Quando ereditano soldi, beni e case gli affini e non i parenti secondo leggi 2022-2023

Quali sono i casi in cui affini e non parenti possono ereditare soldi, beni e case: cosa prevedono le leggi in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quando ereditano soldi, beni e case gli

Quando ereditano soldi, beni e case gli affini e non i parenti?

Gli affini possono ricevere in eredità soldi, beni, case alla scomparsa di un de cuius, ma non avendo un legame di parentela con il defunto stesso, non possono avere l’eredità per successione legittima e possono solo diventare eredi se nominati nella successione testamentaria. Stesso discorso vale per i non parenti. 
 

Quando ereditano soldi, beni e case gli affini e non i parenti? Affinità e parentela sono definizioni importanti ai fini della successione di una eredità e c’è una grande differenza tra parenti e affini. Sono, infatti, per legge considerati parenti i soggetti uniti dal vincolo di discendenza da una stessa persona o da uno stesso stipite e che hanno, quindi, un ascendente comune e non sussiste nei casi di adozione di persone maggiori di età. Diversi sono gli affini. Vediamo chi sono e quali sono.

  • Chi sono gli affini per successione eredità
  • Quali sono i casi in cui affini e non parenti ereditano soldi, beni, case


Chi sono gli affini per successione eredità

Stando a quanto previsto dalle leggi 2022-2023 in vigore, si parla di affinità parentale quando si fa riferimento al vincolo che unisce un coniuge e i parenti dell'altro coniuge. 
 
Sono affini, dunque, i soggetti uniti da un vincolo non di sangue tra di loro, come per esempio quello tra un coniuge ed i parenti dell’altro coniuge, come genero e nuora, suocero e suocera, cognato e cognata, zi di marito o moglie, bisnonni di marito o moglie, cugini di marito/moglie. Dunque, tutti i parenti di un coniuge sono affini con l'altro coniuge.

Precsiamo, infine, che i gradi di affinità sono, per legge, quatto e sono: 

  • primo grado per suoceri e nuora/genero;
  • secondo grado per nonni e moglie del nipote, coniuge e fratello/sorella dell’altro coniuge;
  • terzo grado per bisnonni del coniuge, zii del coniuge, i figli del cognato o della cognata;
  • quarto grado per i cugini del coniuge.

Quali sono i casi in cui affini e non parenti ereditano soldi, beni, case

La successione di una eredità di soldi, beni case è, per legge, regolata dalle cosiddette quote legittime. Si tratta di percentuali fissate dalla legge che stabiliscono a chi spetta e in che misura l’eredità di un defunto.

In base alle quote legittime, i primi ad avere diritto all’eredità di un defunto sono i coniugi superstiti e i figli, in assenza di figli l’eredità spetta solo al coniuge, mentre in presenza di un figlio, metà eredità va al coniuge e metà al figlio, in assenza di figli e coniuge superstite, a:

  • ascendenti, cioè genitori e nonni del defunto;
  • fratelli e sorelle del defunto;
  • altri parenti indiretti fino al sesto grado;
  • affini;
  • Stato.

Secondo quanto previsto dalle cosiddette quote legittime di eredità, anche gli affini possono ricevere in eredità soldi, beni, case. ma non avendo un legame di parentela con il defunto, non possono avere l’eredità per successione legittima e possono solo diventare eredi se nominati nella successione testamentaria. 

Passando ai non parenti, l’unico caso in cui possono ereditare è anche in tal caso per citazione testamentaria, vale a dire che, soddisfatte le quote legittime di eredità che non possono mai esser ignorate per legge, se citati nel testamento, i non parenti possono ricevere un’eredità i beni lasciati dal de cuius.

Inoltre, stando alle leggi 2022-2023, solo nel caso in cui un defunto non abbia alcun erede, allora la sua eredità viene devoluta interamente allo Stato. Il Codice Civile prevede, infatti, che in mancanza di altri eredi successibili, l'eredità è devoluta allo Stato e in tal caso lo Stato non risponde mai dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni acquistati.