Come per ogni immobile in locazione, anche su un negozio affittato vi sono diverse tasse 2024, da imposta di registro, imposta di bollo, tassa sui canoni di locazione, a Imu, Tasi, Tari, con le novità previste a causa dell’emergenza coronavirus che ha di fatto bloccato le attività.
Quali sono le tasse su negozi affittati che si devono pagare nel 2024 e di quanto mediamente? Affittare un negozio, al pari di quanto accade per l’affitto di case, implica una serie di adempimenti e di imposte da pagare sia per proprietari che per inquilini.
Sono generalmente diverse le tasse 2024 che si pagano su un negozio affittato come:
L'Imu è un'imposta dovuta su tutti gli immobili, negozi compresi.
Anche in questo caso, i il discorso sulla divisione delle spese di pagamento è lo stesso valido per le case. Pagano l'Imu sui negozi i proprietari dell'immobile commerciale, mentre pagano la Tari per i rifiutiu coloro che invece si occupano della gestione del negozio.
Quando si effettua una locazione commerciale, bisogna poi pagare poi le tasse relative al contratto di locazione che sono:
Passando alla Tosap, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, si deve pagare quando un soggetto occupa un’area che appartiene al territorio di un ente locale, quindi si paga a favore dei Comuni e delle Province per l’occupazione di spazi appartenenti a beni demaniali (i beni dello Stato).
Il costo da pagare per le tasse di un negozio in affitto non sono certo basse.
Non sono, però, fisse ma molto variabili e dipendono da grandezza, ubicazione del negozio, ecc.
Innanzitutto l'importo delle tasse un negozio locato dipendono dallo scaglione fiscale di appartenenza, cioè della fascia di reddito in cui si rientra, che sono tre del 23% per i redditi fino a 28mila euro, del 35% per redditi tra 28mila e 50mila euro, e del 43% per redditi superiori ai 50mila euro.
Dopodicchè bisogna considerare la Tari sui rifiuti, che varia da Comune a Comune in cui il negozio si trova considerando l'autonomia locale della definizione delle aliquote di calcolo.
Stesso discorso vale per la Tosap.
La tassa si calcola, infatti, in base alla superficie effettivamente occupata, espressa in metri quadrati o in metri lineari, con arrotondamento all’unita superiore (mq 1,37 = mq 2); le superfici oltre i 1000 mq possono essere calcolate al 10%, mentre per le occupazioni realizzate con l’installazione di attrazioni, giochi e divertimenti dello spettacolo viaggiante, le superfici sono calcolate al 50% fino a 100 mq; al 25% per la parte eccedente i 100 mq fino a 1000 mq; e al 10% per la parte che supera i 1000 mq.
Il calcolo del pagamento della Tosap dipende anche dalla classificazione delle strade, di spazi e aree pubbliche in almeno 2 categorie.
L’elenco di classificazione viene deliberato dai singoli Comuni.
In generale, possiamo dire l'importo delle tasse da pagare su un negozio in affitto possono aggirarsi tra i circa 4mila e anche gli oltre 10mila-20mila euro per i negozi di più grandi dimensioni e centrali.