Se madre o padre muoiono sono diversi gli adempimenti da fare per legge e per avere accesso allo stesso patrimonio del genitore defunto, dalla comunicazione del decesso di madre o padre all’Inps per avere la pensione di reversibilità, alla presentazione obbligatoria della dichiarazione di successione all’Agenzia delle Entrate, alla relativa comunicazione del decesso del genitore alla banca presso cui era titolare di conto corrente, ma non solo.
Quando muore genitore cosa necessario fare per pensione reversibilità, eredità, successione e tutti gli atti? La morte di un genitore rappresenta una mancanza forte che mai nella vita si riuscirà a colmare ma di fronte al quale bisogna prendere forza e coraggio di andare avanti. Ma non solo: la morte di un genitore, così come quella di qualsiasi altro parente e familiare, implica anche l’obbligo, per legge, di assolvimento ad una serie di adempimenti burocratici necessari. Vediamo quali sono.
Quando muore un genitore la prima cosa da fare è dichiararne il decesso e comunicarlo alle relative Casse previdenziali, a partire dall’Inps. Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, non spetta più ai figli del defunto comunicare il decesso all'Inps, ma la comunicazione della morte del genitore deve essere inviata dall'Anagrafe comunale e dal medico necroscopo incaricato dall'Asl per certificare il decesso di una persona.
Ricevuta la certificazione dal medico, il responsabile dell'Ufficio Anagrafe del Comune deve comunicare all'ente di previdenza la morte dell'assicurato e tutte le informazioni ricevute dal Comune in modo da procedere con gli altri adempimenti di competenza previsti.
Una volta trasmessa tutta la documentazione relativa al decesso del genitore all’Inps, si può poi presentare domanda per avere la pensione di reversibilità, se chiaramente si soddisfano condizioni e requisiti necessari per farne domanda.
In particolare, la domanda per avere la pensione di reversibilità può essere presentata tramite patronato, o contattando il call center Inps, o direttamente online tramite apposito servizio del sito dell’Inps, accessibile inserendo le proprie credenziali Spid, Cns (Carta Nazionale dei Servizi), o Cie (Carta di identità elettronica).
Alla domanda di pensione di reversibilità devono essere allegati tutti i documenti necessari per richiedere la prestazione che sono:
Presentata la comunicazione di decesso del genitore all’Inps, altro adempimento obbligatorio secondo le leggi in vigore 2022, nonché fondamentale quando muore un genitore, è la dichiarazione di successione. Si tratta del documento da presentare all’Agenzia delle Entrate necessario per comunicare il subentro degli eredi nel patrimonio del genitore defunto e che permette agli stessi eredi di entrare in possesso dei suoi beni, compresi soldi detenuti su conti correnti e altri prodotti finanziari che, per legge, al momento della morte di un correntista vengono subito congelati dalla banca.
La dichiarazione di successione deve essere presentata all'Agenzia delle Entrate esclusivamente da:
La dichiarazione può essere presentata direttamente dal figlio o dai figli del genitore defunto:
La dichiarazione di successione da parte dei figli alla morte di un genitore deve essere fatta entro 12 mesi dall’apertura della successione stessa che coincide con la data del decesso del familiare.
Precisiamo che non è obbligatorio presentare la dichiarazione di successione nel 2022 se ricorrono contemporaneamente le seguenti condizioni:
Altro adempimento necessario alla morte di un genitore è quello di comunicarne il decesso del genitore alla banca o alla Posta, presso cui il genitore eventualmente titolare di conti correnti o altri prodotti finanziari.
Si tratta, anche in questo caso, di una comunicazione obbligatoria da effettuare perché, non appena ricevuta la notizia del decesso del titolare di conto e altro, la banca, o la Posta, provvede subito a bloccare conto corrente e tutto fino al momento della presentazione in banca della dichiarazione di successione, in modo da evitare che soldi detenuti in banca dal genitore defunto o altro possano essere toccati da un erede piuttosto che da un altro creando eventuali problemi.
Solo quando gli eredi presentano in banca, o alla Posta, la dichiarazione di successione, allora conti e altri eventuali prodotti finanziari detenuti dal genitore defunto vengono sbloccati a favore degli eredi.
Oltre comunicazione del decesso del genitore a Inps, Comune e banca, se madre o padre defunto erano proprietari di auto o altri veicoli, bisogna procedere o alla vendita dell’auto o al passaggio di proprietà.
Entro 60 giorni dall’accettazione dell’eredità, bisogna registrare l’atto al PRA di competente (Pubblico Registro Automobilistico), presentando il documento di identità in corso di validità, e il Pra, a sua volta, rilascia il nuovo certificato di proprietà aggiornato. Dopodicchè il figlio può richiedere alla Motorizzazione Civile l’aggiornamento della Carta di circolazione, che riporterà i dati aggiornati dell’erede.
Infine, quando muore un genitore bisogna comunicarne il decesso anche alle società fornitrici delle utenze domestiche, cioè di luce, gas, acqua, telefono, in modo da effettuare la cessazione del servizio.
Per quanto riguarda il conto corrente cointestato o non con il defunto ne abbiamo parlato ampliamente in questo articolo.