Quali spazi si possono trasformare in una casa per ampliarla (aumentandone valore) e bonus disponibili

Come usare gli spazi di una casa per ampliarla e aumentarne il valore, quali si possono trasformare, permessi necessari, procedure, bonus e chiarimenti

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quali spazi si possono trasformare in un

Quali spazi si possono trasformare in una casa per ampliarla e aumentarne il valore?

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore spazi di una casa che si possono trasformare per ampliarla e aumentarne il valore possono essere decisamente diversi, da giardino, box, garage, cantine, a ripostiglio, soffitta, solaio, terrazzo, balcone.
 

Quali spazi si possono trasformare in case aumentandone valore e bonus disponibili per farlo nel 2023? Ampliare la propria casa se si hanno a disposizione ulteriori spazi inutilizzati o da rivedere, rendere vivibili ambienti di casa altrimenti inutilizzati: può essere questa una delle soluzioni per cui optare per ampliare casa, riuscendo, allo stesso tempo, ad aumentarne il valore. Vediamo come fare.

  • Spazi da trasformare in case per ampliarla e aumentarne valore 
  • Bonus disponibili 2023 per trasformare spazi in casa per ampliarla e aumentarne valore

Spazi da trasformare in case per ampliarla e aumentarne valore 

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, gli spazi di una casa che si possono trasformare per ampliarla e aumentarne il valore possono essere decisamente diversi, da giardino, box, garage, cantine, a ripostiglio, soffitta, solaio, terrazzo, balcone.

Per ampliare una casa e aumentarne il valore, nel caso di tratti di una casa singola indipendente, come una villa o villetta schiera, una delle prime soluzioni per aumentarne il valore è quella di trasformare il giardino. E’ possibile renderlo del tutto verde, curato con alberi, piante e fiori, disposte in maniera ornamentale tanto da rendere il giardino particolarmente bello a vedere.

E’ anche possibile sfruttare lo spazio del giardino trasformandolo in veranda, anche chiusa, o realizzandovi una tettoia, un gazebo, un pergolato per coprire o tutto il giardino e parte di esso in modo da portelo sfruttare come ulteriore spazio vivibile di casa, per esempio adattandolo a sala da pranzo esterna, per trascorrere pranzi e cene con amici e parenti soprattutto durante la bella stagione, o a piccolo salotto esterno, con poltroncine e anche tv per godere dello spazio esterno in giornate particolarmente calde. 

Per realizzare verande, tettoie, pergolati e gazebo in giardino, così come in terrazze e balconi di case in condominio, è sempre bene informarsi sui permessi e i titoli edilizi necessari da richiedere a seconda della tipologia di struttura che si vuole realizzare. Generalmente, se si tratta di strutture movibili, non fisse al suolo e non del tutto chiuse non serve chiedere alcun permesso di costruire al Comune. In caso contrario, bisogna invece sempre richiederlo altrimenti si rischia di incorrere nel reato di abuso edilizio. 

Anche se si vogliono trasformare terrazzi o balconi di case in condominio si possono fare verande, tettoie, gazebi e pergolati, strutture che certamente aumentano il valore della casa offrendo un ulteriore spazio di casa vivibile e già pronto. 

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, si può trasformare il solaio di una casa, o anche una soffitta adibita a rispostiglio, in una mansarda vivibile e abitabile, a condizione di richiedere sempre i dovuti permessi, da permesso di costruire a da Scia.

Il progetto per trasformare il solaio di una casa in mansarda vivibile deve essere realizzato da un tecnico abilitato e prevede il rispetto di specifiche norme specifiche in modo da poter definire una mansarda abitabile. In particolare, perché una mansarda sia considerata abitabile riguardano soprattutto l’altezza minima dello spazio che la mansarda deve rispettare, in termini di differenza tra pavimento e soffitto.

Le norme nazionali stabiliscono, infatti, requisiti minimi da rispettare per spazi abitabili interni che sono altezza minima dal pavimento al soffitto di 2,70 metri per gli ambienti vivibili e altezza minima dal pavimento al soffitto di 2,4 metri per i locali di servizio, come bagni, corridoi. 

Solo cabine armadio e ripostigli possono avere altezze inferiori. Dunque, una mansarda per essere abitabile deve rispettare l’altezza dei 2,70 metri, essendo spesso ambienti con solaio di copertura inclinato e una mansarda fi altezza inferiore ai 2,70 metri non possono avere l’abitabilità e vengono considerati locali tecnici e non abitabili.

Insieme all’altezza minima, altro requisito che una mansarda deve rispettare per essere abitabile è quello relativo alla luce adeguata. Una mansarda per essere abitabile deve, infatti, avere: 

  • un buon rapporto aeroilluminante;
  • un’adeguata presenza di luce;
  • adeguato numero di finestre, necessarie per il corretto apporto e riciclo dell’aria e dell’illuminazione.
  • Inoltre, per trasformare un solaio in una mansarda abitabile bisogna rispettare regole nazionali in vigore per:
  • norme acustiche;
  • impianti idrici;
  • impianti elettrici;
  • impianti termici. 

Per aumentare il valore di una casa, se è dotata di ripostiglio, meglio ancora se di relativamente grandi dimensioni, si può trasformare questo spazio o in una bella cabina armadio, permettendo di recuperare uno spazio in più per ordinare i propri abbigliamenti, o in un secondo bagno, sempre che le condizioni edilizie della casa permettano di farlo. E anche in questi casi bisogna sempre informarsi sui permessi necessari da richiedere per procedere con i suddetti lavori.

Altre soluzioni per aumentare il valore di una casa potrebbero essere quelle di trasformare spazi di casa come box, garage, cantine. In realtà, già di per sé un box auto o un garage contribuiscono sempre ad aumentare il valore di una casa, perché sono spazi comodi in presenza di un’auto che si può così comodamente parcheggiare in un posto chiuso. Anche la cantina rappresenta un valore aggiunto per una casa, perché permette a chi decide di acquistarla così come di affittarla di avere uno spazio in cui sistemare cose e oggetti in disuso 

Le leggi in vigore permettono, infatti, di trasformare cantine e box anche in ambienti ‘vivibili’ di una casa solo però se soddisfano specifici requisiti previsti dalla legge per ottenere l’agibilità e avendo appositi permessi edilizi. 

La cantina, che solitamente si usa come grande ripostiglio o magazzino di casa, può essere trasformata in un locale differente, per esempio in piccola abitazione, per esempio un monolocale, o in taverna. In ogni caso, per ampliare la casa con questi lavori sono sempre obbligatori gli appositi permessi edilizi.

I requisiti generali per ottenere l’agibilità per trasformare una cantina o un box in piccolo monolocale per ampliare casa sono:

  • altezza media ponderale di almeno 2,70 metri, che si riduce a 2,40 per soppalchi, corridoi e altri locali di servizio;
  • dimensione minima di 28 metri quadri, compresi i servizi igienici, se si tratta di monolocale per uso abitativo di una singola persona, e di 38 metri quadri se le persone sono due;
  • rapporto aeroilluminante, che si ottiene dividendo la superficie delle finestre per quella della superficie calpestabile, minimo di 1/8 per ogni vano;
  • le camere da letto devono avere una dimensione minima di 9 metri quadri;
  • impianti elettrici, idrici e termici dichiarati devono essere conformi a quanto previsto dalle normative tecniche in vigore.

Per ampliare casa sfruttando cantina e box bisogna sempre chiedere il permesso di costruire al Comune di competenza, pagando i relativi oneri di costruzione e urbanizzazione al Comune. Bisogna poi chiedere l’autorizzazione all’Asl, per l’attestazione della salubrità dei locali e che permette al Comune di dichiara l’agibilità della cantina, e, infine, bisogna segnalare il cambio di destinazione d’uso della cantina al catasto, che implica poi la modifica della categoria catastale e della rendita catastale.
 
Stando alle leggi in vigore, è possibile anche trasformare una cantina di casa in una taverna seguendo l’apposita procedura. Una cantina è classificata come 'Magazzini e locali di deposito' (categoria C/2) e per essere trasformata in taverna deve diventare abitabile e soddisfare specifici requisiti igienico sanitari e impiantistici al pari di una normale abitazione. Perché, infatti, una cantina possa diventare un locale abitabile bisogna fare, per legge, il cambio di destinazione d’uso, per cui serve apposito titolo abilitativo, e ottenerne l’abitabilità.

Bonus disponibili 2023 per trasformare spazi in casa per ampliarla e aumentarne valore

Per realizzare i lavori per trasformare, come sopra detti, i diversi spazi di una casa per ampliarla, e aumentandone di conseguenza il valore, sono diversi i bonus casa disponibili quest’anno, a partire dal bonus ristrutturazioni edilizie che si può avere per rifare una casa con lavori di ristrutturazione o anche di demolizione e ricostruzione. 

Il bonus ristrutturazioni prevede una detrazione fiscale al 50% per chi effettua una ristrutturazione edilizia del proprio immobile per un importo massimo di 96mila euro, fruibile in 10 quote annuali dello stesso importo e può essere richiesto da tutti coloro che hanno intenzione di ristrutturare casa, contribuenti che pagano imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.

Al bonus ristrutturazioni è collegato il bonus mobili, che spetta a coloro che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia ordinaria della propria casa e permette di avere una detrazione Irpef al 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) per l’arredamento di un immobile oggetto di ristrutturazione. 

La detrazione vale su una spesa massima di 8mila euro  e viene divisa dieci quote annuali di pari importo. Per usufruire del bonus mobili per l’acquisto di arredi di un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia bisogna solo effettuare i pagamenti con strumenti tracciabili e conservare tutti i documenti, fatture, scontrini, ricevute, che attestano l’effettiva spesa sostenuta in modo da poterla giustificare nel caso di eventuali controlli fiscali.

E’ possibile usufruire del bonus mobili sia per l’acquisto ogni genere di arredamento e mobile, sia per l’acquisto di apparecchi di illuminazione di complemento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione e sia per l’acquisto di grandi elettrodomestici, purchè dotati di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni.

Anche del sismabonbus si può usufruire per gli interventi nelle aree colpite da eventi sismici e per lavori riqualificazione antisismica su parti degli edifici o singole unità immobiliari, come anche per l’acquisto di immobili antisismici.

Il sismabonus prevede detrazioni dal 50% all’85% a seconda del tipo di interventi che vengono effettuati su singole case o edifici condominiali. E’, inoltre, possibile usufruire del bonus con cessione del credito e sconto in fattura.

Il sismabonus spetta solo alle persone fisiche, ai condomini, agli istituti autonomi delle case popolari, alle cooperative di abitazione con proprietà divisa ed infine alle società sportive dilettantistiche e associazioni. Non rientrano nel sismabonus eventuali lavori su unità immobiliari rientranti nella categoria catastale A/1, A/8 e A/9, quindi le abitazioni in ville, le abitazioni di tipo signorile, i palazzi, i castelli di eminente pregio storico e artistico.

Tra i bonus disponibili per fare lavori in casa per trasformarvi ambienti da rendere vivibili c’è anche l’ecobonus al 65% e al 50% per specifici tipi di lavori che migliorano l’efficientamento energetico di una casa, come l’installazione di caldaie a condensazione sull’unità immobiliari, o la sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di aria calda a condensazione, o per sostituzione integrale o parziale di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza, o per acquisto e sostituzione di finestre comprensive di infissi, o per acquisto e installazione di schermature solari.

C’è poi è il bonus giardini di cui si può usufruire per lavori nel giardino di casa propria, che prevede una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per lavori di sistemazione e miglioramento di spazi verdi e giardini che viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo, su un importo massimo di 5.000 euro per lavori su unità immobiliare a uso abitativo. 

Ciò significa che la detrazione massima che si può ottenere è di 1.800 euro (36% di 5.000) per immobile. E’ possibile usufruire del bonus giardini 2023 per tipologie di lavori come:

  • realizzazione di coperture a verde;
  • realizzazione di giardini pensili;
  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi
  • spese di progettazione e manutenzione relative all'esecuzione dei precedenti interventi;
  • realizzazione di impianti di irrigazione e di pozzi;
  • riqualificazione di prati;
  • grandi potature;
  • fornitura di pianti e arbusti.