leggi 2022-2023
A conti fatti, i contribuenti possono utilizzare in compensazione i crediti fiscali che scaturiscono dalle dichiarazioni fiscali relative all'anno di imposta precedente. Possono farlo anche nel caso in cui le dichiarazioni siano presentate successivamente all'utilizzo del credito.
Tutti i contribuenti e sostituti d'imposta sono chiamati a presentare il modello F24 attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle entrate in riferimento alle imposte sostitutive, alle imposte sui redditi e addizionali, all'Irap, all'Iva, alle agevolazioni e ai crediti indicati nel quadro RU della dichiarazione dei redditi, ai f) sostituti d’imposta.
Dal punto di vista pratico, il modello F24 può essere presentato attraverso i servizi telematici resi disponibili dall'Agenzia delle entrate direttamente dal contribuente o dal sostituto d’imposta, utilizzando i servizi F24 web o F24 online. Oppure avvalendosi di un intermediario abilitato.
Allo stesso tempo, anche l'obbligo di utilizzare i servizi telematici dell'Agenzia delle entrate non sussiste se l'esposizione del credito nel modello F24 rappresenti una mera modalità alternativa allo scomputo diretto dello stesso credito dal debito d'imposta pagato nel modello F24. In ogni caso, al di là della tipologia di compensazione effettuata, resta fermo l'obbligo di presentare il modello F24 a saldo zero solo attraverso i servizi telematici resi disponibili dall'Agenzia delle entrate.
Come ricordato dalle stesse Entrate, è stato esteso ai crediti utilizzati in compensazione tramite modello F24 per importi superiori a 5.000 euro annui, relativi alle imposte sui redditi e all'Irap - comprese le addizionali e le imposte sostitutive -, l'obbligo di preventiva presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito. In precedenza questo obbligo era previsto solo per l'utilizzo in compensazione dei crediti Iva.
Ampliato quindi il novero delle compensazioni di crediti d'imposta che devono essere effettuate presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici resi disponibili dall'Agenzia delle entrate. Deve essere obbligatoriamente adottata tale modalità di presentazione del modello F24 anche per l'utilizzo in compensazione dei crediti maturati in qualità di sostituti d'imposta e per le compensazioni effettuate dai soggetti non titolari di partita Iva.
Disposizioni aggiornate 2022-2023 alla mano, la soglia di 2 milioni di euro è quella di riferimento per i crediti compensabili nel modello F24 o rimborsabili con procedura semplificata. In relazione agli obblighi connessi alla compensazione dei crediti fiscali, ricordiamo invece l'apposizione del visto di conformità in dichiarazione dei redditi per compensazioni di importo superiore a 5.000 euro annue. Il visto riguarda la dichiarazione dalla quale emerge il credito o della sottoscrizione alternativa dell'organo di revisione legale.
Dopodiché la preventiva presentazione della dichiarazione e l'utilizzo dei servizi telematici dell'Agenzia delle entrate per la presentazione dei modelli F24 contenenti la compensazione, con l'effettuazione della compensazione a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione. Questa disposizione è stata introdotta per aumentare la liquidità delle imprese, favorendo la smobilizzazione dei crediti tributari e contributivi attraverso l'utilizzo in compensazione orizzontale con il modello F24.