Esistono pochi casi in cui l’erogazione del bonus dei 200 euro di luglio può essere bloccato per pensionati, dipendenti e professionisti e sono quelli in cui i soggetti interessati superano la soglia reddituale fissata dei 35mila euro annui per poterne beneficiare nonché quello in cui i lavoratori dipendenti privati non presentano apposita autodichiarazione prevista al datore di lavoro o vi dichiarano il falso.
Quando bonus 200 euro di Luglio può non essere pagato a pensionati, dipendenti e professionisti? Lavoratori dipendenti pubblici e privati, pensionati, precettori di reddito di cittadinanza a Naspi, ma anche lavoratori domestici, stagionali, del turismo, lavoratori autonomi e professionisti si preparano a ricevere il bonus di 200 euro.
Ad esclusione dei lavoratori autonomi e professionisti, per cui è ancora atteso il decreto con istruzioni, chiarimenti e modalità per chiedere e avere il bonus una tantum di 200 euro, tutte le altre categorie di persone interessate si preparano ad avere i soldi in più con buste paga e cedolini di pensione di luglio. Ma attenzione, per qualcuno il bonus potrebbe essere bloccato. Vediamo se effettivamente l’erogazione del bonus da 200 euro a luglio può essere bloccata in presenza di debiti del lavoratore.
Un caso in cui il bonus di 200 euro di luglio può essere bloccato è quello in cui si verifica mancata presentazione dell'apposita autodichiarazione da parte del lavoratore dipendente privato al datore di lavoro.
Come ormai ben noto, se i lavoratori dipendenti pubblici ricevono in automatico di bonus di 200 euro nella busta di luglio, i lavoratori dipendenti privati ricevono allo stesso modo il bonus di 200 euro in busta paga direttamente senza necessità di presentare alcuna specifica domanda ma devono prima presentare al proprio datore di lavoro un'autodichiarazione in cui certificare, sotto la propria responsabilità, di non essere precettori di reddito o pensione di cittadinanza e di aver beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,80% entro il primo quadrimestre dell’anno.
Se, infatti, in famiglia è presente un membro del nucleo che percepisce il reddito di cittadinanza, agli altri componenti non spetta il bonus da 200 euro anche se rispettano tutti gli altri requisiti previsti. Stando a quanto stabilito dalle leggi in vigore, ogni nucleo familiare può ricevere solo un bonus.
Il bonus da 200 euro di luglio al lavoratore dipendente privato viene bloccato se lo stesso non presenta al datore di lavoro la dovuta autodichiarazione e, invece, nel caso di false dichiarazioni, il datore di lavoro non ha alcuna responsabilità e spetterà eventualmente al lavoratore risponderne.
Altro caso in cui il bonus di 200 euro di luglio può essere bloccato per lavoratori, pensionati e professionisti è quello in cui si supera la soglia reddituale dei 35mila euro lordi annui necessaria da avere per beneficiare della misura.
Se lavoratori dipendenti privati e pubblici, pensionati professionisti hanno debiti con il Fisco per multe non pagate o cartelle esattoriali riceveranno comunque il bonus, perché, come previsto dalla legge, il bonus 200 euro non è pignorabile e non è cedibile e non costituisce reddito, nè ai fini fiscali nè ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.