Il controllo sul regolare pagamento dell’Imu viene effettuato dai singoli Comune che, in caso di mancato pagamento dell’imposta, incarica l'Agenzia Entrate Riscossione del recupero del credito e, quando scatta tale meccanismo, al contribuente viene notificata una cartella di pagamento dopo atto di accertamento o di contestazione che viene notificato dal Comune stesso. Il termine di scadenza per controllare il regolare e corretto pagamento dell’Imu è il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di eventuale mancato pagamento.
I proprietari di seconde case e altri immobili, ogni anno, sono tenuti al versamento dell'Imu, imposta municipale unica, che annualmente avviene in due rate, una il 16 giugno e una il 16 dicembre, con possibilità di versare interamente il dovuto entro il 16 giugno. Ma come viene controllato se si è pagato Imu nel 2022?
Il controllo sul regolare pagamento dell’Imu viene effettuato dai singoli Comune che, in caso di mancato pagamento dell’imposta, incarica l'Agenzia Entrate Riscossione del recupero del credito, a meno che il Comune non abbia stipulato una convenzione con altro esattore, e quando scatta tale meccanismo, al contribuente viene notificata una cartella di pagamento dopo atto di accertamento o di contestazione che viene notificato dal Comune stesso.
Il termine di scadenza per controllare il regolare e corretto pagamento dell’Imu è il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di eventuale mancato pagamento.
Per evitare controlli e accertamenti da parte di Comune prima e Agenzia delle Entrate Riscossione poi, ogni contribuente può verificare il regolare pagamento dell’Imu 2022 in piena autonomia e, nel caso di mancato pagamento, procedere al relativo ravvedimento.
Sono diverse le soluzioni per controllare se si è pagato l’Imu, a partire dalla possibilità di rivolgersi direttamente e di persona presso gli uffici competenti dei singoli Comuni di residenza, vale a dire agli Uffici Tributi che si occupano della gestione dell’Imu.
Senza recarsi di persona presso gli uffici competenti, si può verificare se si è pagato l’Imu anche accedendo direttamente ai siti istituzionali dei Comuni italiani dove c’è un’apposita sezione dedicata all’Imu che permette di conoscere i versamenti effettuati dai singoli contribuenti.
Per accedervi bisogna prima registrarsi al sistema con i propri dati identificativi e poi inserire le proprie credenziali (nome utente e password) ricevuti e in tal modo si possono conoscere tutti i versamenti Imu eseguiti con il modello F24.
Chi, invece, ha pagato l’Imu con bollettino postale deve rivolgersi a Poste Italiane, dove è disponibile la ricevuta del pagamento nella funzione ‘Cerca operazioni online’ dell’area pagamenti presente nel sito Poste.it.
Per sapere se si è pagato l’Imu si può anche consultare il proprio Cassetto Fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Basta semplicemente accedere al sito delle Entrate, entrare nell’area riservata inserendo le proprie credenziali Spid, Cns (Carta Nazionale dei Servizi) o Cie (Carta di identità elettronica), e quindi cliccare sulla voce ‘Consultazioni.
A questo punto compare il cassetto fiscale personale, che contiene tutti i pagamenti eseguiti per l’Imu o per altre imposte e tasse, come la Tari (Tassa sui rifiuti) e ad ogni versamento effettuato corrisponde il relativo modello F24 e basta cliccarvi per vedere tutti i dati in esso contenuti, Comune di riferimento, immobili, data di versamento e importo.