La legge prevede l’obbligo di residenza e di comunicazione di eventuali cambiamenti in merito, ma vi sono casi 2022 in cui non è obbligatorio fare il cambio di residenza anche se si tratta di casi molto circoscritti. Non è, infatti, obbligatorio fare il cambio di residenza solo ed esclusivamente quando la dimora abituale cambia per un breve periodo di tempo predefinito, per esempio, quando ci si sposta dalla propria dimora abituale per pochi giorni, o ci si trasferisce in altra dimora per un periodo temporaneo, per esempio per i mesi delle vacanze estive, o se per necessità di lavoro bisogna risiedere per un determinato periodo in altro luogo.
La residenza è il luogo in cui ogni soggetto stabilisce la propria dimora abituale. Si tratta di un obbligo di legge previsto dal Codice Civile che impone ad ogni cittadino di fissare la propria residenza, cosa che ha valenza ai fini giuridici, anagrafici, di censimento, elettorali, ecc. Avere una residenza è dunque obbligatorio e deve essere cambiata ogni qualvolta cambi la dimora abituale. Ma quando il cambio di residende non è obbligatorio da fare?
Stando a quanto previsto dalla legge in vigore, avere la residenza e provvedere al relativo cambio quando si cambia la propria dimora abituale è un obbligo imposto a tutti. Secondo quanto riportato dal Codice Civile, infatti, è obbligo di tutti i cittadini chiedere per sè e per le persone su cui esercita la patria potestà o la tutela l’iscrizione all'anagrafe del Comune di dimora abituale e dichiarare eventuali cambiamento.
Pur essendo imposto l’obbligo di residenza e di comunicazione di eventuali cambiamenti in merito, vi sono casi 2022 in cui non è obbligatorio fare il cambio di residenza anche se si tratta di casi molto circoscritti. Non è, infatti, obbligatorio fare il cambio di residenza solo ed esclusivamente quando la dimora abituale cambia per un breve periodo di tempo predefinito.
In particolare, si può non cambiare residenza quando ci si sposta dalla propria dimora abituale per pochi giorni, o ci si trasferisce in altra dimora per un periodo temporaneo, per esempio per i mesi delle vacanze estive, o se, per esempio, per necessità di lavoro bisogna risiedere per un determinato periodo in altro luogo.
E’ vero, infatti, che in questi casi ci si trasferisce in altra dimora ma poiché si tratta di un periodo di tempo determinato e non di un trasferimento definitivo, la nuova dimora non è considerata dimora abituale per cui il cambio di residenza non è obbligatorio.
Nei casi in cui è obbligatorio fare il cambio di residenza, non è comunque difficile la procedura da seguire. I passi previsti per fare il cambio di residenza sono, infatti, semplici e rapidi: se il cambio di residenza si deve fare tra due Comuni basta semplicemente presentare richiesta al nuovo Comune di residenza o recandovisi di persona presso i relativi uffici anagrafe, o tramite apposita procedura online, presentando richiesta di trasferimento della residenza accompagnata da relativa documentazione. In ogni caso non sono previsti costi per la procedura.