Quando è obbligatorio denunciare una persona e cosa si rischia se non si fa per leggi 2022-2023

La denuncia di una persona è obbligatoria in sei casi. Esaminiamoli uno per uno e distinguiamo la denuncia da altre forme di segnalazione.

Autore: Chiara Compagnucci
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Quando è obbligatorio denunciare una per

Al contrario di quanto si possa frettolosamente immaginare, non è sempre obbligatorio denunciare una persona. Anzi, secondo le disposizioni 2022-2023 in vigore, questo passaggio viene imposto solo in determinate circostanze. Proprio quelle che vogliamo esaminare in questo articolo.

Ma prima di entrare nei particolari, chiariamo subito che cosa è una denuncia. Lo facciamo perché si tratta di un atto differente dall'esposto e dalla querela, sebbene presenta alcuni aspetti in comune. La denuncia è quindi l'atto con cui chiunque sia in possesso di una notizia di un reato perseguibile d'ufficio informa il pubblico ministero o un ufficiale di polizia giudiziaria. Ma come abbiamo premesso, non è sempre obbligatoria. Vediamo quindi:

  • Denuncia, quanto è obbligatoria farla

  • Differenza tra denuncia, esposto e querela

Denuncia, quanto è obbligatoria farla

La denuncia non è allora un atto obbligatorio. Lo è però in 6 circostanze. Innanzitutto se si viene a conoscenza di un reato contro lo Stato, come ad esempio attentati, terrorismo, spionaggio politico-militare, stragi. Quindi nel caso in cui rappresentanti sportivi abbiano avuto notizia di imbrogli nelle competizioni sportive. Poi se si viene a conoscenza di depositi di materie esplodenti o si rinvenga qualsiasi esplosivo.

Dopodiché se si subisce un furto o smarrisce un'arma, parte di essa o un esplosivo. Scatta l'obbligo di denuncia se si riceve denaro sospetto o si acquistano oggetti di dubbia origine. E infine non c'è alcuna scelta facoltativa di denunciare una persona se ci si accorge di aver ricevuto in buona fede denaro falso.

Nel caso di mancato rispetto di queste disposizioni, il rischio è di subire la la reclusione fino a un anno e una multa da 103 a 1.032 euro.

Dopodiché, il pubblico ufficiale che omette o ritarda di denunciare all'autorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da 30 a 516 euro. La pena è della reclusione fino a un anno, se il colpevole è un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria , che ha avuto notizia di un reato del quale doveva fare rapporto. Queste disposizioni non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa.

Dal punto di vista pratico, la denuncia deve contenere l'esposizione dei fatti ed essere firmata dalla persona che denuncia o dal suo avvocato. Tuttavia può essere presentata anche in forma orale. A ogni modo, il denunciante ha diritto di ottenere attestazione della ricezione. Facciamo quindi presente che se la denuncia è facoltativa, non ci sono limiti di tempo per la sua presentazione. Diverso è invece il caso della denuncia obbligatoria in quanto occorre rispettare i termini di volta in volta previsti.

Differenza tra denuncia, esposto e querela

La denuncia non fa confusa con l'esposto ovvero l'atto con cui una persona richiede l'intervento dell'autorità di pubblica sicurezza presentato in caso di dissidi tra privati da una o da entrambe le parti coinvolte. In buona sostanza, si tratta della segnalazione che il cittadino fa all'autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinché valuti l'esistenza di una ipotesi di reato.

La querela è invece la dichiarazione con cui la persona che ha subito un reato intende procedere per punire il colpevole. Riguarda i reati non perseguibili d'ufficio e nelle querele devono essere chiara la volontà del querelante. In relazione alle tempistiche, va presentata entro 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che costituisce il reato ovvero entro 6 mesi per reati contro la libertà sessuale. In ogni caso, il querelante può ritirare la querela proposta tranne nel caso di violenza sessuale.

Nel caso di ritiro della querela si parla di remissione. Affinché sia archiviata, occorre comunque che la remissione sia accettata dal querelato che, potrebbe avere però interesse a dimostrare la propria estraneità al reato.