Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, esistono casi in cui un abuso edilizio può essere considerato tenute. In particolare, il Codice Penale esclude la punibilità penale per abusi considerati particolarmente tenui e in base a diversi criteri che possono essere diversi per valutazioni che prevedono margini di discrezionalità.
Quando l'abuso edilizio è tenue e ha particolarità nel trattamento, multa e sanatoria? L’abuso edilizio scatta nel momento in cui si realizza una costruzione che richiedere obbligo di permessi e autorizzazione senza questi ultimi, cioè senza alcun titolo legale per realizzare costruzioni.
E’ possibile ‘risolvere’ l’abuso edilizio tramite sanatoria, altrimenti sono previste sanzioni, anche pesanti, che possono arrivare fino all’ordine di demolizione della costruzione abusiva realizzata senza permessi. Vediamo di seguito se e quando l’abuso edilizio è considerato tenue.
Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, esistono casi in cui un abuso edilizio può essere considerato tenue. In particolare, il Codice Penale esclude in generale la punibilità penale per abusi considerati particolarmente tenui e in base a diversi criteri che sono:
La valutazione della tenuità degli abusi edilizi è complessa da definire, motivo per cui è sempre necessaria una valutazione caso per caso nei procedimenti giudiziari.
Nel caso di reati urbanistici e abusi edilizi e paesaggistici, i criteri da considerare per valutare l’abuso tenute sono i seguenti:
Per valutare, dunque, se un abuso edilizio può essere considerato tenue, esistono diversi margini di discrezionalità, che hanno poi conseguenze su possibilità di sanatorie o multe.
Secondo quanto riportato dal Testo unico dell'edilizia, esistono diversi tipi di abuso edilizio che possono essere:
Quando si realizzano costruzioni abusive, bisogna fare la sanatoria per evitare l’ordine di demolizione dell’opera realizzata senza dovuti permessi ma se supera la cosiddetta tolleranza collegata ad abusi edilizi.
Stando alle leggi 2022 in vigore, infatti, scatta la sanatoria automatica dell’abuso edilizio entro il tetto della tolleranza del 2% tra stato di fatto e progetto. Se cioè sono state realizzate costruzioni per cui era obbligatorio il permesso di costruire ma senza permesso e la differenza tra stato di fatto e progetto rientra nel limite del 2%, allora sussiste la tolleranza e la sanatoria per l’abuso edilizio scatta automaticamente.
L’abusivismo tollerato vale solo ed esclusivamente per piccole difformità edilizie. In caso contrario bisogna sempre chiedere la sanatoria al Comune di competenza e pagare la relativa sanzione in base all'entità dell'abuso. Se l’abuso edilizio è di grande portata, si corre anche il rischio di abbattimento della costruzione realizzata.
In particolare, l’abuso edilizio prevede sanzioni sia dal punto di vista penale che amministrativo. La sanzione penale prevede una multa o l’arresto per il soggetto che ha commesso il reato. Sono, in particolare, previsti:
Stando alle leggi 2022, la sanzione amministrativa prevede, invece, il ripristino dello stato dell’immobile anteriore alla realizzazione dell’abuso che deve avvenire entro il termine di 90 giorni, dunque in tre mesi al massimo.