Quando c'è corruzione o comportamento inadeguato per statali e comunali e cosa si rischia nel 2022

Quali sono i casi in cui un dipendente statale o comunale rischia per corruzione o comportamento inadeguato: cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quando c'è corruzione o comportamento in

Quando c'è corruzione o comportamento inadeguato per statali e comunali?

Secondo quanto previsto dalle leggi attuali, i casi in cui si verificano corruzione o comportamenti inadeguati di dipendenti statali e comunali sono quelli di violazione al Codice di comportamento per loro previsto e di non rispetto di trasparenza, pubblica utilità e principio di imparzialità.
 

Quando c'è corruzione o comportamento inadeguato per statali e comunali e cosa si rischia? Quando un cittadino assume una carica pubblica, diventando dipendente statale o comunale, deve, per legge, rispettare serie di regole e un codice di comportamento che, se violato, può portare nei casi più gravi anche al licenziamento.

Devono, in particolare, rispettare leggi e Costituzione e devono altresì mettere particolare cura e attenzione nell’adempimento della loro funzione. Vediamo allora in quali casi si considerano inadeguati i comportamenti di lavoratori statali e comunali. 

  • Quando si verifica corruzione o comportamento inadeguato per statali e comunali 
  • Cosa rischiano statali e comunali nei casi di corruzione e comportamenti inadeguati

Quando si verifica corruzione o comportamento inadeguato per statali e comunali 

Secondo quanto previsto dalle leggi attuali, i casi in cui si verificano corruzione o comportamenti inadeguati di dipendenti statali e comunali sono quelli di violazione al Codice di comportamento per loro previsto e di non rispetto di trasparenza, pubblica utilità e principio di imparzialità.

La legge stabilisce, infatti, che i funzionari pubblici, dipendenti statali e comunali, debbano servire onestamente il proprio Paese, osservando un preciso Codice di comportamento per una condotta esemplare, rispettando sempre i principi di buon andamento e imparzialità dell'amministrazione, e tale da instaurare un rapporto di collaborazione e fiducia tra amministrazione e cittadini.

Devono rispettare le regole previste per svolgimento di attività ulteriori rispetto alle funzioni d’ufficio, e relative alla partecipazione ad associazioni operanti nell’ambito di interesse dell’amministrazione. Per evitare casi eventuali di corruzione, non devono mai accettare regali o ospitalità da parte di soggetti interessati con cui hanno rapporti per ragioni d’ufficio, né possono accettare incarichi di collaborazione con individui od organizzazioni che abbiano o abbiano avuto nel biennio precedente un interesse economico in decisioni o attività dell’amministrazione.

Dipendenti statali e comunali devono poi assolvere ai propri compiti rispettando gli obblighi di trasparenza e proteggere e tutelare le informazioni di cui dispongono per ragioni d’ufficio. Risulta comportamento inadeguato di un dipendente statale o comunale anche l’impiego del materiale e delle attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio per fini privati.

Cosa rischiano statali e comunali nei casi di corruzione e comportamenti inadeguati

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, se un dipendente statale o comunale non rispetta le regole stabilite del relativo codice di comportamento incorre in diversi rischi che possono arrivare a provvedimenti disciplinari importanti, fino al licenziamento.

In particolare, le norme in vigore prevedono che per la violazione del Codice di comportamento da parte di un dipendente statale o comunale siano previste specifiche sanzioni, che seguendo il principio della gradualità rispetto al comportamento inadeguato tenuto, sono:

  • rimprovero verbale;
  • rimprovero scritto;
  • multa fino a 4 ore;
  • sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a 10 giorni;
  • sospensione dal servizio con privazione della retribuzione da 11 giorni fino ad un massimo di sei mesi;
  • licenziamento con preavviso;
  • licenziamento senza preavviso.

Anche per dipendenti pubblici statali e comunali è previsto ora il licenziamento disciplinare, con preavviso e senza preavviso che scatta soprattutto nei seguenti casi:

  • per assenza ingiustificata per periodi superiori a tre giorni;
  • per reiterate condotte aggressive, moleste ed offensive;
  • per prolungato (considerando un tempo non inferiore al biennio) insufficiente rendimento;
  • per falsa attestazione della presenza in servizio;
  • per ingiustificato rifiuto ad un trasferimento interno deciso per motivate esigenze di servizio;
  • per dichiarazioni false o le false attestazioni per ottenere assunzioni o progressioni di carriera;
  • per condanna penale definitiva per reati per cui è prevista l’interdizione dai pubblici uffici.